RABBUFFARE v.

0.1 rabbuffa, rabbuffata,rabbuffati, rabbuffato, rabuffa, rabuffata, rabuffati, rabuffatigli,rabuffato, rabuffatti.

0.2 Da buffare 1.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Mettere in disordine, scompigliare (i capelli). 1.1 Pron. Estens. [Rif. a un fiume:] diventare tumultuoso, agitarsi. 1.2 Pron. [Con valore reciproco:] litigare violentemente, accapigliandosi e azzuffandosi. 2 Rimproverare aspramente e minacciosamente.

0.8 Irene Falini 15.06.2021.

1 Mettere in disordine, scompigliare (i capelli).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 144.12: a una ora messesi le mani ne' capelli e rabuffatigli e stracciatigli tutti e appresso nel petto squarciandosi i vestimenti...

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 40.4, pag. 127: Non creda essere alcuno in alto stato / Per che si veda andar talora a gallo, / Che 'l mondo fa cangiar di perso in giallo, / Rabbuffa il biondo e non sana il malato.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 2, pag. 5.16: Il portinaio, veggendolo, cominciò a fare scherne di lui, e a tirargli il bendone della cuffia; e contendendosi da lui, e un altro il tirava d' un' altra parte, però che quasi il tenevano insensato, e così datoli la via, or da uno e ora da un altro fu tanto tirato e rabbuffato, che tutto il capo avea avviluppato...

1.1 Pron. Estens. [Rif. a un fiume:] diventare tumultuoso, agitarsi.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 29.31, pag. 419: Bagnato Delta e Cesaria di sopra, / come hai udito, di nuovo s'attuffa, / sì che la terra in tutto par che 'l copra. / E tanto per gran tuffi si rabuffa, / che surge in Etiopia e quivi rompe / ed esce fuor coi piedi e con le ciuffa.

1.2 Pron. [Con valore reciproco:] litigare violentemente, accapigliandosi e azzuffandosi. || Att. solo in Dante e cit. nei commentatori.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.63, vol. 1, pag. 116: Or puoi, figliuol, veder la corta buffa / d'i ben che son commessi a la fortuna, / per che l'umana gente si rabuffa...

[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 52, pag. 392.26: Il significato di questo vocabolo «rabuffa» par ch' importi sempre alcuna cosa intervenuta per riotta o per quistione, sì come è l'essersi l'uno uomo acapigliato con l'altro, per la qual capiglia i capelli sono rabuffati, cioè disordinati, e ancora i vestimenti talvolta...

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 7, 52-66, pag. 209.41: Perché l'umana gente si rabbuffa; cioè si percuotono li uomini del mondo insieme ingiuriando, scacciando, battendo, et uccidendo l'uno l'altro.

2 Rimproverare aspramente e minacciosamente.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 224.1, pag. 259: Bene vegg' ïo ch'è chi te rabuffa / e carda dal capo infin a le centre, / che piò leggeramente assai te ciuffa, / che se te chere e pregi esser valentre.