SCOSTARE v.

0.1 iscostandosi, iscostare, iscostarsi, iscostata, iscostati, iscostato, schosta, schostato, schostolo, scoltato, scosta, scostagli, scostai, scostandosi, scostanno, scostano, scostantesi, scostar, scostare, scostarsi, scostasse, scostassimo, scostassono, scostata, scostate, scostati, scostato, scostatosi, scostava, scosti, scostino.

0.2 Da accostare (DELI 2 s.v. scostare).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1 [12].

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Poes. an. pis., XIV in. (?); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Allontanarsi da qsa o da qno (anche pron.). 1.1 Tenere lontano da qsa. Pron. Essere a una det. distanza da qsa.

0.8 Valeria Carrieri 15.04.2021.

1 Allontanare o allontanarsi da qsa o da qno (anche pron.).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.) Coll. 6, cap. 15, pag. 107r.8: et per questo cotanto ritornato indietro, non pensarà del prode perduto di quel ch'e' avrebbe potuto sopragiognare, s'e' non fusse scostato dala cella, ma fia ben lieto se si sentirà avere riavuto quello stato, und'egli ricadde. || Corpus OVI.

[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 40, pag. 75: Ancho fe' fare un cielo di metallo, / il quale i· su colone si fermava / per numero nova[n]ta, e pertusallo, / che cento piè da tera si scostava...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 15, pag. 143.22: Il consiglio del cavaliere piacque a tutti; e ordinorono due per contrada, che avessono a corrompere e scomunare il popolo e a infamare Giano, e tutti i potenti del popolo scostassono da lui per le ragioni dette.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.139, vol. 1, pag. 240: Poi disse: «Omai è tempo da scostarsi / dal bosco; fa che di retro a me vegne...

[5] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 313, pag. 221.12: e il vento la tenea sì serata a la roca di quella parte dond'e' venia, ch'ella no si ne potea iscostare.

[6] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 15, pag. 15.18: Quando la donna vide ch'egli la volea far portare e non se ne potea scostare, incominciò a ffare gran pianto...

[7] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 61, pag. 143.14: Iove, come sentì quel dolce carico, a poco a poco s'accostò al mare ed intrò nell'acqua: come fu tanto scostato dalla terra, che la pulcella non potesse avere aiuto, incominciò a levarla, portandone questa preda.

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 255.35: niuna cosa rispondea Florio, anzi a suo potere, col viso in altra parte voltato, si scostava da loro...

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 766, pag. 175: La casa dello Balzo et de San Severino / Gìanose scostanno intorno allo terrino...

[10] Storia Michele Minorita, p. 1389 (fior.), cap. 34, pag. 69.15: E giunto al capannuccio, la famiglia fece scostare la gente, e il banditore bandì ch'ogni uomo si scostasse...

[11] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 72.1, pag. 73: Come 'l nocchier, quando la nave scosta / da scoglio con ingegno del timone / per fugir di sua vita perdizione...

- [Fig. o in contesto fig.].

[12] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2720, pag. 269: Questi si scosta molto / da la verace fede: / forse che non s'avede / che 'l Misericordioso, / tutto che sia pietoso, / sentenza per giustizia / intra 'l bene e le vizia, / e dà merito e pene / secondo che s'aviene?

[13] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 39, pag. 202.9: Disse Cristo: «Non dico tibi septies, sed septuagie[s] septies» [[...]]. Ma questa parola che Sam Piero disse non si scostò molto, considerando la fragilità umana, la quale ben dimostrò qui Sam Piero...

[14] Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321, canz. 14 [CVI].44, pag. 186: Servo non di signor, ma di vil servo / si fa chi da cotal serva [[scil. la virtù]] si scosta.

[15] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 100.1, pag. 257: La cui sentenza da rasgion si scosta, / intra li sag[g]i punto non s'acosta...

[16] Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 53.30, pag. 289: et questo con peccato / da virtù è scostato.

[17] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 48, pag. 228.13: Poichè l'uomo è iscostato dal mondo, e ridotto alle virtù per le prime beatitudini, e vede Iddio per mondizia, ed è con lui unito per pace...

[18] A. Pucci, Al nome sia, 1337 (fior.), 14, pag. 850: Nel trentasette, del mese d' agosto / - dal ver niente a mio parer mi scosto -, / messer Pier Rosso, com' è qui proposto, / con sua gente / si mosse molto valorosamente...

[19] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 18, pag. 35.25: Se tu fossi quà meco i' ti ragionerei volentieri di quello, che fosse da fare, se non dovessimo trasmutarci di quello, che noi siamo costumati di far sempre, in fare grand'apparecchiamento di vivande, e di far festa con gli altri insieme, acciocché non ci scostassimo da' comuni costumi....

[20] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 180.4: quella cosa è peccato mortale la quale ha il suo originale principio nella volontà, la quale è perversamente iscostata dall' ultimo fine Iddio, amando le creature che sono al fine, come s' elle fossono l' ultimo fine.

[21] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 81, pag. 199.19: Sì che, fratelli carissimi, non vi lassate intiepidire a' tiepidi e debili in ispirito, anco da loro fuggite, e vi scostate, e fra voi vi riscaldate.

[22] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 10, pag. 703.15: Mansuete mie donne, per quel che mi paia, questo dì d'oggi è stato dato a re e a soldani e a così fatta gente: e per ciò, acciò che io troppo da voi non mi scosti, vo' ragionar d'un marchese, non cosa magnifica ma una matta bestialità, come che ben ne gli seguisse alla fine...

[23] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 39.4, pag. 840: Però vi priego, giovani ch'amate / donne e donzelle, non vi sbigottite, / ma sempre di buon cuor l'amor seguite, / dal suo voler già mai non vi scostate.

[24] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 751.11: Né le cose presenti, né quelle che debbono venire, né altezza, né profondo, né altra creatura mi potrà iscostare da la carità di Cristo.

[25] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 11, pag. 64.17: Tanto si scosta ciascuno da' beni spirituali quant'e' s'accosta a' beni temporali.

1.1Tenere lontano da qsa. Pron. Essere a una det. distanza da qsa.

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 40, pag. 75: Ancho fe' fare un cielo di metallo, / il quale i· su colone si fermava / per numero nova[n]ta, e pertusallo, / che cento piè da tera si scostava...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 745.27: Intorno al quale [[muro]], in picciolo poggio levati, per luogo de' faticati sono di pietra graziosi scanni, li quali tanto dal muro con la loro ampiezza si scostano che, non togliendo luogo a chi sedesse, largo spazio concedono ad erbe di mille ragioni.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 726.32: Io seguiva lui non scostantesi guari da' marini liti e con focoso disio mirava la rozza forma e sollecita temea...

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 368.37: E dove che tu il guardi, o in sacca o fuori di sacca, sì gli fa buono sturlare di sotto di tavole o d'altro buono sturlamento, rilevato o iscostato da terra, che lo allume per omore non si guasti.

[5] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 167, pag. 138.34: io piglo l'una di queste lancie da ppiè e schostolo tanto da ppiè dall' altra, che ttruovo che xj schosta da ppiè, da piè di quella che rimane ritta, 30 braccia e di sopra si chosta dalla vetta dell' altra, cioè che isciende la vetta sua tanto di sotto dalla vetta dell' altra, che ttruovo che è 4 braccia questo asciendere di questa lancia.

[6] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 59.6, pag. 419: Magdalena molto si maraviglia / veggendo li occhi santi a le' nascosti: / volgendo qua e là li occhi e le ciglia, / bagiand'ove 'l Signor avi' e' piè posti; / e poi conforto disïoso piglia: / mill'anni parle che d'indi si scosti, / per poter dir la grand'e santa nova.