RICONCILIATO agg.

0.1 reconciliao, riconciliati, riconciliato.

0.2 V. riconciliare.

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 2.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.5 Locuz. e fras. non riconciliato 2.1.

0.7 1 Ritornato in buoni rapporti, rappacificato (in contesto socio-politico). 2 [Relig.] Ritornato nella grazia di Dio. 2.1 [Relig.] Locuz. agg. Non riconciliato: fuori dalla grazia di Dio.

0.8 Noemi Pigini 21.09.2021.

1 Ritornato in buoni rapporti, rappacificato (in contesto socio-politico).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 6 rubr..1, pag. 419: Della vita de' due Tebani riconciliati a Teseo.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 7, cap. 100, vol. 2, pag. 128.24: e raquistò Faenza, e llasciò Furlì assediata, e ' Malatesti tutti riconciliati all'ubidienzia di santa Chiesa...

2 [Relig.] Ritornato nella grazia di Dio.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 86.106, pag. 420: Lo quar sempre pregar demo / [[...]] / chi sea sì frema e sì veraxe / che cascaun in so stao / se trove reconciliao, / abjando sempre in memoria / d'aquistà l'enternar gloria.

2.1 [Relig.] Locuz. agg. Non riconciliato: fuori dalla grazia di Dio.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 13, vol. 2, pag. 246.28: Guai alli figliuoli dell' ira, li quali non riconciliati, e non piacendo presumono di prendere l' uffizio, e lo ministerio di riconciliare Dio.