LAVORATO agg./s.m.

0.1 laborata, laborate, laborati, laborato, laburatu, laürato, lavorà , lavoraa, lavorada, lavorade, lavoradha, lavoradhe, lavoradho, lavoradi, lavorado, lavorady, lavorae, lavorai, lavorao, lavorata, lavorate, lavorati, lavorato, lavorè, lavurata, lavurati, lavuratu, llavorata, llavorate, llavorati.

0.2 V. lavorare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Stat. sen., 1301-1303; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Doc. pist., 1322-26; Stat. volt., 1336; Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1288; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Doc. castell., 1361-87; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. non lavorato 2.

0.7 1 Fabbricato con un det. materiale. 1.1 [Detto di un materiale:] modellato. 1.2 [Detto di un'opera edile, di un oggetto o di un tessuto:] eseguito o decorato con una det. tecnica. 1.3 [Detto di un liquido:] mescolato con altre sostanze per scopi particolari. 1.4 [Detto del fuoco:] prodotto in modo artificiale. 1.5 Sost. Cibo cucinato. 2 [Detto di un terreno:] dissodato e reso adatto alla coltivazione. Estens. Coltivato. 2.1 Sost. Terreno dissodato e coltivato. 2.2 [Detto del mare, per metaf.:] solcato. 3 Sost. Prodotto di un'attività lavorativa; risultato di uno sforzo.

0.8 Irene Falini 06.10.2021.

1 Fabbricato con un det. materiale.

[1] Doc. venez., 1321 (4), pag. 179.25: E lagoli ancora per so stacio li IIJ albergi un sovra l' altro for dela cha' grande lavorati de ligname e tute le me' arnese...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 45, pag. 120.23: Una sala fece lo re fare dentro a Ylion, che molto fu grande e bella, di marmo bigio solamente e di benus, tutta intagliata e lavorata di molte ricche pietre...

[3] Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 303.9: hoc pavimentum, ti, lo spaçço de la chiesa laborato cum calcetruçço vel cum alia re.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 81.3: Et in capo de questa sala era ordenato lo seyo reale con una tabula multo longa e nobele, tutta laborata de sottili piezi de avolio et ebano...

1.1 [Detto di un materiale:] modellato.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 408, pag. 614: no serà ruçenento, negro ni fumegadho, / anz serà pur e mondo plui de l'aur lavoradho...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 4, pag. 149.18: secondo lo sugello che se guastasse, che non farea operazione e·lla cera, e la cera non se trovarea lavorata.

[3] Doc. venez., 1288, pag. 18.22: de'-li render tanto argento de grosso lavorato quante marche eli li dè abiando cum duta questa fatura solid(os) X et dnr. IIIJ de gross...

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 28.8, pag. 58: E nel miluogo un casser fort'e bello, / Che non dottava as[s]alto di villani, / Fece murare a' mastri più sovrani / Di marmo lavorato ad iscarpello...

[5] Stat. sen., 1301-1303, pag. 43.1: Seta non lavorata. - De la libra de la seta tinta non lavorata, IIIJ denari kabella...

[6] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 26.2: Per ciascuna soma de legname lavorato, spectante all'arte de li mercant[i], non pinti, Cinque s.

[7] Stat. mess. (?), 1320 (2), pag. 12.1: Di ogni auru (et) argentu lavuratu (et) no(n) lavuratu ki si trayrà di Sichilia si pagi pir lu dirictu di la dicta cassia unu et mezu p(ir) chintinaru (et) no(n) plu...

[8] Doc. pist., 1322-26, pag. 75.11: Demo a maestro Gilio e a Mone Marchesini e a Magino Viviani e a Pilliccia Nuti e a Vanni Fini conciatura quatro colonelli forniti e per xlvij braccia di marmo lavorato per murare...

[9] Stat. volt., 1336, cap. 16, pag. 20.11: specialmente zendado, sciamito, catasciamito et seta lavorata et non lavorata...

1.2 [Detto di un'opera edile, di un oggetto o di un tessuto:] eseguito o decorato con una det. tecnica.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1762, pag. 62, col. 1: Et Josepo aveva un bel pano, / Lavorao e molto ben fato...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 15, pag. 32.3: E questo era un palagio molto grande, le cui mura eran tutte di diamante, lavorate sottilmente ad oro e con buone pietre preziose...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 66, pag. 301.2: Et, all'entrare del tempio di Venus, fu messo in uno letto d'avorio lo corpo di Cesare, coperto d'una porpore ad oro lavorata.

[4] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 5, pag. 47.11: era ritonda, lavorata a oro e a pietre presiose molto ricamente.

[5] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 105, pag. 260: [E]ntro sta capella sì è una pentura, / çamae no se vide una cotal figura, / sì bella né sì fata né sì ben lavorata...

[6] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 17, v. 16, pag. 512.22: Qui fa conparatione de quel colore, ch'era più variado che no èno li panni che veno de Tartaria e de Turchia di seda, li quai amirabel modo sono lavoradi sì de coluri come etiamdeo de diverse e stranie overe...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 165.21: A lu quali essendu consulu, cun chò sia cosa que la genti di li Etholi l'avissiru mandati per lur messagi gran vassillami di argentu di ogni usu et di gran pisu et suttilimenti lavurata...

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 53.9: [10] Et perçò la scritura divina, quasi chomo in una tavola larghissima et ampiissima e chomo su un muro grandissimo o chomo in una tela lavoraa d'istorie...

[9] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 59.3, pag. 94: E trenta muli d' oro caricati / feciono venire imantenente, / mille scudi d' agiurro lavorati / ad aquile ed a leoni...

[10] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 127, vol. 1, pag. 271.7: La detta camera si è piccola molto, e è lavorata di musaica opera...

[11] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 129.24: e tutti gli altri strumenti bellici furono portati, e della lunga pace e delle reali ricchezze gli ornamenti d' ariento e di rame, e i lavorati vasi e l' altra suppellettile...

[12] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 13, pag. 113.3: Iesse fòra alli nudi campi lo adorno cavalieri francesco, Fiore de Belgioia, adorno con arme smaitate, lavorate de nobile maiesterio.

[13] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 3, ott. 7.2, pag. 29: E fe' far una cassa a maiestria, / sì ben commessa e sì ben lavorata / che acqua dentro intrar non li potia / per nulla guisa quando era serrata...

[14] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 132.1: in essa petra erano intagliati e scolpiti diversi fogliami con aucelli et altri animali maravigliosamente lavorati.

- [In contesto fig.].

[15] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 12, pag. 101: In questo nostro libro de tre guis è scrigiura: / La prima sí è negra e è de grand pagura, / La segonda è rossa, la terza è bella e pura, / Pur lavoradha a oro, ke dis de grand dolzura.

1.3 [Detto di un liquido:] mescolato con altre sostanze per scopi particolari.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 37, pag. 198.15: Ancora se tt'avesse comandato che tti lavassi con acque lavorate - che ssi fanno certe acque e lavoransi, sì che ogne macula mandano via, e d'olio e di ranno e d'ogni cosa: chiamansi acque d'alcìmmia -, ancora il dovresti fare...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 68.7, pag. 30: havi alabasti ed acque lavorate, / fummi di gomme odifere trïate, / con nuov' odori divisati e strani.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 201-10, pag. 72.17: e or con solfo e quando con acque lavorate e spessissimamente co' raggi del sole, i capelli, neri dalla cotenna prodotti, simiglianti a fila d' oro fanno le più divenire...

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 12, pag. 360.16: E però Oloferne aspettando la notte e bevendo e mangiando, andò a letto e ciaschuno uscì del padiglione, di che pel cibo e pel bere preso di superchio subito fu adormentato e diciesi ch'ella gli dette vino lavorato e sonnifero.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 22, 142-154, pag. 545.5: nettare è beveraggio lavorato di vino e di speziarie...

1.4 [Detto del fuoco:] prodotto in modo artificiale.

[1] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 3, pag. 88.1: I capi di parte nera aveano ordinato un fuoco lavorato, pensando bene che a zuffa conveniano venire...

1.5 Sost. Cibo cucinato.

[1] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Ilario, pag. 53.8: giammai non bevve vino, e mai non mangiò carne, e senpre mai tre dì della settimana non mangiava di laürato...

2 [Detto di un terreno:] dissodato e reso adatto alla coltivazione. Estens. Coltivato.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 6, pag. 74.4: Leggesi di Salomone, che disse che vedea uno campo e una vigna d'uno stolto piena di spine e d'ortiche, e male lavorata.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 310.15: Io cominciaroe da lo ornamento del corpo: il vino esce dell'uve bene cultivate, e ll'alta biada stae ne la lavorata terra.

[3] Doc. venez., 1318 (2), pag. 160.19: lle vigne e le terre lavorade e deslavorade in le pertignencie de Cloça...

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 7.24: e mentre ch'ella, ignorante della leggie, andava per gli lavorati orti, colse una rossa mela d'uno ripiegato albore...

[5] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 13, pag. 240.7: Qui dice che quelle fiere salvatiche, ciò sono porci salvatichi, li quali hanno in odio li luoghi colti, cioè lavorati...

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 20, pag. 156.17: Del mese di marzo, ovvero di novembre si pognono i talei, cioè piantoncelli in terra letaminata, e lavorata, sicchè catun capo del tale sia imbiutato di sterco.

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 138, pag. 144.8: E nasce le più volte in gy luogi lavorè.

- Locuz. agg. Non lavorato.

[8] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 16, Antonio, pag. 563.11: pervenneno ad un monte molto altissimo, ai piedi del quale era una bellissima fonte e una bella pianura non lavorata, con alquante palme...

[9] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 24 rubr., pag. 202.9: Contro alli lavoratori delle terre che, condotte, le lasciano non lavorate.

[10] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 38, pag. 22.20: puosongli nome Prato, perch'era prato fiorito e non lavorato.

[11] Doc. castell., 1361-87, pag. 236.27: Domenneco dela Picina, Mccclxxiiij ind. xij, tolse da Gionta de Pietro e(n) mio nome el lavo(r)io de Feanella che teniva Galvano el Nero (e) q(ue)lli soda de socto no(n) lavorati, (e) el sodo a lato casa sua...

2.1 Sost. Terreno dissodato e coltivato.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 126, par. 1, vol. 2, pag. 492.19: E se fare sprecçeronno, deggano rendere la parte degl frutte del sodo, el quale non lavorassero, secondo cho' del lavorato e a similitudene del lavorato el quale stesse presso al sodo.

2.2 [Detto del mare, per metaf.:] solcato.

[1] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 3, cap. [vv. 509-726], pag. 146.14: Sì come quante volte Zefiro ed Euro combattono, qua vanno l'onde e colà il mare, così, poi che lle navi ebboro dati diversi tratti nel lavorato mare, quello che quella nave ne portò co' riemi, quest'altra lo recò... || Cfr. Lucano, Phars., VIII, 550-551: «illo mare, sic, ubi puppes / sulcato varios duxerunt gurgite tractus».

3 Sost. Prodotto di un'attività lavorativa; risultato di uno sforzo.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 10.3, pag. 95: Vederimo el lavorato, / ché en cella hai contemplato.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 16, vol. 1, pag. 47.17: homu ki esti plui pagatu ki ipsu non avi meritatu, non avi per so lavuratu ki possa rendiri per lu nostru peccatu.