REFRIGERIO s.m.

1 Sensazione piacevole di fresco e sollievo dal calore.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 19, pag. 111.11: sì ke venendo a la bocca s'ei se manda sença obstaculo, ke non se chiuda, vene caldo, ma se se intercide infra le labra remane debile (et) sottile (et) prende temperamento (et) refrigerio in questo aere...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 170.2: Unde nullo refrigerio ànno li corpi che ànno tale febbre, però ch'ella induce grande sete.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 42v.19: Volgete e mangiate che 'l lato di sotto è cotto: e questi carboni non mi danno pena anzi mi prestano refrigerio.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 327.1, pag. 406: L'aura et l'odore e 'l refrigerio et l'ombra / del dolce lauro et sua vista fiorita, / lume et riposo di mia stanca vita, / tolt'à colei che tutto 'l mondo sgombra.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 129, Ss. Proto e Giacinto, vol. 3, pag. 1143.23: Allora fu gittata in una fornace ardente; ma sì tosto com'ella vi fu entro, si spense la fiamma e avevasi rifrigerio.

2 Fig. Alleggerimento di una sofferenza fisica o morale, conforto (in partic. spirituale).

[1] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 112.21: «Vedete cui quella che no(n) sentì unqua lecto di ricchessa, ella arà lo fructo e lo rifrigerio dele a(nim)e (sante)».

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 27, pag. 136.14: La prima si è propter gaudii amissionem, imperò che allora, incontanente ch'è morto nel peccato mortale, hae perduti tutti i beni di cielo e di terra, tutto il rifrigerio e ogne allegrezza, che mmai da indi inanzi non sentirà bene nullo.

[3] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 12, pag. 334.7: Promettono le false traditrici, se bene si guarda, di tòrre ogni sete e ogni mancanza [[...]] e poi che quivi sono adunate, in loco di saziamento e di refrigerio danno e recano sete di casso febricante intollerabile...

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 170.26: Unde quando l'omo àe ardore in dell'anima, che abbia perduto lo figliuolo u abbia altre adversitadi u arde di malo ardore, se va ad udire le paraule divine, et quello che Cristo fece per lui et come ciò che Dio fa sì fa per lo migliore, allora l'anima ne sente refrigerio.

[5] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 72.11: Verità è che io abbo qui rifigero omgna domenica infine a vespro, et per la natività del Singnore infine a tephania, et dala pasqua infine ala pentecoste, et indela purificatione dela glorioza vergine madre di Dio Maria, e 'l die ch'ella sallicte in cielo.

[6] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3. quaest. 8, pag. 186.1: [V]erano, fin ch'ill[i] serano in quello, angeli on altri santi, quilli alli quay illi fen honore quando illi erano in questa vita, [e] sì fano a loro alchuno refrigerio de consolatione tro che illi serano purgadi in fin.

[7] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 52, pag. 178.25: «Eo canuschivi bene killu monacu; ma eu te pregu, dimmi si li anime àv[in]u alcunu refrigeriu quandu le corpura loru su sucterrate in li ecclesie».

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.27, vol. 3, pag. 226: Qual si lamenta perché qui si moia / per viver colà sù, non vide quive / lo refrigerio de l'etterna ploia.

[9] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 8, pag. 49.16: E guai a ti e a nui, Bologna, perché tu ài perdudo lo toe alturio e 'l toe conseglio, lo toe bene e 'l toe refrigerio.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 48.18: ma lo povero mendigo da gli homi de 'sto mondo nessun sustegno haveva né receveva alcun refrigerio, ma solamente hi can ghe fevan misericordia e ghe lapavan la marçça e suavan-ghe le palagrose fontanne...

[11] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 320.9: Tornavano adunque come i' lloro rifuggio i poveri lo sequente dì a quello spedale; a' quali, così di fuori aspettando, venne chui credevano, cioè l' usata benedictione e rifriggerio, che dicendo «Entrate!», tutti gli consolasse.

[12] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), lamentatio, cap. 7.1004, pag. 551: Tu sai ben, morte, ch'io ti dico el vero, / io t'ài pregata asai, s'el ti ricorda, / che tu mi façi questo rifrigero.

[13] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 28.37: Lagha mo stare de plançere, et dà remedio et refrigerio alli tuoi dolori.

[14] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 140.31: inperoché Idio è somma pace e refrigerio del pechatore quando vole tornare a lui chol quore chontrito e umiliato.

[15] Vindicta salvatoris volg., XIV (sab.), pag. 59.40: «Sengnore mio altissimo Patre S(an)c(t)o Salvatore [[...]] fam(m)e fare (et) da(m)plire le tue (com)man(n)am(en)ta acciò ch'io misero (et) crudele ch'io non vaia ad quillu luoco tenebroso (et) obscuro el quale ène sença fine et sença refrigerio et poçça pervenire al tuo santissimo rengno...

[16] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33., pag. 288.1: E navecando per multi iuorni aventurevelemente, con salvamento inprimo arrivai in uno puorto lo quale comunemente se clama Mircia, e lluoco per nuostro refrigerio scise in terra et securamente per alcuni iuorni nce ademoray...

[17] f Pianto della Vergine volg., XIV u.q. (ver.), pag. 43.11: O fiiolo dilectissimo, refrigerio meo! O fiolo dulcissimo, alegreça mia! || Corpus OVI.

[18] f Bibbia istoriata padov., XIV ex., Es., cap. 23,191, pag. 44, col. 1.28: E simelmentre no lavore e debia repossare el to bo e 'l to axeno e sì debia avere refrigerio el fiolo dela toa schiava e simelmentre el forestiero. || Corpus OVI.