SAGGIARE v.

0.1 saço, saggi, saggia, saggiar, saggiare, saggiata, saggiate, saggiato saggiorono, sagiare, sagiato, ssaggiare, ssagiarmi.

0.2 Da saggio 2.

0.3 Poes. an. sett., a. 1225: 4.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); San Brendano pis., XIII/XIV; Doc. volt., 1322; Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.); Doc. pist., 1352-71.

In testi sett.: Poes. an. sett., a. 1225.

0.7 1 [Metall.] Sottoporre un metallo prezioso alla verifica del grado di purezza. 2 Mettere alla prova qsa o qno (anche pron.). 2.1 Pron. Verificare le proprie forze contro qno. Estens. Combattere. 2.2 Verificare la misura di qsa al fine di valutarla. 3 Cercare di fare qsa, fare tentativi (anche pron.). 4 Sperimentare (qsa). 4.1 [Relig.] [Con rif. all'esperienza spirituale]. 4.2 Sost. Esperienza. 5 Assaporare un poco di una sostanza per conoscerne il gusto o verificarne la qualità. 5.1 Estens. Mangiare o bere. 6 [Rif. alla calamita:] conferire proprietà magnetiche mediante contatto.

0.8 Irene Angelini 10.09.2021.

1 [Metall.] Sottoporre un metallo prezioso alla verifica del grado di purezza.

[1] Doc. volt., 1322, 5, pag. 16.12: non si possa lavorare in Volterre se inprima non si chiamano officiali per gli singnori Dodici ad saggiare l'ariento che ssi lavora in Volterre...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 339.25: Ricetta da fare coppelle da saggiare ariento.

[3] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 25.8: Quando vòli saggiare chopelle da saggiare, vòle esere cienere di vite...

[4] Doc. pist., 1352-71, Ragione Francesco di Pagno, vol. 1, pag. 160.23: Ancho a quelli che pesorono e saggiorono l'ariento in Firenze lib. j.

- [In contesto fig.].

[5] Maestro Francesco, XIII sm. (fior.), canz. 2.21, pag. 183: «Non dire, c'anzi è 'l paragon d'amante, / che 'l sag[g]ia, come l'oro, s'egli è fino...

2 Mettere alla prova qsa o qno (anche pron.).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 12.43, pag. 27: però sì con li piace e vol mi saggi / e merti tutti li miei fatti in saggi, / como li piace, e li valenti saggi.

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 42.7, pag. 149: che tanto m'incorag[g]ia / che mi fa travagliare / e dà vita salvag[g]ia, / e sovente mi sag[g]ia / di gravoso penare.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 8.152, pag. 93: Così son di te, mia canzon, sicuro / che ne fia fatto dritto e puro saggio, / poi ch'a Palamidesse fai vïaggio: / solo al suo paragon ti saggi, il prega!

[4] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.2, pag. 117: Poi la noiosa erranza m'ha sorpreso / e sagiato di sì crudel conforto, / voglio mostrare qual è 'l mio coragio...

2.1 Pron. Verificare le proprie forze contro qno. Estens. Combattere.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 59, pag. 130.24: Io, in dritto di me, vi dico che io ò molta gran volontà di ssagiarmi contra di loro in battaglia...

2.2 Verificare la misura di qsa al fine di valutarla.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, I, cap. 2, pag. 10.10: sì che 'l numero e la quantità e 'l peso del bene li pare più che se con giusta misura fosse saggiato, e quello del male meno.

3 Cercare di fare qsa, fare tentativi (anche pron.).

[1] Federigo Gualterotti, XIII sm. (fior.), 97.4.1, pag. 249: Chi di cercare sengnore si sag[g]ia, / co lo gilgliato contastea non s'ag[g]ia / de la maestà imperïera, s'ag[g]ia...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.160, pag. 100: chi n'à prova, la sentenza li conced'io! / Là ove non à rimedio, / non sag[g]i ciò!

[3] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 9.6, pag. 147: «Ben è folle chi sag[g]ia / sì forte ramo a sé voler tirare / che 'n altrui balia si frut[t]i ed ingag[g]ia».

4 Sperimentare (qsa).

[1] Poes. an. sett., a. 1225, 3, pag. 37: Unca non azo ben né noite né die, / k'êle to bellece saço gran malvasia...

[2] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 3.57, pag. 354: perché non sente / de le mie pene amare; / falline, Amor, sagiare, / ch'aggia di me pietanza...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 6, pag. 160.3: ma elli era costumato di saggiare tutte aventure, e venne avanti arditamente.

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 95.4, pag. 40: Per te farò crudel cose saggiare; / ciò che comanderai fie fatto bene...

4.1 [Relig.] [Con rif. all'esperienza spirituale].

[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 63, Sereno, Paolo e Mosè, pag. 1481.21: già quasi incominciando a saggiare lo gran dilecto della purità, accesesi a maggior zelo e amore di più perfecta castità, e incominció a più digiunare e vegghiare e pregare...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 22.189, pag. 156: poi innel celo da splendidi raggi / thexoro attendi et vien drieto a' mei passi, / per modo che la mia dotrina saggi".

4.2 Sost. Esperienza.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 56.10, pag. 275: E' ven de lo vedere e d'udïenza, / de lo pensiero ed ancor di sag[g]iare: / fermasi quando vene lo piacere...

5 Assaporare un poco di una sostanza per conoscerne il gusto o verificarne la qualità.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 14, pag. 234.7: Lo cinnamo, overo kanella, è kaldo e seccho nel secondo grado [[...]] e si conviene sagiare com boccha; e s'elli pungne et è dolce sì è buono...

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 50, pag. 108.23: L'uomo il dee isforzare, che cominci, perocché, poich'egli avrà saggiata la medicina, ella non gli parrà amara, anzi gli diletterà, sentendosi megliorare.

5.1 Estens. Mangiare o bere.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 63.27: erbe et radici a lloro bizongno colliesseno, per ciò che 'l dicto padre poi che fui preyte non avea saggiato di carne là u' avesse avuto spirito.

[2] Stat. fior., 1338/70, cap. 15, pag. 280.21: e che niuno della decta arte ardisca fuori dell'albergo suo mostrare ad alcuno forestiere le misure della profenda o del vino, o il vino dare a ssaggiare fuori di casa.

6 [Rif. alla calamita:] conferire proprietà magnetiche mediante contatto.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 6.1, pag. 467: Poi che 'l ferro la calamita sag[g]ia / ver' la stella dirizza mantenente, / e se la stella, per scurtate ch'ag[g]ia, / si cela...