0.1 esclanta, ischianta, ischiantarli, ischiantarongli, ischiantasse, ischiantata, ischiantò, scantava, schianta, schiantada, schiantando, schiantandole, schiantandone, schiantano, schiantar, schiantare, schiantarne, schiantaro, schiantarono, schiantarsi, schiantasi, schiantasse, schiantata, schiantate, schiantati, schiantato, schiantatolisi, schiantavano, schiante, schianterai, schianti, schiantine, schianto, schiantò, sclanti, siantar.
0.2 Etimo incerto: prob. da schiattare con nesso -nt- in luogo di -tt- (Nocentini s.v. schiantare) oppure incrociato con chiantare (DEI s.v. schiantare).
0.3 Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.): 1 [7].
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.).
In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, [1282]; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).
In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate,XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 Spezzare o estirpare qsa con violenza da una base. Estens. Rompere. 1.1 [Rif. a parti del corpo:] divellere dalle articolazioni o sradicare dalle interiora. Anche pron. 1.2 Pron. Subire uno strappo o una lacerazione. 1.3 Cogliere (un frutto). 2 Tagliare di netto, mozzare. Anche pron. 2.1 Essere spaccato in due parti. 3 Separare o separarsi da qno o qsa. 3.1 Scacciare (da un luogo). 4 Scoppiare producendo un bagliore.
0.8 Sara Di Giovannantonio 28.01.2022.
1 Spezzare o estirpare qsa con violenza da una base. Estens. Rompere.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 462.8: Poi dal sommo della sua asta schianta il ferro e cerca le parti aperte unde li porga mortale ferita. || Cfr. Verg., Aen., XI, 747: «defringit ferrum».
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.70, vol. 1, pag. 151: impetüoso per li avversi ardori, / che fier la selva e sanz' alcun rattento / li rami schianta, abbatte e porta fori.
[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 14, vol. 2, pag. 309.25: Alquanti riempivano le fosse, gl'altri schiantavano lo steccato, e gittavanlo nel fosso...
[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 25, pag. 42.6: in questa forma rispose Sibilla: «O figliuolo d'Anchise [[...]] s'egli avviene ch'egli ti si lasci schiantare, potrai andare allo 'nferno; ma se egli non si lascerà schiantare, non vi potrai andare.
[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 14, pag. 66.20: Altri sono che fanno questo in altro modo: togliendo, e divellendo la lattuga, e schiantandole le foglie d'intorno, radendo la barba... || Cfr. Palladio, Op. Agr. II, 14, 4: «Avulsae lactucae folia carpunt, quae radicibus iuncta sunt».
[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 33, 58-72, pag. 815.37: rubba quella; cioè pianta, come fece lo gigante che ne levò la corte, o quella schianta; cioè rompe...
- [Fig. e in contesto fig.]. Anche pron.
[7] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz., 18, pag. 91: sia l'amore, che tanto m'allaccia: / non trovo chi lo saccia, - ond'io mi schianto.
[8] Memoriali bologn., 1279-1300, [1282] ball. 4.11, pag. 11: Matre, lo cor se te sclanti / s' tu me lo vòi contrariare.
[9] Jacopo Cavalcanti, a. 1287 (fior.), 1.13, pag. 235: anzi ha le tue vertù pres' e schiantate, / e quelle che non pò, Amor le taglia.
[10] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 317.7, pag. 391: Ahi, Morte ria, come a schiantar se' presta / il frutto de molt'anni in sì poche hore!
1.1 [Rif. a parti del corpo:] divellere dalle articolazioni o sradicare dalle interiora. Anche pron.
[1] Rustico Filippi (ed. Marrani), XIII sm. (fior.), son. 11.6, pag. 92: E spesse volte sì forte sospiro, / che par che 'l cor dal corpo mi si schianti...
[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 13.218, pag. 168: Le gambe, trista, quando vidi forte / e di lor modo tratte co le braccia, / parìen che fusser come le litorte, / e diverbate come le legaccia, / ché l'avien sì tirate, / ch'eran quasi schiantate...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 36, S. Ignazio, vol. 1, pag. 311.8: Sì che, dopo la morte sua, coloro che l'avevano udito, volendo ciò sperimentire, ischiantarongli il cuore dal corpo e fendederolo per mezzo tutto il cuore suo...
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 53, S. Secondo, vol. 2, pag. 484.18: tanto lo fece tormentare, che le braccia sì si schiantarono de le loro giunture.
1.2 Pron. Subire uno strappo o una lacerazione.
[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 54.2: sì come apare al detto quaderno in più partite in XXX carta, e lbr. 3 d. 3 clementini i quali erano in una borsa che gli si ischiantò da llato.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 549.42: e alquanto movendosi, parve nel muoversi che tutta la cotta pelle le s'aprisse e ischiantasse, come veggiamo avvenire d'una carta di pecora abrusciata se altri la tira...
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 20.45, vol. 2, pag. 335: Io fui radice de la mala pianta / che la terra cristiana tutta aduggia, / sì che buon frutto rado se ne schianta.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 23.6, pag. 153: ne la Magna dell'albore, il cui frutto / senza sette gran princi non si schianta.
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prologo, par. 3, vol. 1, pag. CVIII.4: ma per conforto e consiglio del nimico dell' umana natura prima la femmina schiantò il frutto, e gustò, e poi ne porse al marito...
2 Tagliare di netto, mozzare. Anche pron..
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 47, pag. 158.8: e quando vede che non possa fuggire, egli stesso se li schianta co' denti, li coglioni, e gittali dinanzi a' cacciatori, e così campano loro corpi.
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 502.34: E, mentre che Turno mettea il fuoco nelle navi, continuamente le navi schiantano i legami dalle ripe...
[3] Gl Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 22, v. 57, pag. 640.8: sdrusia. Çoè scantava over fendea.
2.1 Essere spaccato in due parti.
[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 35, pag. 209.4: trovando quarunca serpente e quarunqua feroce, sì l'ocie pur façandoli incontra lo segno de la croxe e falo siantar per meço... || Cfr. Greg., Dial., III, 35: «ita ut virtute crucis, quam vir Dei digito ediderit, disruptis visceribus, moriatur».
3 Separare o separarsi da qno o qsa.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 7.55, pag. 45: Et eo ve dico qual la moglie schianta / da sé, se il n'è cagion del fornicare...
[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 9, 6.4, pag. 112: che al padre dicea, di grazia pregno, / che non curava se da lui si schianta / le ricchezze e ' baron di questo indegno / mondo, ove pur si piange...
- Fig.
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 28.91, pag. 83: e nove avea, men forse una state, / se la memoria dal ver non si schianta.
[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 177, pag. 216.9: che ritorni allo linguaggio del suo primo padre, ciò fu Adamo, là ond' egli fu schiantato.
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 20, 79-84, pag. 476.14: lo terso Carlo, lo quale fu filliuolo del primo; cioè del re Carlo di Pullia e di Sicilia e conte di Provensa, lo quale fu schiantato. || Se non vale 'azzoppare'.
4 Scoppiare producendo un bagliore.
[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 135, pag. 175.10: La folgore viene di grandi incontramenti di venti; ché, allora che egli s'incontrano fortemente, schianta uno pericoloso fuoco. || Cfr. Livre de Sidrac, cap. 194: «En leur ferir si naist le ton de grans coups qui se hurtent en cel ferir, et esclatent une grat clarté comme un feu».
[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 150, pag. 191.1: Lo chiarore che voi vedete andare per l'aria non sono già istelle, anzi sono tre cose: [[...]] la seconda è sì l'umidore che la terra sospira, che egli monta in alto ne l'aria, nello grande calore che la terra getta, e quando egli sente l'aria, egli ischianta. || Cfr. Livre de Sidrac,cap. 228: «quant il sent l'air, il esclate».