FALLAMENTO s.m.

0.1 falamenti.

0.2 Da fallare.

0.3 Barlaam e Iosafas (Triv.), XIII/XIV (tosc.occ.>sett.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Un ulteriore es. in una canzone attribuita a Guinizzelli («[[...]] che vèn più da natura, / direbbe fallamento»), è cit. in GDLI s.v. fallamento: l'ed. inclusa nel corpus legge «che ven più da natura, / direbbe fallimento»: cfr. Bonagiunta Orb. (?), XIII m. (lucch.), canz. D. 1.10, pag. 293.

0.7 1 Fallo, mancanza, lo stesso che fallimento.

0.8 Giovanni Merisi 24.09.2021.

1 Fallo, mancanza, lo stesso che fallimento.

[1] Barlaam e Iosafas (Triv.), XIII/XIV (tosc.occ.>sett.), cap. 28, pag. 71.21: Benigno Segnore, si ti piace receveme in durabile habitatione, e no ti ricordare digi peccati ch'i'ò facti né dei falamenti facti a esciente.