SCREPIO s.m.

0.1 screpio.

0.2 Etimo non accertato. || Ma cfr. 0.6 N.

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Prob. voce fantasma: la forma screpio del Villani è registrata nelle prime tre impressioni della Crusca con il signif. di «romore»; in Crusca (4) l'es. è invece cit. s.v. scempio. O'Connor, Voci non spiegate, p. 240, considera la forma un «Errore di stampa nel Villani per screzio 'disaccordo'». Moutier stampa screpio, ma annota: «Noi però dubitiamo che in questo luogo non sia errore, e che invece abbia a leggersi screzio» (Moutier, Giovanni Villani, vol. VII, p. 277): cfr. nel Corpus OVI f Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 50, vol. 7, pag. 128.14. Data la vicinanza semantica, non si esclude una deformazione di strepito.

0.7 1 Rumore, strepito.

0.8 Maria Fortunato 14.09.2021.

1 Rumore, strepito. || (Porta).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 50, vol. 3, pag. 416.14: Lasceremo alquanto di nostri fatti di Firenze, e racconteremo d'uno screpio e scellerato peccato e tradimento commesso per le rede e congiunti del re Ruberto tra lloro, come diremo nel seguente capitolo.