LAVORATOIO agg.

0.1 laboratoia, lavoradoia, lavoradura, lavoratoi, lavoratoia, lavoratoie, lavoratoio, lavoratoria, lavoraura.

0.2 Etimo incerto: da lavorare, oppure lat. laboratorius?

0.3 Doc. fior., 1255-90: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1255-90; Doc. sen., 1294 (3), [1291/1300]; Chiose interl. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.:Doc. bologn., 1287-1330, [1296] 5; Doc. imol., 1362; Doc. padov., c. 1370 (2).

0.6 N Si considera anche il tipo lavoraturo (att. anche in testi mediolat. lomb. e emil. nel sintagma terra laboratura).

Att. in un doc. ravennate dell'889 («terra lavoratoria»): cfr. Sella, Gloss. lat. emil., s.v. lavoratorius.

0.7 1 [Detto di un terreno:] adatto o destinato alla coltivazione. 1.1 Sost. Terreno coltivabile. 2 [Detto di un giorno:] destinato allo svolgimento della propria attività lavorativa (esclusivamente in unione con ).

0.8 Irene Falini 12.01.2018.

1 [Detto di un terreno:] adatto o destinato alla coltivazione.

[1] Doc. fior., 1255-90, pag. 239.2: Ave(n) ko[n]perato dala mogle Bo(n)segnori da sSa(n) Donato u(n) peçço di prato (e) terra lavoradoia lu(n)gh'essa possta nela Lessca...

[2] Doc. bologn., 1287-1330, [1296] 5, pag. 65.21: Inpromeramente àno in la corte de Medexina, in lo logo lo quale è dito Canedo, XXVJ tornaure de tera lavoraura, la quale valea a tenpo de Paxe VJ lib. la tornaura.

[3] Doc. imol., 1362, pag. 333.22: Item II tornadure de tera lavoradura in lo fondo de Becharnogli ape de Piero di Chovanari ape de le raxune de la ple(ve) da San Prospiero e la strada maore.

[4] Doc. padov., c. 1370 (2), pag. 28.21: Avevane a l'ano duchati C e L para de polastri. It(em) IIJ cortivi chon LV chanpi de tera lavoraura e p(r)è.

1.1 Sost. Terreno coltivabile.

[1] Doc. sen., 1294 (3), [1291/1300], pag. 36.10: Inprima lo terreno segnato dela torre di Civitella, così lavoratoio come bosco, MMCCCXV sta(io)r(a). It(em) lo terreno dela corte di Torri, boscho et lavoratoio buono et meno che buono, CCCCXXXV sta(io)r(a). It(em) lo terreno dela corte di Monteverdi, chosì boscho come lavoratoio buono et men che buono, sì è MCCCXLIIIJ sta(io)r(a). It(em) lo terreno del Sasso di Maremma, chosì boscho come lavoratoio buono (e) men che buono, sì è MMDCCXVJ sta(io)r(a). It(em) lo terreno di Vicarello, e boscho et lavoratoio, sì è MCCLXXIIJ sta(io)r(a). It(em) lo terreno di Campagnatico, boscho et lavoratoio, sì è MDCCCCLXXXXVJ sta(io)r(a).

2 [Detto di un giorno:] destinato allo svolgimento della propria attività lavorativa (esclusivamente in unione con ).

[1] Stat. sen., 1329, cap. 67 rubr., pag. 322.17: Che sia licito di levare onne dì lavoratoio coiame d' aqua calda.

[2] Gl Chiose interl. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), pag. 65.10: da non far faccende [interl. cioè die lavoratoio].

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 36, pag. 258.10: nona, che i men possenti i dì lavoratoi no stessero per le panche e per le piazze né per le logge, ma stessero a lavorare...