0.1 insoffi, insoffiare, insoffiata, insoffiato, insoffino, insoffiò, insoffioe, insoffla.
0.2 Lat. insufflare (DEI s.v. insoffiare).
0.3 Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Almansore volg., XIV po.q. (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
0.5 Locuz. e fras. insoffiare contro 1.2.
0.7 1 Emettere un soffio in una det. direzione con l'intento di trasmettere qsa (nei contesti con rif. all'afflato divino). 1.1 [Med.] Introdurre con il soffio (anche con l'ausilio di uno strumento) una polvere medicamentosa in una cavità del corpo umano. 1.2 Locuz. verb. Insoffiare contro (qno): espellere aria dalle narici (verso qno) manifestando contrarietà.
0.8 Anna Vaccaro 25.10.2021.
1 Emettere un soffio in una det. direzione con l'intento di trasmettere qsa (nei contesti con rif. all'afflato divino).
[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 238.12: Lo primo homo fu facto di terra. Unde Dio fece lo corpo di terra, et insoffioe et mìsevi l'anima et diede vita al corpo...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 16, par. 2, pag. 299.28: Ché apresso che nostro singnore Giesù Cristo disse alli appostoli: «Siccome mi mandò il padre, e io vi mando, loro insoffla * e disse: Prendete il santo spirito; dei quali voi perdonerete i pecchati...
1.1 [Med.] Introdurre con il soffio (anche con l'ausilio di uno strumento) una polvere medicamentosa in una cavità del corpo umano.
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IX, cap. 44, pag. 754.5: sì ssi prendano raumech, e sale armoniacho e, bene polverizati co lo strumento da insoffiare, sì ssi soffino sopra ll'uvola e di loro si pongha um pocho in sulla somitade di quello stromento...
[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 68, pag. 324.35:Et nota che lo suo sangue caldo, ad ungere la postema, fae maturare; et lo suo grasso la fae aprire. Lo sterco delo bue, insoffiato nel naso, ristringe lo sangue.
1.2 Locuz. verb. Insoffiare contro (qno): espellere aria dalle narici (verso qno) manifestando contrarietà.
[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 46, Pelagia, pag. 1424.5: Ma dipo du giorni, dormendo Pelagia colla sua madre preditta Romana, venne anco il diaullo [[...]] Allor Pelagia si segnó e insoffioe contra 'l nimico e disseli: - Io ó renuntiato al diaullo e alle suoi pompe, e somi data al mio Signore Iesù Cristo...