VENDETTA s.f.

0.1 mendecta, vandetta, vemdeta, vendecta, vendecte, vendeda, vendeta, vendete, vendetta, vendette, vendheta, vendita, venditta, vennetta, vindete, vindetta, vindette, vindicta, vindicte, vindicti, vindita, vinditta, vinditti, vinndicta.

0.2 Lat. vindicta (DELI 2 s.v. vendicare).

0.3 Ritmo lucchese, 1213: 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Doc. pis., 1264 (3); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Doc. volt., 1322; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Stat. chier., 1321; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Doc. padov., 1379 (2).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a vendetta 1.3; chiamare vendetta 1; con vendetta 1.3; divina vendetta 1.1; fare alta vendetta 1.2; fare grande vendetta 1.2; fare la vendetta 1.2; fare vendetta 1.2; fare vendetta e giustizia 1.2; giusta vendetta 1.1; lasciare passare senza vendetta 1.6; lasciare senza vendetta 1.6; per vendetta 1.3; pigliare vendetta 1.2; prendere alta vendetta 1.2; prendere vendetta 1.2; senza vendetta 1.6; temporale vendetta 1.5; vendetta corporale 1.4; vendetta temporale 1.5.

0.7 1 Danno materiale o morale inflitto ad altri per avere soddisfazione di un torto subito o di un'offesa ricevuta. 1.1 Punizione di una colpa o di un'infrazione alle regole comuni, giustizia punitrice. 1.2 Fras. Fare, pigliare, prendere (la) vendetta: riscattare (un torto); punire (un colpevole, una colpa) anche con un provvedimento penale (anche rif. all'azione punitrice di Dio). 1.3 Locuz. avv. A, con, per vendetta: con l'intento di vendicarsi o di punire. 1.4 Vendetta corporale: punizione ai danni dell'integrità fisica di qno. 1.5 Vendetta temporale, temporale vendetta: punizione inflitta nel corso della vita terrena (in opp. a quella eterna). 1.6 Locuz. agg. Senza vendetta: invendicato, impunito. Fras. Lasciare (passare) senza vendetta.

0.8 Sara Ravani 07.02.2018.

1 Danno materiale o morale inflitto ad altri per avere soddisfazione di un torto subito o di un'offesa ricevuta.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2101, pag. 248: e se tu hai coltello, / altri l'ha buono e bello: / ma maestria conchiude / la forza e la vertude, / e fa 'ndugiar vendetta / e alungar la fretta / e mettere in obria / e atutar follia.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 15, pag. 108.18: «L'ira è uno bollore dell'animo che a dirotto viene d'entro i(n) fuori p(er) i(n)iuria ricievuta doma(n)da(n)do ve(n)detta».

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 27, pag. 74.32: Donde l'uomo non si die corrucciare né disiderare vendetta, per odio ch'elli abbia...

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 202.3: nessuna vendeta lu merità de aldire dali soi inimisi, imperzò che ello non servà la raxon dele chiesie, ma favorizando li heretixi, ello perseguì li catholici.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 19, cap. 3, par. 7, pag. 323.25: Sieti per vendetta l' aver potuto vendicare; ché sappi, che grande e onesto modo di vendetta è il perdonare.

[6] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 7.15: Anti dice Salomone che «grande genneratione di vendecta è ad perdonare quando tu ti puoi vendicare».

[7] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 36.2, pag. 443: Quando ti fosse facta alcuna villania, / no ti nde p(er) vendecta mecter(e) in mala via...

[8] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 95.9: [Ch]é pentimento è una mainiera di vendetta: assai si vendicha l' omo del suo nimicho sed elli il conduce infine a tanto ch' elli si penta di [ci]ò ch' elli li à facto.

[9] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 7, pag. 115.17: secondo la speculativa e natural verità, ira è desiderio di vendetta d'alcuna ricevuta ingiuria...

[10] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 557.25: La prima schiera guidò Proteselao; la seconda guidò Menelao, a cui pende lo onore della vendetta, per cui cagione mossa s' è la greca gente a tale impresa...

[11] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 116.19: Ma che mi giova minacciare? L' ira mia partorisce gravi vendette.

[12] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 160.4: La dea Venus domanda per lo dimostramento che fece il Sole pena ricordevole; e per vendetta offende con simigliante amore colui che offese gli coperti amori.

[13] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.20: Pensate voi che 'l furto di Paris possa trapassare sanza grave pena e acerba vendetta, per la quale a voi sarà finale morte ventura?

[14] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 128.26: Ira è disiderio di vendetta d'alcuna riceuta ingiuria...

[15] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 180.7: Et zo dictu, misi manu a la spata et livauli la testa a vindicta di lu dictu Pallas.

[16] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 546.21: come antichissimo nemico con ogni odio e con tutta la forza di perseguire intendo, con tutto che questo che io ti fo non si possa assai propriamente vendetta chiamare ma più tosto gastigamento, in quanto la vendetta dee trapassar l'offesa...

[17] Cantare della vendetta, a. 1375 (tosc.), st. 1.4, pag. 69: Piacciavj, gente, in cortesia ascoltare / la strutione de· rre Marcho vilano, / et udirrete per rima contare / vendecta della morte di Tristano...

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 89.16: E se nuy, chi simo de tanta nobeletate de li quali la iniuria, nén tanto sia pizola, èy de grande vergogna [[...]] desideramo vendecta de queste iniurie che ne so' facte da li Grieci...

- Chiamare vendetta: esigere soddisfazione di un danno.

[19] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 35, pag. 47.10: onde nu sì semo plu tegnudi d' amar lu ka nu medemi, e specialmente ke per nu trar de servitude ello d' à dado lo sangue dello so dilecto fiol, ke clamà de terra misericordia mejo ke no clamà vendeta lo sangue de Abel.

1.1 Punizione di una colpa o di un'infrazione alle regole comuni, giustizia punitrice.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 135.15: Non volendo addunque la vandetta del giudicie, voglio provare la ventura, et vogliomi mettere ad ventura di far questa vendetta...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 125.1: Plato essendo troppo caldo contra uno suo servo per offensione che li avea fatta, temendo di non passare il modo de la vendetta, commise a uno suo amico l'albitrio del gastigamento.

[3] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 30, pag. 151.3: E altrove dice la Scrittura: «La vendetta dell' uomo è in vermine e 'n fuoco: vermine che sempre rode, e fuoco che sempre arde».

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 17, pag. 109.5: secondo che soleano fare quelli di Persia, chè se alcuno rompea la sua legge, non attendeva sentenza di sè, anzi si uccideva egli medesimo per vendetta di suo fallo.

[5] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1251, pag. 297: Per questo e per li altri pecà - ke fe' Maxentio imperator / in un fluvio el' è anegà - cun grandissimo desenor; / lo so corpo no è trovà - per essere vendeta maor, / l' anema soa è portà - en inferno cun gran dolor.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 631.15: chiunque ti fa veruno rincrescimento e dispiacimento, considera sì come ministri di Dio, mandati da lui in vendetta de' tuoi mali, e sì come medici e medicine delle tue infermitadi...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 16.6: E quista esti grandi iustitia, ca cu iguali vindicta si divinu puniri quilli qui sforzanu patri oy mamma e quilli qui sforzanu li dei. || Cfr. Val. Max., I, 1, 13: «quia pari vindicta parentum ac deorum violatio expianda est».

[8] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 8, pag. 175.15: «E a' re come a' più ecciellenti, e a' duchi come da llui mandati a vendetta de' mafattori, e lla laude de' buoni, ché così è lla volontà di dio».

- [Rif. al castigo che Dio riserva ai reprobi]. Divina vendetta.

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.90, vol. 1, pag. 186: Se tu riguardi ben questa sentenza, / e rechiti a la mente chi son quelli / che sù di fuor sostegnon penitenza, / tu vedrai ben perché da questi felli / sien dipartiti, e perché men crucciata / la divina vendetta li martelli».

[10] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 33, 31-45, pag. 719, col. 1.17: che la vendetta de Deo no temerà suppe, çoè no perdona [ma] mesura cotanta pena quanta s'avene alla colpa comessa.

[11] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 66, pag. 640.16: Egli col suo forte braccio uccise un nipote del nimico re e molti altri, e quando pure vendicata non l' avesse, a Dio si vogliono le vendette lasciare, il quale con diritta stadera rende a ciascuno secondo che ha meritato.

[12] Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.), Inf. c. 23, pag. 381.1: Canto XXIII, nel quale tratta de la divina vendetta contra l'ipocriti...

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 24, par. 1, vol. 2, pag. 105.8: Comu dichissi la divina vindicta: Lu templu iudaicu si disfà, destrudissi la figura, poi ki esti cumplita la viritati.

- Giusta vendetta: punizione legittima e commisurata alla gravità del fallo.

[14] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 152.3: Ed ella: «Adunque molto più infelici sono gl' improbi liberati col non iusto non punire, che i puniti con iusta vendetta.

1.2 Fras. Fare, pigliare, prendere (la) vendetta: riscattare (un torto); punire (un colpevole, una colpa) anche con un provvedimento penale (anche rif. all'azione punitrice di Dio).

[1] Ritmo lucchese, 1213, 41, pag. 48: Punisca in prima li cittadini / ka metta mano ai contadini! / Dell'un faccia tal vendetta, / l'altro a casa non l'aspetta.

[2] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 592, pag. 583: Se Deu s'acorc<e> qe l'omo a servirlo deleta, / de li soi enemisi alò ie fai vendeta.

[3] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 19 (74), pag. 244.1: tam(en) p(re)gemove affectuosa m(en)te che del maleficio facto da cutale vostro (con)tadino i(n) p(er)so(n)a d'Alb(er)to n(ost)ro citadino voglati fare ve(n)decta i(n) tale guisa che noi ne possemo essere (con)tenti...

[4] Doc. pis., 1264 (3), pag. 391.19: Et se alchuno pisano corsale iscisse de la citade di Pisa ut dele p(re)d(ic)te ysule p(er) fare male in Affrichia ut in Buggea, li consuli (et) le podestade deli Pisani li quali p(er) te(m)porali fusseno quinde vendecta fare debbiano sopra loro et sopra li beni loro.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 38: [5] Du(n)que lo giudici dè fare vendecta punendo li ho(min)i corporalme(n)te (et) pecunialme(n)te...

[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 24, pag. 46.8: ma li uomini e le femine, che naturalmente conoscono Idio, e sanno che a lui piacciono cotesti reggimenti, non si lasciavano corrompere, per paura che avevano che Dio sopra loro non pigliasse vendetta...

[7] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 47, pag. 50.21: Di tutto ciò che m'ài fatto piglierò oggi vendetta, e l'ira mia sazierò del tuo sangue -.

[8] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 184.11: Unde dico, tutto contra Dio fusse e contro giustisia, e disavere prender vendetta l'omo, serebbe alcuno rimedio e mattessa e fallo assai menore offender l'omo e fare vendetta, se sigurtà avesse de non prenderne merto...

[9] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 39.13, pag. 256: Avegna se la scusa m'ascoltate / e volete la scusa ricepere, / io la vi fo, se voi mi sicurate; / non ch'io confessi colpa al mio podere / (se vi fosse, vendetta ne pigliate), / ma de la morte vo' fidanza avere.

[10] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 42, pag. 117.4: Se tute quelle cose k'ènno scripte son scripte a nostro maistramento, potemo e devemo et advemo maisterio et exemplo di quisti k'eranno devoti et obedienti al nostro signor Deo, li quali per prendere vendeta forno in soa gracia et amore.

[11] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.316, pag. 165: «Mesere, quanno l'om fece fallanza, / sì me ferìo molto duramente: / estoltamente puse sua speranza / ch'eo non farìa vendetta, al suo parvente...

[12] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 2, pag. 61.13: ma, quando era loro facta ingiuria, ingegno e cura prendeano de ciò vendecta pilliare...

[13] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 81, pag. 88.36: Or vorrei sapere se lo giustisieri pecca quando elli fa vendecta de li ladroni et de li micidiali et d'altri malvasci homini.

[14] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 38, pag. 62.22: «Cavaliere, per tre cose le quali io ti diroe, sono quelle per le quali io non prendo vendetta di voi...

[15] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 54 rubr., pag. 285.17: Come Cesare fu molto amisurato a prendare vendetta.

[16] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 22.11: Non vuole Idio che facciamo vendetta noi perché non sapremmo, ché erreremmo e nel troppo e nel poco e nel modo: l'omo riceve una parola e rende la coltellata...

[17] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 307, vol. 2, pag. 362.13: Et se alcuno farà vendetta in altro che in colui el quale facesse a sè la 'ngiuria, sia punito et condannato al comune di Siena in tre cotanta pena in pecunia numerata...

[18] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 749.17: ma la chiara vergine adirata contasta, e con ignee piante col corso avanzò il cavallo, e rivolta prese i freni e pigliò vendetta del nimichevole sangue... || Cfr. Verg., Aen., XI, 720: «poenasque inimico ex sanguine sumit».

[19] Stat. chier., 1321, pag. 348.25: e col o cogl de la ditta compagnia qui seren feruy se vindicassen o feissen la vinditta en quint mod de lo dit malificy en col o coigl qui cometiren lo dit malificy...

[20] Doc. volt., 1322, 4, pag. 15.21: Dio nel paghi, che può tucto et che fa le vendecte de' piccioli iniuriati et isforçati da' loro maggiori.

[21] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 515.36: Cosi dio omnipotente de li suoi nimici prende sua vendecta che coll'uno e coll'altro punisce e ghastigha.

[22] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.4, pag. 635: Podestà, capitanio, o car signore, / se giustizia o pietà nei core amate, / de quelle man crudele e sellerate / vendettafàite tal che ve sia onore.

[23] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 180.15: «E' spero in Dee onipotente che in questa vita, davanti a li ogli de tuti, farà vendita de la malicia de queli chi m' àn morto lo me' orso innocente».

[24] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 5, pag. 17.15: Et fu mitigata la sua ira et li doluri soy, chi havia di la morti di so frati, prindendu vinditta di li michidari soy innimichi.

[25] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 27, pag. 8: Set non sonno rascionivili, non ce sciano sculti, / Perché n'agio veduto fare vendetta de multi!

[26] Doc. padov., 1379 (2), pag. 59.16: Ma Dyo me faza vemdeta, ch'io spero che me lla farà p(er) zerto, pare.

[27] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 69.10: Questa Ricciaferra, sentenno occiso lo bello sio figlio Picazzo per la mano dello re Alfonzo, penzao de fare la vennetta sopre li Cristiani e sopra lo re Alfonzo.

- [In contesti fig.].

[28] Poes. an. urbin., XIII, 6.104, pag. 549: O morte naturale, / si ttu si' benedecta, / non me lassare a ttale, / de me fa' la vendecta.

[29] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 2.1, pag. 4: Per fare una leggiadra sua vendetta, / et punire in un dì ben mille offese, / celatamente Amor l'arco riprese, / come huom ch'a nocer luogo et tempo aspetta.

- Fras. Fare, prendere alta / grande vendetta.

[30] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 72.24: Volesse Iddio, disse lo 'nperadore, ch' io potessi sapere chi à il torto, o egli o la mia moglie: che dicierto io ne fareigran vendetta come niuna persona potesse divisare.

[31] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 58, vol. 1, pag. 105.2: Tutti le promisero che per loro fede elli ne faranno alta vendetta...

[32] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 25, pag. 94.4: Io lo credo bene sapere; e di ciò prenderò io alta vendetta -.

[33] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 4.38, pag. 193: Morto Tebaldo fuori a le confini, / Maffeo ne fecealta vendetta, / qual sanno i diece, i guelfi e i ghibellini.

[34] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 20, pag. 408.13: La terza battaglia, ch'ebbe il re Pirro cho' romani, fu in Puglia e fu isconfitto il re Pirro e chosì ischonfitto si partì e andossene e i romani fecieno grande vendetta de' tarentini.

[35] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 64, pag. 29.20: Sentito questo i parenti e gli amici sdegnati della vergogna ricevuta diliberarono di ciò fare alta vendetta...

- Fras. Fare vendetta e giustizia (anche in ordine inverso).

[36] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 51, pag. 291.32: Molto dovi' esere provocato et inducto a fare de çò iustixia e vendeta, perçò che la vixenda fo ordena' contra quili chi no avevan colpa...

[37] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 23, pag. 24.12: [6] Onde io sono dinanzi a voi e priegovi che me gli facciate rendere, e facciatemi giustizia e vendetta delle parole villane ch'e' m'hanno dette, ché ancora io sono mercatante...

[38] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 57.36: Poi a più tempo el re Minos seppe la verità, come la reina avea concieputo el Minotauro d' un toro, e come avea ciò operato per sottiglieçça e per opera di Dedalo; di che poi ne fecie grande giustiçia e vendecta, sì come diremo innançi.

[39] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 52, vol. 3, pag. 419.23: E commisse nel conte d'Andri, detto conte Novello di quelli del Balzo, ch'andasse nel Regno, e facesse giustizia e vendetta di chiunque di ciò fosse colpevole, in persona e in beni, così a' clesiastici come a secolari...

[40] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 31, pag. 53.15: Per far vendetta e giustizia molti ne sono già piaciuti a Dio; onde si legge ne' Maccabei che Mattia uccise un Giudeo in su l'altare, il quale, contra alla legge, sagrificava agli idoli...

[41] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 66, vol. 2, pag. 537.12: il quale ciò sentendo mandò pregando li schiavini e lli altri ch'elli atendessono tanto ch'elli avesse sua festa fornita, dicendo che poi terrebbe giudicio del balio suo, e cche sse lo trovasse colpevole si rendessono certi che nne farebbe a lloro sodisfazione rilevata giustizia e vendetta.

[42] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1373/74] lett. 18, pag. 74.20: El peccato [[...]] è quella cosa che Dio odia, e tanto gli dispiacque, che ne volse fare vendetta e giustitia sopra el corpo suo.

1.3 Locuz. avv. A, con, per vendetta: con l'intento di vendicarsi o di punire.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 81, pag. 98.6: Per via di vendetta può l'uomo essere lodato di giustizia quando per vendetta si muove a rendere la ragion sua al nimico e a colui che offendere lo vuole...

[2] Stat. perug., 1342, L. 3 rubr., vol. 2, pag. 10.7: Del percotente a vendecta.

[3] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 177, pag. 121: E se i cristian non ce vorranno espendere / piaciate per mercé che la tua mano / sopra lor debbie con vendetta estendere / sì che sia noto a tutto el geno humano.

1.4 Vendetta corporale: punizione ai danni dell'integrità fisica di qno.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 238.3: [18] Ma li eretici dicono ke la legge di Moysì èe [data] dal diavolo (e) ke vendetta corporale no(n) èe da fare (e) ke giudice k'àe giurisdictione (e) i(n)perio no(n) puote p(er) ragione co(n)da(n)nare l'uomo a morte.

[2] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 8, 1.9, pag. 780: Ben so ch'ell'è vendetta corporale; / se non ch'en farla piggioràra l'onta / chi se ponesse col brutto animale.

[3] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 59.20: Sin autem improbus est, vindicte corporali subdatur. S(et) si i(m)probo, idest si p(er)severa i(n)nella malicia soa, sia subtomisso a la vindictacorporali.

1.5 Vendetta temporale, temporale vendetta: punizione inflitta nel corso della vita terrena (in opp. a quella eterna).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 243.8: [80] Queste cose così dette dela ve(n)dettatemporale (e) corporale p(er) lo vecchio Testame(n)to (e) p(er) le pistole deli appostoli, p(ro)viallo etia(n)dio p(er) lo vangelio (e) p(er) la parola di Dio, ke -l giudice secolare ke àe giurisdictione (e) i(m)perio puote fare vendetta corporale (e) li sopradetti malfattori uccidere legittimam(en)te (e) giustam(en)te. || Cfr. Albertano, De amore, III, 15: «vindictam temporalem et corporalem».

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: [76] Provate du(n)qua queste cose ala te(m)poral vi[ndic]ta p(er) lo Vecchio (et) p(er) lo Nuovo Testame(n)to (et) p(er) le pistule deli apostul[i]...

1.6 Locuz. agg. Senza vendetta: invendicato, impunito. Fras. Lasciare (passare) senza vendetta.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 9, vol. 1, pag. 136.9: e [ora] confortavanlo e ammonivanlo, ch'egli non lasciasse senza vendetta l'usanza di cacciare i re, la quale ora da prima era incominciata... || Cfr. Liv., II, 9, 2: «inultum sineret».

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 7, pag. 645.19: in modo d' ostia l' ammazzarono: e la corte confessando che dava luogo a l' oste, lasciò passare sì grande fellonìa senza vendetta. || Cfr. Val. Max., IX, 7, 2: «inultum abiit».

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 31.13: e se essere vogliono buoni, non sieno senza frutto, e se rei, non sieno senza vendetta.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 103, pag. 195.34: La quale bestiale ingiuria il povero poeta non lasciò senza vendetta passare, per ciò che, appresso questo, egli scrisse un libro il cui titolo fu De verbositate Atheniensium, nel quale egli morse fieramente i vizi degli Ateniesi...