TINELLO s.m.

0.1 tinegli, tineli, tinelli, tinello, tinellu.

0.2 Da tino 1.

0.3 Doc. fior., 1286-90, [1288]: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1288]; Doc. pist. 1297-1303; Stat. sen., 1301-1303; Doc. prat., 1296-1305; Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.); Doc. amiat., 1374; Stat. ssep., 1378.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1351-60; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.).

0.6 N Cfr. il lat. «tinellum de sale» in un doc. di Piacenza del 1266 (Sella, Gloss. lat. emil., s.v.tinellum).

0.7 1 Recipiente di legno utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari o per la lavorazione di materiali artigianali. 1.1 Sorta di tinozza per fare il bagno. 2 [Mis.] Misura di capacità per merci. 3 Stanza da pranzo generalmente interrata. 3.1 Meton. Gruppo di persone al seguito di un personaggio importante.

0.8 Sara Di Giovannantonio 12.01.2022.

1 Recipiente di legno utilizzato per la conservazione di prodotti alimentari o per la lavorazione di materiali artigianali.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 210.14: It. in due doghe per un tinello per la villa, questo die.

[2] Doc. pist., 1297-1303, pag. 188.9: Queste sono le massaritie del Puelle: due bucti, uno tinello, una bigo(n)gia, due bigo(n)gie, due bigo(n)giole.

[3] Stat. sen., 1301-1303, cap. 21, pag. 18.5: La soma del legniame da botti e da cierchia, e tinegli e barili, IIIJ denari kabella; et passagio IIIJ denari.

[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 241.21: it(em) uno tinello; it(em) una bigo(n)gia gra(n)de.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.35, pag. 228: asai menne salvaxine, / e induter, lardo e mezenne / e companaigo d'asai menne, / e gram tineli stivai tuti / de sazize e de presuti, / e la canneva ò fornia e pina.

[6] Doc. perug., 1351-60, [1351], pag. 12.7: iiij some de vino bianco a la terça, doie bocte, uno tinello, uno sopedano...

[7] Doc. amiat., 1374, pag. 113.11: Ancho uno tinello di tenuta d' otto some el quale ène i(n) chasa di Menichello di Domenicho.

[8] Stat. ssep., 1378, cap. 8, pag. 95.23: chi a essa arte atene, debbia mectere alchuno coiame i(n) alchuno calcinaio, tina overo tinello altrui sença lice(n)tia de colui chui fosse la cella, tina overo tinello.

[9] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 122.8: item tinelli ij...

[10] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), cap. XXXV, pag. 24: libre 100 di soda polverizzata sottile e di calcina viva libr. 50 sottile, e mischia insieme con la detta soda, e mettile in un tinello con acqua bogliente e poi cola questa acqua...

1.1 Sorta di tinozza per fare il bagno.

[1] Gl Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 1, pag. 837.11: e sia il luogho tale nel quale elli possa stare lunghamente, ove sia il tinello (overo bigoncia) pien d'acqua tiepida, nel quale entrandovi elli vi si diletti.

2 [Mis.] Misura di capacità per merci. || V. tonello.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 189.14: li 96 cestieri di Parigi sono 1 tinello di vino in Parigi, sicchè verrebbe ad essere lo tinello del vino alla misura di Parigi botte 1 e 1/2 di mena di Napoli.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 253.11: Pellicceria d'onde ch'ella si sia, cioè vai e scheriuoli ed ermellini, del tinello, perchè vengono in tinello, denari 8.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 253.19: Rumbi, cioè una maniera di pesci insalati che viene della Magna, del tinello denari 4. Ambra, del tinello denari 4. Aleccis, del tinello denari 2. Lino, del tinello denari 2.

3 Stanza da pranzo generalmente interrata.

[1] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 18.24: La moltitudine che mangiarono nel tinello disotto in tereno e sotto i veroni intorno a la corte.

3.1 Meton. Gruppo di persone al seguito di un personaggio importante.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 745, pag. 169: Passati li sette jorni, lo re se nne gio / Verso de Selmona con lo exercito sio; / Da conti et da baruni lo homagio recepìo: / In Aquila juraro nanti che se partìo. / Lo conte de Celano lo re invitao / Lui ad Castello Vechio collo tinello c'ao.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 3, cap. 43, vol. 1, pag. 377.4: Il suo ostiere tenne alla reale con aparecchiamento di nobili vivande, con grande tinello di cavalieri e scudieri, con molti destrieri nella sua malistalla.