SCADERE v.

0.1 iscadere, iscadesse, iscaduto, ischadere, scaddono, scade, scadea, scadendo, scadere, scadero, scadisi, scaduta, scaduti, scaduto, scadutu, schadrà , schaggia, schaze.

0.2 Lat. parlato *excadere (DELI 2 s.v. scadere).

0.3 Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1397].

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Mostrare un peggioramento rispetto a una condizione precedente (anche in senso morale). 1.1 Subire un indebolimento o un deperimento fisico. 1.2 Giungere al termine di un processo di degrado (morale). 1.3 Sgretolarsi (rif. a un monte). 2 [Rif. a una situazione o azione non prevista in precedenza:] verificarsi. 3 Toccare a qno. 3.1 Spettare per diritto di successione. 4 Colare verso il basso.

0.8 Valeria Carrieri 10.05.2021.

1 Mostrare un peggioramento rispetto a una condizione precedente (anche in senso morale).

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 182.7: Cesare vincitore, non potemo essere fallenti; ma non favello di noi, di coloro parlerò che scadero: [18.2] che siano cupidi, che siano irati, che siano in matta fermezza...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 87.11: I Romani non ebbero già lungo riposo per mettere consiglio a dirizzare la republica, la quale sì grandemente era scaduta.

[3] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 11, pag. 205.25: e parmi che llo ingegno tuo molto è diversificato, e discordante, e scaduto di quello che suole...

1.1 Subire un indebolimento o un deperimento fisico.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 39.33: plù pressu a la morti ca a fari nullu altru serviciu commu qui era ià scadutu et di vigur d'animu et di forzi di corpu...

- [Detto della memoria].

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 94, pag. 286.42: L'ammonimento non c'insegna, ma ricorda, e desta, e mantienci la memoria, e nolla lascia iscadere.

1.2 Giungere al termine di un processo di degrado (morale).

[1] Poes. an. sic., 1354 (?), 107, pag. 27: chascunu è scanuxutu - di sua condittioni; / omni bonu è scadutu, - non di esti mintioni...

1.3 Sgretolarsi (rif. a un monte).

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 34, vol. 6, pag. 503.18: [3] Li loro morti saranno gettati via, e delli loro corpi sarà puzzo grande; e li monti staranno scaduti per lo loro sangue. || Cfr. Is 34.3: «tabescent montes a sanguine eorum».

2 [Rif. a una situazione o azione non prevista in precedenza:] verificarsi.

[1] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 1, pag. 36.7: Era prima scaduta una differenzia tra lui [[scil. il vescovo]] e' Sanesi per uno suo castello gli aveano tolto...

[2] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 82, pag. 74.6: Perchè chi llegge alchuna volta potrebbe aporre diciendo questa reghola nonn essere a punto, dicho che rade volte tj schadrà volere sapere ongnj rotto di d., e questo è perchè noj faciamo l'anno sia 360 dì ed e' sia 365...

[3] Doc. mess., 1380, pag. 135.13: It(em) voli e cuma(n)da lu d(i)c(t)u testatury ki p(er) la vera ka cury i(n) Vinexa scadisi casu ki li dinari li q(u)ali havi i(n) lu dictu locu, çoè i(n) Vinexa...

3 Toccare a qno.

[1] Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1397] cap. 96, pag. 405.27: et è claro che gram parte de questi froldi tutodì schaze per le man del gastoldo e di compagni de l' arte predita...

3.1 Spettare per diritto di successione.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 70, vol. 1, pag. 523.25: Messer Gianni di Procita si levò, e poi disse che llo re Carlo nonn era garzone che ssi movesse per lieva lieva, «ma colla buona e grande cavalleria ch'ha seco ci verrebbe incontro per la battaglia; ma parmi che il nostro re gli mandi suoi messaggi a dirgli ch'egli si parta di sua terra, la quale gli scade per retaggio di sua mogliera, e fugli confermata per la Chiesa di Roma per papa...

[2] Doc. fior., 1365 (2), pag. 131.15: dicta donna [[scil. la nipote del re d'Ungheria]] direbbe il Reame di Sicilia pertenere ad sé, sì come Reame, il quale iscadesse a llei come a discendente Karlo Martello, da chui sono discesi i Reali d' Ungheria...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 16.17, pag. 47: Due figliuoli ebbe e l'un fu Munitore, / Amulio l'altro; ed al primo scadea / la signoria, però ch'era il maggiore.

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 59.16: Ella [[scil. Monna Cionella]] morì per la detta mortalità del 1348, sanza fare testamento, sì che scaddono al detto Cino; e' Capitani me le venderono.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 150.17: la damigella, per ciò che [[Perotto il piccardo]] prod'uomo e valente era, [[...]] per marito prese, e di tutto ciò che a lei per eredità scaduto era il fece signore...

[6] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 784, pag. 313.18: Morto lui [[scil. il Duca di Calabria]], rimasero di lui due figliuole femmine; la prima, a cui scadea lo reame, fu Giovanna, di cui qui al presente si parla.

4 Colare verso il basso.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 128.15: La quarta cosa è di guardarsi di no ronpere co' denti nè di schiaciare cose dure nè forti, che se perciò dolore n'avenisse, sì vi potrebono ischadere omori che duramente i denti potrebono gravare e danegiare.