SBARRA s.f.

0.1 isbara, isbarre, sbarra, sbarre.

0.2 Da barra 1 con s- rafforzativo (LEI s.v. *barra).

0.3 Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.); Pratica del vino, 1342/48 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi mediani e merid.: Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. viterb., 1384.

0.5 Locuz e fras. in ogni sbarra 3.1.

0.6 A Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.): ser Ghilielmo Isbara.

0.7 1 Asta o asse di metallo o legno. 1.1 Asta o asse avente funzione di chiudere un passaggio o rafforzare una struttura difensiva (una porta nell'es.). 1.2 [Tess.] Trave o struttura utilizzata (in un tiratoio) per stendere i tessuti ad asciugare. 1.3 Asse del timone. 2 [Milit.] Struttura difensiva in forma di barriera o barricata che chiude un passaggio o un accesso. 2.1[Milit.] Luogo chiuso da recinzioni per fare combattimenti. 3 Confine frontaliero o doganale. 3.1 Meton. Fras. In ogni sbarra: in ogni luogo.

0.8 Valeria Carrieri 15.04.2021.

1 Asta o asse di metallo o legno.

[1] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 10.25: quando tu ài vota la bote del vino, e tu la sfonda, e chavane fuori la fecia così, co la rastreliera e co mano, il meglio che tu puoi; e poi sì meti una isbara a la botte, e lasciala così istare sança altro lavare.

[2] Stat. viterb., 1384, cap. 74, pag. 201.5: El desco da levere et ponare, che stanno acostati l'uno e l'altro, si si'nci tagla carne dispare, pongasi la sbarra entra crastato et pecora, porcho et scrofa.

1.1 Asta o asse avente funzione di chiudere un passaggio o rafforzare una struttura difensiva (una porta nell'es.).

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 21, vol. 2, pag. 31.1: E parte assalirono [dalle spalle] i nemici ch'erano in sulle mura: parte n'andaro a spezzare le sbarre delle porte...

- Fig.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 126.6, pag. 95: Alor gy spirti mëy fanno groppo / atorno 'l core a modo di sbarra per defendere cusì grande garra...

1.2 [Tess.] Trave o struttura utilizzata (in un tiratoio) per stendere i tessuti ad asciugare.

[1] Stat. sen., Addizioni 1346-67, [1353/1366], pag. 219.6: Item statuto et ordinato è, che qualunque persona conducierà o terrà in allogagione e' tiratoi dell'Arte, sia tenuto et debbia tenere aconci e' tiratoi a tirare, a la pena di quaranta soldi di denari; et per ogni colonna, o sbarra, di sotto o di sopra vi fusse trovata rotta o guasta, che la debba avere aconcia fra tre dì...

1.3 Asse del timone.

[1] Bruscaccio da Rovezzano (Ed. Medin), XIV/XV (tosc.), 13.142, pag. 248: Tien pur forte la sbarra / tu che perdesti l'arra. / Sicché più non ti gharra / il tuo vicino. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 [Milit.] Struttura difensiva in forma di barriera o barricata che chiude un passaggio o un accesso. || Spesso att. al plur.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 85, vol. 2, pag. 621.4: avendo tagliate [[scil. Castruccio Castracani]] le vie e fatti i fossi e isbarre e steccati di maravigliosa opera, acciò che nullo potesse uscire di Pistoia...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 17, vol. 3, pag. 335.2: il detto sabato quelli d'Oltrarno apersono l'entrata de' ponti, e valicaro di qua a cavallo e a piè in arme, e cogli altri cittadini de' V sesti feciono levare le sbarre e serragli delle rughe mastre...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 124, pag. 486.18: Ed essendo gli due cavalieri fuori della porta, Breus lieva il ponte e attraversa una sbarra...

[4] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 207.32: Missore lo conte paladino in quello tiempo fece iettare una sbarra in Colonna. Esso fu lo capo della rottura drento de Roma. La sbarra fu iettata sotto l'arco de Salvatore in Pesoli.

[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 95.23: E i Fiorentini avevano grande sospetto e attendendo a far fosse e sbarre e stechati e ritirate per le difese di Fiorenza...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 434, pag. 101: Non poteo fare Bagniscy che lui scalvacasse, / Che [[Todino Predatti]] non gesse alla sbarra nanti che mancasse; / Volse la sua ventura che la sbarra speczasse.

[7] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 70, pag. 680.18: Messer Pandolfo sappiendo ch'erano partiti, per vedere la tratta de' Fiorentini, ch'era vogliosa e sanza ordine niuno, con ottocento uomini a cavallo ch'erano rimasi al Comune e con gran popolo si stette alle sbarre a Ricorboli...

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. X, par. 52, pag. 524.22: e cominciaronsi per le contrade di Firenze, alle sbarre e sopra le torri, le quali allora c'erano altissime, a combattere insieme e a danneggiarsi gravissimamente...

[9] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [1317/18] 31.6, pag. 52: Lo nostro bon Be[r]tucio de' Micheli / cum duo suo legni e due altre galee / a la Compagna là dal Ponte dèe / greve bataglie cum balestre e teli, / sì ch'el le tolse, rompendo ogni veli / et ogni sbarre di legname, e fée / mortalità di lor, como se dée / di cotal empi far e de infedeli.

2.1 [Milit.] Luogo chiuso da recinzioni per fare combattimenti.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 1, pag. 317.24: Avenne che lle dette battaglie duraro più tempo, combattendosi a' serragli, overo isbarre, da una vicinanza ad altra, e alle torri l'una a l'altra (che molte n'avea in Firenze in quegli tempi, e alte da C braccia in suso)...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 43, terz. 16, vol. 2, pag. 211: E li Franceschi senza alcun dimoro / intorno intorno combatter la sbarra, / ed e' si difendean dentro al coro.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 88, terz. 23, vol. 4, pag. 146: E li Marchesi di punta, e di taglio / co' traditor fer tanto, ti prometto, / che passár dentro non senza travaglio; / ed alla sbarra combattendo appetto / a' Cittadini, a cui la cosa tocca, / passaron francamente a lor dispetto.

3 Confine frontaliero o doganale.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 27, vol. 3, pag. 179: Ond' el pensando a sua disavventura, / uccider si volea per sì fatta arra, / e Trapali, adirato oltre misura, / e Seragusa, e la Val di Mazzarra, / e Catania guastò, presso a Messina, / poi in Calavra sua passò la sbarra.

3.1 Meton. Fras. In ogni sbarra: in ogni luogo.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 204.120, pag. 240: Elisabella, qual par che venisse / al conte di Virtù, come si narra, / sposa real<e> tra le lombarde mense / che ampliò la fama in ogni sbarra.