0.1 paceficati, pacieficato, pacificata, pacificate, pacificati, pacificato.
0.2 V. pacificare.
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 3.1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.); f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).
In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
0.7 1 Che giunge o ritorna a una condizione di pace. 1.1 [Detto del mare:] che è in bonaccia. 2 [Di un luogo:] che non presenta più pericoli o ostilità (spesso a seguito di un intervento esterno). 3 Riconciliato (con qno). 3.1 Che ha ottenuto la pace divina riconciliandosi con Dio.
0.8 Salvatore Iacolare 24.09.2021.
1 Che giunge o ritorna a una condizione di pace.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 32.25: «Il cuore del peccatore e del mondano è come il mare boglien vel fervente, nel quale non è requia». Non è questo del santo omo e de l'amico di Cristo, imperò che s'appaga di ciò che Idio fa, e rimette in Dio tutte le cose, e sta contento e pacificato di ciò che interviene, e non ha guerra né discordia con nullo...
[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 42, pag. 196.20: Mirabile cosa è l' uomo carnale aversi spogliato ogni affetto del mondo, ed essere sì pacificato, che di niuna cosa che avvenga si turbi...
[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 9, cap. [vv. 215-26], pag. 328.11: O Cilico, mai non pacificato, tornerai un'altra volta alle rapine del mare?
[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 114.13, pag. 150: Sol due persone cheggio: et vorrei l'una / col cor ver' me pacificato humile...
[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 96, pag. 190.12: Sí come il fanciullo, che pacificato si riposa al petto della madre, traie a sé il latte col mezzo della carne; cosí l' anima, gionta a questo ultimo stato, si riposa al petto della divina mia caritá...
[6] f Filippo degli Agazzari, Assempri, p. 1397 (sen.), 23, pag. 358.11: Et non era nessuno, in qualunque tribulatione o malenconia si fusse, che, favellando e ragionando co· llui, che non si partisse mirabilemente pacificato e consolato. || Corpus OVI.
[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 4, par. 17, comp. 45.10, pag. 129: la nobile Prudença / produce e providença, / e fa posar l'alma pacificata.
1.1 [Detto del mare:] che è in bonaccia.
[1] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 13, [Laodamia a Protesilao], pag. 555.20: Piaccia a dio che l'augurio di quella che vi chiama sia di lungi da voi, e 'l dolce venticello séguiti le pacificate acque.
[2] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. 10, pag. 111.23: (e llui favellante tace l'alta casa degli dii e triema la terra e tace l'alto aere, allora li venti zeffiri si posano, la bonaccia strigne li pacificati mari)... || Corpus OVI.
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 42, pag. 360.7: Che cosa simigliante al pacificato mare per la marina d' Italia e di Gallia portato ad Emporea città dei compagni coll' armata giugnesti...
2 [Di un luogo:] che non presenta più pericoli o ostilità (spesso a seguito di un intervento esterno).
[1] f Fatti dei Romani (H+R), 1313 (fior.), [Caes. Gal.] (H) 83, pag. 210.26: Quando tutte queste cose fuoro fatte e Cesare credea che tutta Francia fosse pacificata... || Corpus OVI.
[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 23, pag. 402.20: Il Comune di Firenze mandòe per costoro due, perch'elli conservassero in pace la Città di Firenze di nuovo pacificata tra Guelfi e Ghibellini...
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 42, pag. 360.23: non per tanto in niuno modo da agguagliare alla guerra d' Africa, dove niuno porto all' armata nostra è aperto, non campo pacificato, non città compagna, non re amico nè luogo in parte alcuna da potere stare...
- Estens. [Di un popolo:] che non è più ostile (in virtù perlopiù di un intervento militare).
[4] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 113.15: Di nimico pacificato non ti fidare. || Corpus OVI.
[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 48, pag. 610.15:e fatti convocare tutti e due i pacificati popoli, i quali del nuovo luogo doveano essere abitatori...
[6] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [X.36], vol. 6, pag. 506.12: E perciò non potere negare, che più diritta cosa non sia alli pacificati Barbari non ancora assai assuefatti allo imperio mandare uno esercito... || Corpus OVI.
[7] f Deca terza di Tito Livio (B, L. I-II), XIV m. (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 66.19: essendo tutti i popoli di Spagna pacificati, essere a noi o di ffinire la milizia e da licenziare gli eserciti, o da trasportare la guerra in altre terre... || Corpus OVI.
- Sost.
[8] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [VI.35], vol. 6, pag. 66.12: Addomandanti costoro, che egli loro fosse licito d'essere nella prima amicizia con li Romani, rispose il consolo, che egli ancora non sapeva se egli loro dovea avere nello numero di nimici o di pacificati. || Corpus OVI.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 9, pag. 568.10: Il mio Florio ha infino a ora teco parlato, e è qui meco: e come mi potrei io sanza lui dire felice e con la fortuna pacificata?
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, son. iniz..2, pag. 417: Il sesto libro nel cominciamento / li due teban baron pacificati / dimostra, e il lor ricco portamento, / e le feste e' conviti dilicati...
[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. 19, cap. 12, vol. 8, pag. 61.18: questa perversità ha turbata la pace della carne, e però è molesta: non di meno l'anima è pacificata al corpo suo, e sforzasi per la sua salute... || Corpus OVI.
3.1 Che ha ottenuto la pace divina riconciliandosi con Dio.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 165.1: Chi ssono, carissimi miei, più orrati ch'e' buoni e sapienti religiosi? Che tal è nel seculo serea non-conosciuto, orrato e gradito è da Baroni; che fora affannato e tribulato e tenpestato nel mondo da tutte parte, posa e gaude in Dio pacieficato.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.56, vol. 2, pag. 77: Noi fummo tutti già per forza morti, / e peccatori infino a l'ultima ora; / quivi lume del ciel ne fece accorti, / sì che, pentendo e perdonando, fora / di vita uscimmo a Dio pacificati...
[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 5, 46-57, pag. 108.32: a Dio pacificati: imperò che chi si pente de' suoi peccati quando muore, e perdona al prossimo suo l'offese ricevute, muore ne la grazia di Dio...