0.1 talla, talle, talli, tallo.
0.2 Lat. thallus.
0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.): 1 [7].
0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Dante, Convivio, 1304-1307.
0.5 Anche s.f. (talla).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Germoglio di una pianta. 1.1 [Bot.] Pollone che viene staccato dal ceppo di un albero (negli es., di fico). 2 Estens. Punta di un'arma da taglio.
0.8 Sara Di Giovannantonio 14.01.2022.
1 [Bot.] Germoglio di una pianta.
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 179, pag. 60.18: le barbe dela calcatreppa overo aringi be·rrase e bene lavate siano cotte tanto ke quando vi ponti suso il dito si disfacciano, e poscia ne sia tratto il tallo dentro... || Corpus OVI.
[2] Gl f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 100, vol. 2, pag. 322.27: si dia la triferamagna col sugo della ruta: e quel medesimo adopera il sugo pestato e' suo' talli, ovvero cime giovani fritte nell'olio... || Corpus OVI.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 25, pag. 112.14:Voglionsi vellere i talli ancora mezzi secchi col seme, e poi al sol seccargli.
[4] F Dini, Mascalcia, 1352-59 (fior.): e lla magior parte del tempo gli faceva tenere le talle dello alloro verdi nelle mascelle. || Boano-Bertoldi-Vitale Brovarone, p. 116.
- [In contesto fig.].
[5] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 21, pag. 395.5: Ove è da sapere che 'l primo e lo più nobile rampollo che germogli di questo seme, per essere fruttifero, si è l'appetito dell'animo, lo quale in greco è chiamato 'hormén'. [[...]] E però vuole santo Augustino, e ancora Aristotile nel secondo dell'Etica, che l'uomo s'ausi a ben fare e a rifrenare le sue passioni, acciò che questo tallo che detto è, per buona consuetudine induri e rifermisi nella sua rettitudine...
[6] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 39.5, pag. 680: e rimembrando de le nove talle / ch' ivi son de le piante di Vergiole, / più meco l' alma dimorar non vole...
- [Prov.] Non è frutto se non è di talla.
[7] Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.), son. 17.14, pag. 255: ma sse ver'arte no s'aprende, fido / che ssia peccato contra parimento, / ché non è frutto se non è di talla.
1.1 [Bot.] Pollone che viene staccato dal ceppo di un albero (negli es., di fico).
[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 157.23: E se vuogli porre i talli de' fichi, ovvero le vette, pongli del mese d'aprile all' uscita... ||Cfr. Palladio, Op. Agr., IV, 10, 23: «si taleam uel cacumen ponas...».
[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 293.11: Fichi barbati poni di febbraio e di marzo, e se poni talli o vette poni d'aprile all'uscita, e dove metti fico barbato metti alquante pietre.
[1] f Bibbia volg., XIV: Tagliaro talli coll'uve [[...]] quante due uomini potevano portare. || TB s.v. tallo.
2 Estens. Punta di un'arma da taglio.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4, pag. 276.31: turóno le bocche di lleoni, et spegnóno l'empito del fuoco, et ritussóno li talli dele coltella... || Cfr. Albertano, De amore, I, 4: «effugaverunt acciem gladii» (che fa escludere valga 'taglio [della lama]').