TUTORE s.m.

0.1 tedore, teduri, totore, tudori, tuor, tuoro, tutore, tutori, tuttore, tuturi.

0.2 Lat. tutor, tutorem (DELI 2 s.v. tutore).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1 [16].

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Doc. fior., 1290-95; Quad. Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.); Doc. volt., 1322; Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Doc. pist., 1353 (2); Stat. lucch., 1362; Doc. amiat., 1374.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.); Doc. bologn., 1312-15; Doc. spalat., 1370 (3); Doc. ver., 1376 (5); Doc. padov., 1378.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. chiamare in tutore 1; dare in tutore 1; senza tutore 1.1; tutore cittadino 2; tutore dativo 1; tutore legittimo 1; tutore testamentario 1.

0.7 1 [Dir.] Chi esercita la tutela legale su un minore e sul patrimonio di questo. 1.1 Estens. Chi si prende cura di qno o qsa. 1.2 Estens. Chi si fa garante. 2 [Dir.] Tutore cittadino: chi si occupa della difesa armata di una città.

0.8 Noemi Pigini 04.10.2021.

1 [Dir.] Chi esercita la tutela legale su un minore e sul patrimonio di questo.

[1] Doc. fior., 1290-95, pag. 561.14: Queste sono le spese fatte per Compagno tutore Perotto e Fine pupilli fratelli fil. che furone di Paghino Amannati.

[2] Quad. Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 260.18: Gia(n)ni Dellormo d'Argentollio (e) l'altra di Itaçço d'Emerì (e) l'altra de' tutori dele filliuole Piero Bordone (e) di Filippo Giacera di Ties...

[3] Gl Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 183, vol. 1, pag. 470.22: Et qualunque tutore o vero curatore farà alcuna vendita de la ragione o vero cosa alcuna de' sui pupilli minori...

[4] Doc. bologn., 1312-15, pag. 364.14: Anche receve lo dito s(er) Tomaxe da s(er) Michele tutore de Coselino, filiolo (e)d erede de mess(er) Bonacosa dala Coca...

[5] Doc. volt., 1322, 8, pag. 18.37: Lo Nocto fue mio çio et fue mio totore, et fece male li miei facti...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 6, vol. 2, pag. 87.8: Con zò sia cosa que lu re Tulumeu avissi lassatu per tuturi a so filyu lu populu di Ruma...

[7] Stat. pis., 1330 (2), cap. 12, pag. 464.20: u vero del tutore u del curatore dei figliuoli u delle figliuole u delle rede dell' offeso...

[8] Gl Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 61, par. 1, vol. 1, pag. 448.28: A ciascuno pupillo overo adulto overo ad alcuno per gle menore adomandante tutore overo curatore la podestade e 'l capetanio e gl loro giudece...

[9] Doc. pist., 1353 (2), 37, pag. 16.20: per ser Ventura ser Iacopi nel XL d'ogosto, et Andrea Braccini suo tutore fece inventaro de' suoi beni anno soprascripto di novembre.

[10] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 138.12: Monaldo d'Albertinu sechundu totore di Salvestru di mastru Neri tentore ci fecie fine e rifita(n)ça di diciotto fiorini d'oru...

[11] Stat. lucch., 1362, cap. 34, pag. 102.36: E lo padre sia tenuto per lo filliuolo, e lo tutore per lo pupillo, e lo marito per la mollie della dote della mollie.

[12] Doc. spalat., 1370 (3), pag. 100.39: Quistu sì è lu enventario di Ratcho fabro fato per mi Marcho et Chlapine Valcoslavich tanquam tuturi di redi di Ratcho.

[13] Doc. amiat., 1374, pag. 112.15: diamo (et) co(n)cediamo ad Antoniello di Co(n)ve(n)to p(er) sua provisione che fu totore de le rede di Rosino uno peçço di te(r)ra...

[14] Doc. ver., 1376 (5), pag. 360.35: Notifica ala v(ost)ra graciosa e magnifica segnoria Nicolò Mo(n)tagna tuoro d(e) Iacoma ch(e) fo fiiola d(e) Berth(olam)e' Banalo...

[15] Doc. padov., 1378, pag. 55.26: Marsilio Turchetto tolisti albit(ri) p(er) Beneto dito Mezena tutore dei eri' de Nerozo Avogari...

- [In contesto fig.].

[16] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 66.14: De' quali [[scil. regni]], tra il primaio e quello da sezzo, cioè tra quello di Bambillonia e Romano, quasi tra padre vecchio e figliuolo piccolo, l'Africano e quello di Macedonia piccoli in mezzo, quasi tutori e curatori, vennero ricevuti per podestà di tempo, non per ragione di reditade.

- Chiamare qno in tutore: nominare qno responsabile della tutela legale su un minore.

[17] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 180, vol. 1, pag. 469.29: statuimo et ordiniamo che se alcuna femina tutrice de' filliuoli sui si vorrà rimaritare, non si possa nè debia chiamare in tutore de' filliuoli sui...

- Dare qno in tutore: assegnare a qno la tutela legale su un minore.

[18] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 180, vol. 1, pag. 469.29: statuimo et ordiniamo che se alcuna femina tutrice de' filliuoli sui si vorrà rimaritare, non si possa nè debia chiamare in tutore de' filliuoli sui, nè fare dare alcuno in tutore loro senza coscentia et volontà et consentimento di IIII parenti de' pupilli...

- Tutore legittimo: parente prossimo di un minore sul quale esercita la tutela legale.

[19] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 181, vol. 1, pag. 470.8: securare de la cosa del pupillo essere salva, secondo che sono tenuti di fare li tutorilegittimi...

- Tutore testamentario: tutore di un minore designato per via testamentaria.

[20] Doc. fior., 1364-65, pag. 56.16: a nome d'actore de' detti monna Lisa, Giovanni, e Niccholò tutori, tutori testamentarii di Bernardo, Bartolommeo, Gualberto, e Giuliano, fratelli e figliuoli pupilli che furono...

- Tutore dativo: tutore assegnato d'ufficio.

[21] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 347, vol. 1, pag. 537.2: la cosa del pupillo sia salva, secondo che debono et sono tenuti fare li tutori legittimi et dativi, nonostante che sia a llui rimesso dal testatore.

1.1 Estens. Chi si prende cura di qno o qsa.

[1] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 9, v. 130, pag. 1980.1: lo so pastore, che dovrave esser tutore e pastore de quelle pegorelle, ha fato lupo...

- Locuz. agg. Senza tutore: indifeso.

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 19-54], pag. 321.13: Ricevette la patria rimasa sanza tutore, riconfortoe i paurosi membri del popolo... || Cfr. Lucano, Phars., IX, 24: «tutore carentem».

1.1.1 [Rif. a Dio o Cristo:] chi protegge qno.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 23.17, pag. 205: e, fin che tempo ài, lavora: / e fa De' semper to tuor, / che de tu' à gram cura...

[2] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 460, pag. 100: e tuti l' altri Santi de la corto divina, / ke vui pregai per lor tutore Jesù Cristo.

1.2 Estens. Chi si fa garante.

[1] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 7, pag. 253.19: «Sostenga qui uno o doi de noi, lassi ire mi. Io li farraio venire dieci milia, vinti milia fiorini e moneta e iente quanta li piace. Deh, faccialo per Dio!» A queste paravole non trovava tutore alcuno.

2 [Dir.] Tutore cittadino: chi si occupa della difesa armata di una città. || Lat. tutor civitatis.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 28, vol. 2, pag. 322.30: combattere e per l'asaltazione e onore del Comune di Firenze, sanza darli consiglieri o tutori cittadini che 'l potessono variare o impedire...