RABBUFFATO agg.

0.1 rabbuffata, rabbuffati, rabbuffato, rabuffata, rabuffati, rabuffato, rabuffatti.

0.2 V. rabbuffare.

0.3 Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.).

0.6 A Doc. fior., 1262-75: Guido de' Rabbuffati.

0.7 1 In disordine, scompigliato (detto della testa o dei capelli). 1.1 [Detto di una persona:] che ha un aspetto trasandato. 2 [Detto del naso:] di forma irregolare, deviato (all'insù).

0.8 Irene Falini 15.06.2021.

1 In disordine, scompigliato (detto della testa o dei capelli).

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 55.16: stando con gli occhi arzenti, col capo rabbuffato, con la pelle bistorta...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 83.2: parveli che a lui venisse uno uomo di smisurata grandezza, di colore nero, con barba scagliosa e con capelli rabuffatti. || Cfr. Val. Max., I, 7, 7: «capillo inmisso».

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 8, pag. 112.9: E così fue formato lo scacco che ripresenta costoro, che fue in modo d'uomo che avea i capelli crespi e rabbuffati...

[4] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 52, pag. 392.29: Il significato di questo vocabolo «rabuffa» par ch' importi sempre alcuna cosa intervenuta per riotta o per quistione, sì come è l'essersi l'uno uomo acapigliato con l'altro, per la qual capiglia i capelli sono rabuffati, cioè disordinati...

- [Detto della barba].

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 30.7, pag. 613: e Palemone, di lugubre manto / coperto, nella corte si mostrava / con rabbuffata barba e tristo crine / e polveroso e aspro sanza fine.

1.1 [Detto di una persona:] che ha un aspetto trasandato.

[1] Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.), 13.13, pag. 434: E chi ve mira sì se meravegli, / vedendovi sì brut[t]i e rabuf[f]ati...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 25, pag. 161.17: Ella non si curava mai di mettere i suoi biondi capelli con sottile maestria in dilicato ordine, ma quasi tutta rabuffata sotto misero velo gli lasciava stare.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 5, pag. 296.33: Lorenzo l'apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co' panni tutti stracciati e fracidi...

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 40, pag. 183.21: Rispose lo rigido villano stando in guanti e in zoccoli co' suoi calzari a manichi, rabbuffato...

2 [Detto del naso:] di forma irregolare, deviato (all'insù).

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 187, pag. 289.20: Elli ànno grande bocca e 'l naso rabuffato in suso, e le labre e li anare grosse ch'è maraviglia, che chi li vedessi in altri paesi parebbero diavoli.