0.1 spelucca, spiluccarae; f: spiluccavasi, spiluccomi.
0.2 Da piluccare.
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Sottrarre a poco a poco qsa a qno. 2 Pron. [Rif. a un animale:] leccarsi (il piumaggio, il pelo o una parte del corpo). 2.1 Pron. Strapparsi via le penne vecchie.
0.8 Irene Falini 31.08.2021.
1 Sottrarre a poco a poco qsa a qno.
[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 208, pag. 44: Capitano fo d'Aquila misser Guelfo de Lucca; / Missere Verardo de Rogi ce volse fare ad tucca; / Loco la soa potentia no lli valse una cucca; / Le case li abbattero, de roba le spelucca.
2 Pron. [Rif. a un animale:] leccarsi (il piumaggio, il pelo o una parte del corpo).
[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 32, pag. 293.18: se in sula mano overo in sula p[e]rti[c]a si spiluccarae [[scil. l'astore]] et pigla sue penne et dimora dritto et mangi et cuoca bene la vivanda, allora ène bene sano di suo corpo et di sue menbra. || Cfr. Cfr. B. Latini, Tresor, I, 147, 5: «ou sus perche il s'esperont aturne».
[2] f Esopo Ricc. 1088, XIV (tosc.), 14, pag. 39.12: Istavasi lo Topo un giorno a grande agio in sul soglio della scala, e spiluccavasi i piedi al sole. || Corpus OVI.
[3] f Esopo Ricc. 1088, XIV (tosc.), 32, pag. 70.12: Disse lo Cane: io sì mangio e beo bene, e dormo e non duro fatica. Assai volte lo giorno mi sto appiede del mio Signore, e talora al sole e spiluccomi... || Corpus OVI.
2.1 Pron. Strapparsi via le penne vecchie.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4258, pag. 375: «Perché ciascuno di questi pennati, / Mutandosi lo tempo, si spelucca, / Stando tutti dolenti e congregati?».