OTTRIARE v.

0.1 oltriata, otriaro, otriase, otriate, otriato, otriava, otriò, ottitriata, ottria, ottriamo, ottriando, ottriano, ottriante, ottriare, ottriasse, ottriata, ottriate, ottriati, ottriato, ottrierà , ottrierebbe, ottrierò, ottrii, ottriino, ottrio, ottriò, ottroianti, utriare.

0.2 Fr. ant. otroiier (DEI s.v. otriare). || Cfr. anche Cella, I gallicismi, s.v. ottriare.

0.3 Distr. Troia (ed. D'Agostino), XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Distr. Troia (ed. D'Agostino), XIII ex. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett: Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.); Lucidario ver., XIV.

0.7 1 [Dir.] Accordare qsa a qno socialmente inferiore (in partic. da parte di un'autorità sovrana); lo stesso che concedere. 1.1 [Relig.] Concedere qsa di non dovuto. 1.2 Riconoscere, ammettere.

0.8 Giovanni Favata 22.07.2021.

1 [Dir.] Accordare qsa a qno socialmente inferiore (in partic. da parte di un'autorità sovrana); lo stesso che concedere.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 6, pag. 139.6: Quando Aufranio ebbe così parlato, Cesare che non sapeva disdire perdono, gli otriò sue domande...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 1, cap. 94, vol. 1, pag. 175.21: E stando in questo modo, trattava domandando vantaggio a· rre Luigi, e i· rre liel'otriava quanto sapea domandare, per avere l'aiuto di quelle galee...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 4, par. 2, pag. 21.17: E in quella per la diclarazione dunque delle cose che ssi segono delle quali noi abbiamo a dditerminare noi dovemo sopposare per veracie e tutta chiara comune il principio causa probazione e vertù confermazione delle conchiusioni che nnoi avemo aprovate, la quale sopposizione chatuno conciede e ottria di suo proprio movimento e volontà essere veracie...

[4] Gl Libro dei Sette Savi, XIV (tosc.), pag. 80.19: E 'l signiore glie le ottriò, cioè gliele acconsentì...

- Estens. Autorizzare.

[5] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.130, pag. 109: 'l mandò ad Herodes per lue passionare, / certe ch'el ge dovesse dar morte et utriare.

1.1 [Relig.] Concedere qsa di non dovuto.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 93, pag. 98.16: A tanto si trase Giosepo avanti molto pauroso e molto tremando, e comincia a piangere molto duramente e a rendere grazie a suo Criatore che l'apelava a ricevere sì grande onore di che neuno uomo mortale no potreb'esere degno per cosa ch'egli avese fatto in sua vita, se Idio per sua grazia no glil'otriase.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 3, par. 2, pag. 138.17: Ché per le chiavi per Giesù Cristo a ssan Piero ottriate o ddate ellino volglono intendere, a lloro essere dato piniera potenza e podestà di tutto...

[3] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 12, pag. 117.13: adversità e necessità de molte maynere: como è questo? M. Perçò à 'l Nostro Segnoro otriate le richeçe a asai boni homini se no perch'i ne debia far bene ali

- [Rif. a una carica religiosa].

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 8, par. 9, pag. 204.5: E di questo inconveniente la conseguenza io mostro altressì, però ch'elli non si truova punto difeso dalla divina leggie che melglio essere ottriato prete o vescovo essere, chi à molgle, medesimamente si dd'uno nonn e in molti siccom'elli è nel detto di sopra a Thimoth.

1.2 Riconoscere, ammettere.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 20, pag. 102.7: E quello che ddicie Aristotole nel primo di Rettoricha, cioè: «I costumi di chatuni sono per ispeziale e per succiessione a essere amoniti e ghorretti da chatuno», l'uomo il può ottriare come vero.