0.1 tasta, tastando, tastar, tastare, tastari, tastata, tastate, tastato, tastatu, tastau, tastava-lo, tasterai, tasti, tastilo, tastisi, tastò, tastu.
0.2 Lat. volg. *tastare (DELI 2 s.v. tastare).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.); Lett. pist., 1320-22.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tristano Veneto, XIV.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Toccare qsa esercitando una pressione con le dita. 1.1 Toccare ripetutamente qno o qsa, anche soffermandosi, con una specifica intenzione. 1.2 Estens. Stare addosso (a qno). 1.3 Suonare uno strumento e al contempo toccare un argomento. 2 Assaggiare e gustare il sapore di un cibo o una bevanda. 3 Osservare con attenzione, cercare di conoscere meglio qsa o qno. 3.1 Verificare l'opportunità di un'azione. 3.2 Conoscere per esperienza diretta. 3.3 Cercare, impegnarsi per trovare qsa. 4 Sottoporre domande a qno, lo stesso che interrogare. 5 Spingere ad un'azione, lo stesso che tentare.
0.8 Anna Vaccaro 12.10.2021.
1 Toccare qsa esercitando una pressione con le dita.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 19, pag. 185.16: siccome noi vedemo le bestie domestiche che si lassano menare e tastare per la costumanza e per l'usanza ch'elli ànno colli uomini; così le femmine, per l'usanza ch'ell'ànno colli uomini, si lassano toccare, e caggiono troppo leggiermente...
[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 26.6, pag. 13: Havin' un'altra che Topazio ha nome, / ed è la sua vertude molto casta, / e dove nasce dicerovi, [e] come / vertudïos' è assai, chi no· lla guasta. / Ha color d'auro a splendïente lume, / la sua vertude affredda chi la tasta, / ed in Arabia nasce e llà si cria.
1.1 Toccare ripetutamente qno o qsa, anche soffermandosi, con una specifica intenzione.
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VII, cap. 21, pag. 602.5: E si conviene guardare ke non si faccia la percossa nel cominciamento del lacerto, ma tastisi e cerchisi del luogho più molle e più morbido e ivi si faccia la percossa.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 418, pag. 381.21: Et dapuò non demorà granmentre che uno cavalier del pare, lo qual haveva cavalcado plui tosto, fo çonto là; et trovando-lo chusì ciaser in terra, elo desmontà tuto amantinente et chiamava-lo et tastava-lo de qua et de là.
- Sost.
[3] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 84.3: al tastare servente sono molte chose, ché l' omo sente per lo t[a]sto fredo e caldo...
1.2 Estens. Stare addosso (a qno).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 360, pag. 113:In puza dri peccai eo tign mia vita guasta, / Per quel ho questa puza ke malament me tasta.
1.3 Suonare uno strumento e al contempo toccare un argomento.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.58, vol. 2, pag. 376: «Or quando tu cantasti le crude armi / de la doppia trestizia di Giocasta», / disse 'l cantor de' buccolici carmi, / «per quello che Clïò teco lì tasta, / non par che ti facesse ancor fedele / la fede, sanza qual ben far non basta.
[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 22, pag. 410.20: Dice qui il cantore [[...]] per quello che Clio (che è una delle VIIIJ Muse) con teco in quello luogo tasta (cioè tenta, o tastando sordamente suona)...
2 Assaggiare e gustare il sapore di un cibo o una bevanda.
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 103.23: Che altrimenti conosce il vino ch' il vede in un bello vetro, et altrimenti quelli che ne bea, e tasta, et assavora.
[2] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 86, pag. 108.1: "Cui bivirà di l'acqua ki eu li darò", dissi illu, "illu diventirà una fontana di gioia et di dulcuri, di amuri et di caritati ki po impliri et saturari lu cori, et non nisuna altra cosa ki sia". Di quista fontana havia tastatu et assagiatu David...
3 Osservare con attenzione, cercare di conoscere meglio qsa o qno.
[1] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 7, pag. 128.19: E per questa via i nobili ingegni, che sono acconci ad immaginare ed a tastare bene le cose ed a pigliar[n]e verace intendimento, conoscono per buona natura il meglio delle cose c' hanno a fare.
[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 245.9: Adunque vada la let[t]era e sia iscritta co· lusinghevoli paroli, e·lla lettera prima cerchi e spii li animi e tasti il sentiero.
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 46, terz. 86, vol. 3, pag. 20: Nel detto tempo, per tastare il guado, / lo 'mperador venne in quel di Savoia...
3.1 Verificare l'opportunità di un'azione.
[1] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 550, pag. 193.17: la mattina non poterono l'oste dei Fiorentini rientrare nel prato, e più dì tastò di entrare nel prato o nel campo de' Pisani, ma tra per lo grande steccato e fosse e pioggie non poterono nulla fare.
3.2 Conoscere per esperienza diretta.
[1] Lett. pist., 1320-22, 17, pag. 66.17: E però a me Priore pare che 'l tuo partire, o perseguitare lo facto, debia più riposare in te e riposi, che se' nel facto e tastilo con mano, che in noi...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 9, par. 1, vol. 1, pag. 164.6: avia Petru per tri anni cuntinui vidutu et providutu, tuccatu et tastatu et maniatu tucta la vita di Cristu...
3.3 Cercare, impegnarsi per trovare qsa. || Per errata intepretazione di Purg. XXII, 58: v. 1.2.
[1] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 22, 55-63, pag. 529.9: Quem prius heroum Clio dabis? -, con teco; cioè Stazio, lì; cioè in quello libro, che si chiama Tebaide, tasta; cioè cerca: tastare è cercare...
4 Sottoporre domande a qno, lo stesso che interrogare.
[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 32, pag. 55.13: Per questa fidanza non ti volsi tastare nè tentare nè per legati nè per ambasciadori, ma io in persona volli venire.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 23.64, pag. 250: La guida mia mi tenta ancor che 'l tasti / per udirlo parlare e io il come / penso fra me, ch'a sodisfarlo basti.
[3] Doc. ven./salent., 1361 (2), pag. 318.27: Et debielo tastar p(er)çò saviam(en)te p(er) bello muedo se volesse dar(e) lo merchado d(e) Nare(n)to al co(mmun)e d(e) Raguxa et p(er) qua(n)to p(re)çio, no(n) affirma(n)do ti nessuna cosa.
5 Spingere ad un'azione, lo stesso che tentare.
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 242.13: Quando la fante è venuta una volta in parte del peccato, è tolto via lo indizio della donna [[...]] se tu la tasterai, non ti partire che tu nolla vinchi. || Cfr. Ov., Ars am., I, 389: «Perprime temptatam, nec nisi victor abi...».