0.1 torci, torēi, torcio, torēo, torsi, torso, torsso, tursi.
0.2 Lat. tardo tursum (DELI 2 s.v. tórso).
0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Muscia da Siena, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santą , 1310 (fior.); Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.
In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).
0.6 A Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.): Simone del Torso.
0.7 1 Fusto o gambo di pianta erbacea commestibile, in partic. del cavolo, di scarso pregio a causa della durezza (anche in contesti fig.). 1.1 Parte interna di alcuni frutti, pił dura e legnosa della polpa e spesso contenente i semi, che solitamente si scarta (anche in contesti fig.). 1.2 Estens. Cosa di scarso valore (usato in espressioni deprezzative o come rafforzativo della negazione). 2 Estens. Parte del corpo umano compresa tra il collo e il bacino.
0.8 Luca Barbieri 03.09.2021.
1 Fusto o gambo di pianta erbacea commestibile, in partic. del cavolo, di scarso pregio a causa della durezza (anche in contesti fig.).
[1] Zucchero, Santą , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 163.35: E a questa medessima natura si tiene il torso, salvo ch'egli č pił duro e pił grosso a quociere alo stomaco.
[2] Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 50, pag. 362.1: Item lo filato del lino cocto indell'acqua e indela cennere facta deli torci deli cauli...
[3] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 295.1: hic maguderus, ri, el torso del caulo e lla pollecēola.
[4] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 99, pag. 13: Ch'io so gią sģ revoltata seorso / da la tua prima e vera oppinione, / che l'use fronde non so de mio torso / e trovomi per prava abusione / usare in avaritia et in rapina / in tiranicha vita e storsione.
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 32, pag. 37.15: La vertł del torso: Li tursi de le verēe, quando li se brusa, č forte exsiccativi, in tanto che li ha vertł de bruxare.
- [Per errore del traduttore].
[6] Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 45, pag. 65.3: E dixe che uno vilan la tolse con una maēa e quella messe in cavo de un torso de verēe. || Cfr. Legenda aurea, LXXXV, 128: «iuxta caulas ouium» 'accanto al recinto del gregge'.
1.1 Parte interna di alcuni frutti, pił dura e legnosa della polpa e spesso contenente i semi, che solitamente si scarta (anche in contesti fig.).
[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 73.13, pag. 219: S'e' pur conven, Carlo, piluchi il torso, / uderansi i guai pił ['n] lą che 'n Ispangna!
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 20, pag. 267.6: Gittando via i cuoi delle mele cotogne, e gittando il torso dentro, minuzza trite, e sottilissime particelle delle dette mele...
1.2 Estens. Cosa di scarso valore (usato in espressioni deprezzative o come rafforzativo della negazione).
[1] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D. 1.3, pag. 94: In tale che d'amor vi passi 'l core, / abattervi possiate voi, ser Corso, / e sģ vi pregi vie men ch'un vil torso...
- Fras. Non valere un torso; valere meno di un torso: essere di poca o nessuna utilitą.
[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1918, pag. 99: Mo vuy vedé, che 'l mio secorsso / No ve poria valer adesso un torsso...
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 78, terz. 18, vol. 4, pag. 36: Nel dett' anno, di Giugno, gran soccorso / venne di gente a Messer Gherardino: / pognan, che 'n fine valse men d' un torso.
2 Estens. Parte del corpo umano compresa tra il collo e il bacino.
[1] Pietro Alighieri, Non si puņ dir, a. 1364 (fior.), canz. 94, pag. 125: Guarda lo capo e 'l torso / qui delle donne fuor d'ogni misura. || Variante minoritaria. Il senso di 'parte del corpo' pare att. solo a partire dal XV sec. La lez. corretta č con tutta prob. dorso 'collo', att. nell'ed. Crocioni: v. dorso.