PIGIARE v.

1 [Agr.] Premere i grappoli d'uva con i piedi per fare il vino.

[1] Gl Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 30, pag. 848.16: Cioè quando pigia, così dei intendere. || Cfr. Ov., Rem. Am., 190: «nudo sub pede musta fluunt».

[2] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 7.1: si cholghono l'uve la sera, e colte, si pigiano e trasene fuori il vino...

[3] Gl Chiose interl. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), pag. 146.9: sotto lo nudo piede [interl. i. quando si pigia]. || Cfr. Ov., Rem. Am., 190: «nudo sub pede musta fluunt».

[4] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 19, pag. 119.27: Viene il tempo della vendemmia, e il prete coglie que' cotali racimoli e metteli nel tino e pigia...

- [In contesto metaf.].

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 624.8: "Il canale abbo pigiato io solo, e de le genti non è uomo meco". E può essere chiamato canale la Croce, [ne] la quale come in battaglia fu sì premuto, che 'l sangue n'uscìo fuori.

- Sost.

[6] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 2, pag. 140.21: no dovete credere che per lo pigiare o per la mama abia perciò magiore challore che -l vechio; ma il pigiare si fa perciò che il challore ch'è nel vino vuole la grossa e viscosa matera dipartire e purifichare.

2 Esercitare una pressione su qsa (nell'es. un animale) con una parte del corpo per fare del male. Estens. Percuotere.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 110, pag. 246.13: E 'l fante come fu sul letto, e un porco l' assannò per la gamba, e comincia a gridare anco elli; e così in questa baruffa, pigiando i porci il gottoso...