RIFIDARE v.

0.1 refidandome, refidha, refidhava, rifida, rifidandomi, rifidandosi, rifidano, rifidare, rifidarsi, rifidava, rifidi.

0.2 Da fidare.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Lett. pist., 1320-22.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.7 1 Pron. Avere certezza che qno o qsa aiuti, sia utile o vantaggioso; lo stesso che confidare. 1.1 Affidare o affidarsi a qno (anche pron.). 1.2 Pron. Far conto su qsa sentendosene sicuro (anche eccessivamente). 2 Pron. Assol. Sentirsi ben disposto (a intraprendere un'azione). 3 Pron. Riprendere fiducia e forza, riconfortarsi.

0.8 Francesca Carnazzi 08.10.2021.

1 Pron. Avere certezza che qno o qsa aiuti, sia utile o vantaggioso; lo stesso che confidare.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 63, pag. 306.7: Voiando a vu' obedire som tornato cum tuti li me' libri et arnesi, refidandome de la vostra bontà e senno più che del meo.

[2] Lett. pist., 1320-22, 15, pag. 61.8: Credo che lo fecino rifidandosi ne' Re e in te.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 1, pag. 418.17: ivi fece tre battaglie overo schiere: l'una fu di Tedeschi di cui si rifidava molto...

1.1 Affidare o affidarsi a qno (anche pron.).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 23.44, vol. 1, pag. 292: E voglia inançi / sofferir disavançi / che rifidarsi in gente a llui non nota.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 2.34, pag. 254: Quando con frati parla in penitenza [[...]], / No· lgli tenti colgli occhi o col parlare, / Non churi aver tra llor divoti; salvo / Che nelgli antichi l' anima rifidi.

1.1.1 Pron. Avere fede (in Dio, nel suo aiuto).

[1] Luigi Marsili, Lettere, 1373/78 (fior.), [1375] 5, pag. 485.10: io crederrei di leggeri vincere il piato [[...]] rifidandomi in Dio e nella verità che è tutto uno.

[2] f A. Pucci, Rime (ed. Ferri), a. 1388 (fior.), son. XXXVI.12, pag. 148: Ma pure in Giesù Cristo mi rifido / che nel dassezo fa di que' cotali / come son degni rimanere al grido. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Pron. Far conto su qsa sentendosene sicuro (anche eccessivamente).

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 21.16, pag. 162: Che [a] le donne che là entro à trovate, / Cominci comunal dimestichezza, / Né si rifidi in sue credenze dire / All' una più c' all' altra, finché prova / E conoscie ben che dir lo possa...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 44, pag. 194.11: E non ti voler rifidare in sola la forza della tua giovanezza...

[3] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [I.23], vol. 5, pag. 51.7: i cittadini rifidandosi nella guardia de' Macedoni, niuna guardia faceano. || Corpus OVI; cfr. Liv., XXXI, 23, 2: «fretos custodiam».

[4] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 991, pag. 438.26: messer Cante de' Gabrielli ed altri di quella casa più volte furono rettori in Firenze; e come addiviene che i rettori piacciano alli cittadini, e poi si rifidano nello piaciuto di richiedere...

[5] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 30, pag. 105.8: Non sia alcuno che si rifidi non avere a patir pena, benché egli si conosca fuor di colpa.

2 Pron. Assol. Sentirsi ben disposto (a intraprendere un'azione).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 178, pag. 243: E quand el fa lemosina, faza discretamente, / Segond k'el se refidha, segond zo k'el se sente: / S'el ha assai, sí dia abondïevremente; / Se poc, de quel istexo sí dia alegramente.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 185, pag. 243: Al cor de l'hom sí guarda De patre glorïoso, / El ten per recevudho ki n'è voluntaoso. / De sí reguer a l'homo segond k'el se refidha...

3 Pron. Riprendere fiducia e forza, riconfortarsi.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 73.40, pag. 595: Quando la mente talor si rifida, / entra madonna ne li pensier' miei...