LODÀBILE agg.

0.1 laldabile, laldabili, laudabele, laudabelle, laudaber, laudabil, laudabile, laudabili, laudabilissima, lauldabile, lodabile.

0.2 Lat. laudabilis (DEI s.v. lodare).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; De regno volg., XIII ex. (aret.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.); Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Stat. perug., 1342; Anonimo rom., Cronica, a. 1360.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Att. soprattutto nella forma con la conservazione del dittongo lat. laudabile.

Locuz. e fras. non lodabile 2.1.

0.7 1 Che suscita lode o degno di lode, lo stesso che lodevole. 1.1 [In contesti relig.]. 2 Di buona qualità. 2.1 Locuz. agg. Non lodabile.

0.8 Giovanni Favata 25.09.2020.

1 Che suscita lode o degno di lode, lo stesso che lodevole.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 52, pag. 170.15: però che disse Tullio: che neuna cosa è più laudabile, e neuna cosa è più degnia al grande e al famoso huomo, che l'umilità e la benignità.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 247.17: Et Tulio disse: «Neuna cosa è sì laudabile al gra(n)de (e) al famoso huomo come l'umilitade et la beni(n)gnitade». || Traduce lo stesso passo di [1].

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 2 parr. 1-10, pag. 8.19: Elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti, che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero...

[4] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 10, pag. 184.22: Ancho, in tutte l'arti et potentie più laudabili sono coloro che li altri bene reggono che coloro li quali secondo lo deriççamento d'altrui bene si portano.

[5] Cronica fior., p. 1303, pag. 126.9: Nel decto tenpo, anno MCCXXXVJ, del mese di febraio, mastro Giordano, frate dell'Ordine di predicatori, huomo laudabile per vita e per senno, si mise in porto e passò oltremare a predicare li Saracini, e là morio.

[6] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.), cap. 7, pag. 400.9: Leggi il Vangelo, e vedi, come Maria, che quieta e tranquilla sedeva alli piedi di Cristo, è 'nnanzi posta a Marta, la quale in servizio di Cristo molto si faticava; e quantunque in sì laudabile esercizio, come era d' apparecchiare l' albergo, e la cena a Cristo...

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 73, vol. 1, pag. 416.29: et per la magiore parte d'esso consèllio approvate et confermate, presenti li gentili et potenti cavalieri missere Filippo marchese da Massa, honorevole podestà, missere Salimbene di missere Melliorato da Camerino, laudabile capitano et missere Barone di missere Gullielmo da Sancto Miniato...

[8] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 31, v. 28, pag. 1600.3: Sì che se pò conchiuder che quello che domanda demostratione a senso de tal scientia, esse de l'orden de quella, e perçò no è laudabelle a despresiarla se no prova per modo d'altra scientia, çoè naturale.

[9] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 452.2: E qui è venuto questo laudabile dono e secondo ch' io penso li dii lo sofferanno in questo luogo, se noi non siamo pigri.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 69.14: E quista fu laudabili urdinaciuni se tu guardi beni oy la persuna oy la cosa, ca et efficacissimu et copiosissimu nutricamentu di virtuti esti lu hunuri.

[11] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 102, par. 1, vol. 1, pag. 334.9: Acioché degle studie êlla citade de Peroscia più spessamente ei començante prencipie laudabele meço e octemo fine recevano, dengna e necessaria cosa essere se conosce che enn essa citade de Peroscia dei doctore e maestre...

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 9, pag. 123.20: ardea [...] e ogni dì devenia peço, perçò ch' elo vorea avei' fama e loso de santitae como san Beneto, ma non vorea com' ello avei' vita laudabile.

[13] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 267.30: Non voglia Dio che noi mai vogliamo agli atti delle laudabili donne portare insidia...

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 154, comp. 26.4, pag. 96: Salmacìs nimpha amabile, / de possança magnificha, / de belleçça mirificha / e de forma laudabile, / nela fonte mirabile / come donna veridicha / demorava pacificha, / çogliosa e delettabile.

1.1 [In contesti relig.].

[1] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., 2.118, pag. 19: «Tesauro che mi se' tolto, / gemma prezïosissima! / Già mai quince non me muto, / si non me dài del tuo aiuto: / fa' sì che mi sia creduto, / donna laudabilissima».

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 56, Macario romano, pag. 1465.4: [18] e tutti, ciò udendo, ringratiavano e lodavano l'onipotente Dio Padre col suo Figliuolo unigenito Iesù Cristo, col Santo Spirito vivificatore dell'anime, lo quale in tre persone e in una essentia e divinità signoreggia e rregna sempre e in ogni luogo, e è benedeto e lodabile per infinita secula seculorum. Amen.

[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 39, pag. 158.3: Laudabile e carissima madre, madonna la reina. La vostra indegna serva e schiava de' servi di Gesù Cristo scrive a voi nel pretioso sangue del Figliuolo di Dio, con desidèro di vedervi vera figliuola e sposa consecrata al dolce Dio nostro.

2 Di buona qualità.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 153, pag. 567: se lo to corpo regere voli in temperamento, / carne mangia laudabele e pane de frumento, / vino bive odorifero, che non sia violento...

[2] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Del bevere, pag. 12.19: Dentro tute le altre specie de bevere, lo vino maximame(n)tre se conven a vu, inperciò che 'l genera sangue laudabile per la sola liquiditate someiante al sangue lo quale è so simele.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 112, pag. 118.9: Vero è che la trà più a siccitè e inçendera humore laudabele.

2.1 Locuz. agg. Non laudabile.

[1] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 23, pag. 212.26: Questo missore Aniballo abbe in sé quattro proprietati non laudabili...