0.1 colo.
0.2 Lat. colon (Nocentini s.v. colon 2).
0.3 Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.): 1.
0.4 Att. solo in Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.).
0.5 Locuz. e fras. a colo 1.1.
0.6 N Gli es. risalgono a una diversa segmentazione e interpretazione di acco'lo in Purg., XIV, 6, ampiamente diffusa presso i commentatori danteschi (cfr. Petrocchi, Commedia, vol. III, p. 227).
0.7 1 [Ret.] Segno grafico d'interpunzione che marca una pausa alla fine di una frase compiuta. 1.1 Locuz. avv. A colo: con compiutezza e proprietà di linguaggio.
0.8 Chiara Elena 08.11.2021.
1 [Ret.] Segno grafico d'interpunzione che marca una pausa alla fine di una frase compiuta.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.17: La seconda è quando la sentenzia è compiuta, et anco resta a dire costante, e lo punto con che si punta tale distinzione, si chiama colo.
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.21: quella distinzione che è costante, ne la quale è perfetta sentenzia, e puntasi con quel punto che si chiama colo...
1.1 Locuz. avv. A colo: con compiutezza e proprietà di linguaggio.
[1] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.11: sì che parli a colo; cioè puntatamente e determinatamente, e non con orazioni suspensive...
[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.24: sicchè parlare a colo è parlare con perfezione di parole e di sentenzie.
[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.30: quasi dicesse: Parla sì dolcemente e dimandalo, che tu parli a colo; cioè benigno et amorevile...