0.1 istabile, istabili, istabilissimo, istaboli, stabel, stabele, stabeli, stabelle, stabello, stabil, stabile, stabili, stabilissimo, stabille, stable, stabole, staboli, stavele, stavre; f: staber.
0.2 Lat. stabilis (DELI 2 s.v. stabile).
0.3 Ranieri volg., XIII pm. (viterb.): 2.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1280-97; Doc. amiat., 1360; f Stat. lucch., 1376.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. bologn., 1295; Doc. venez., 1300; Doc. rag., 1335 (2); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. ver., 1381; f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.).
In testi mediani e merid.: Ranierivolg., XIII pm. (viterb.); Doc. perug., 1322-38; Stat. castell., a. 1366.
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. palerm. (?), 1358.
0.6 A Doc. amiat., 1374: Stabile di Ceccho.
0.7 1 Che non si muove e non crolla; materialmente saldo (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 1.1 [Rif. a un pianeta o un astro:] che occupa una posizione fissa nell'universo (secondo la concezione tolemaica). 1.2 [Rif. a un materiale:] resistente. 2 Fig. Che dura senza mutare nel tempo. 2.1 [Come attributo di Dio o della Vergine:] incorruttibile, perfetto. 2.2 Certo, sicuro (?). 3 [Rif. a una persona:] che sta fermo. Fig. Coerente nei principi e costante nella condotta. 3.1 Sost. Persona coerente, solida. 3.2 Che lavora sempre nello stesso posto; che ha un incarico fisso. 3.3 Che si dedica ininterrottamente a un'attività. 3.4 Estens. Equilibrato nella condotta e nei sentimenti. 4 [Dir.] [Rif. a un bene:] non separabile dalla sua collocazione fisica, lo stesso che immobile. 4.1 [Dir.] Sost. Bene immobile. Estens. Insieme dei beni immobili appartenenti a una persona giuridica. 5 [Astr.] [Rif. a un segno zodiacale:] corrispondente a periodi di scarsa variabilità climatica o astrale, lo stesso che fermo o fisso. 6 [Per trascinamento dal lat. stabilis:] che sta in piedi. [Rif. a una battaglia:] combattuto dalla fanteria.
0.8 Marco Maggiore 04.10.2018.
1 Che non si muove e non crolla; materialmente saldo (anche in contesti fig. e con valore metaf.).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 310, pag. 289: Quant plu 'l color fi tridho, tant è 'l adess meior, / Tant è 'l plu stavre il muro e fa plu bel lavor, / E sí l'om patïente plu plax al Crëator / Quant plu el porta iniurie e povertá e dolor.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 2, par. 11, pag. 307.30: Quale casa è sì stabile, e quale città è sì ferma, la quale per odio e per discordie non possa profondare?
[3] Doc. rag., 1335 (2), pag. 114.24: (E) tuto quisto llavurir che fa quisti, che debia est stabille...
[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 55.5: la sabion da sì a pocho a pocho croa e descorre via perch'ela non è stabel e descoçça 'l muro e fa ruinar lo pè del fondamento e reversa tuto l'edifitio.
[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 113.27: I fondamenti adunque stabili, e che lungamente durano [[...]] deono essere da ciascuna parte più ampi che 'l corpo della parete ch'andrà suso presso... || Corpus OVI.
- Locuz. agg. Non stabile: che tende a crollare, instabile.
[6] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 434.24: E, se mi dici ch' in ciò lor colpa è, rispondo ch' è solo la infabile e vana loro speransa, la quale di nome Ventura si chiama e di fatto in non fermo e non- stabile piedistallo è incollonata.
[7] Doc. rag., 1335 (2), pag. 114.25: (E) tuto quisto llavurir che fa quisti, che debia est stabille; (e) s'ello se trovasse no(n) stabelle, che debia refonder tuto llo dano.
- [Rif. alla terra, per indicare la terraferma].
[8] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 57.3, pag. 304: Figuraci l'Inferno / con acto sempiterno, / sotto la terra stabile / della quarta habitabile / uno scendere a dentro / cerchiato fino al centro.|| Corpus OVI.
[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 83, comp. 14.2, pag. 82: Come se può per Ovidio comprendere, / tutto lo sito dela terra stabile / corse l'Inacha bella e memorabile / pria che potesse forma humana prendere.
1.1 [Rif. a un pianeta o un astro:] che occupa una posizione fissa nell'universo (secondo la concezione tolemaica).
[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 175.8: e per lui quivi è provato, questo mondo, cioè la terra, stare in sé stabile e fissa in sempiterno.
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 22, 139-154, pag. 623.14: alcuni altri diceno che ànno bene avuto principio; ma non aranno fine [[scil. il segno dei Gemelli]]: imperò che Iddio li commutrà in mellio, e che li farà stabili e non gireranno più...
1.2 [Rif. a un materiale:] resistente.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 581, pag. 171: Ma el g'è le vestimente stavre e molben ornae / E nov e sempre fresche, strabel e straprovae / E texudhe a fil d'oro, lucent e lavorae...
2 Fig. Che dura senza mutare nel tempo. || Anche in correlazione con fermo.
[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 230.29: e la pena pagata e tutte q(ue)ste cose sì p(er)ma(n)ganu ferme (e) stabili...
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 136.12: Addunque, non ti fidare nella ventura in neun modo; perciò ch'ella nonn è stabile nè ferma.
[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.7: Neuno di noi è oggi quello che fue ieri, ché ciò che vedi corre col tempo e neuna cosa nata è stabile o ferma e noi quelle desideriamo sì come sempre durino o come noi sempre l'abiamo.
[4] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 33, pag. 194.26: Ma s'alcuna p(er)sona [per] i(n)fingnim(en)to (e) p(er) vana dimostra(n)ça [[...]] credono sé potere accattare gloria stabile, molto errano.
[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1, pag. 217.6: Ma secondo Dio la tristitia è patientia la quale in salute stabile s'aopera...
[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 233.19: io sarò presente e congiugnerolli insieme con istabile matrimonio.
[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 88.25: se in lu palazu et a la curti non si serva beni lu sou officiu et la sua virgugna, quandu beni lu munzellu di li cosi aquistati fussi egualatu a lu celu, non avira ià mai sedia firma nì stabili.
[8] f De le questioim de Boecio, XIV sm. (gen.), L. II, cap. 3 [metro].13, pag. 61: Cossì se cambia natura / chi no fa per aventura, / anti a[vrà] corsso certo e staber / fortunna, chi [è] sì muaber? || Corpus OVI.
- Locuz. agg. Non stabile: soggetto a mutazioni nel tempo.
[9] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 5, pag. 21.12: lo latino è perpetuo e non corruttibile, e lo volgare è non stabile e corruttibile.
[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 194.11: Perciocchè volendo amare cose non stabili, nè ferme, dee essere a noi aperto e manifesto che questo è semplicità e ignoranza di coloro che seguono tanto falso errore e tanta grossa opinione e materia.
[11] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 1, pag. 679.3: Però che gli accidenti varii, gli straboccamenti contrarii, gli essaltamenti non stabili di fortuna in continui movimenti e in diversi disii l' anime vaghe de' viventi rivolgono...
2.1 [Come attributo di Dio o della Vergine:] incorruttibile, perfetto.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 9.10, pag. 109: Padre celeste, che 'l mondo governi / Con la ragione [[...]]. / Tu stabile e costante, non con moto, / Tutte le cose muovi a certo segno...
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 366.66, pag. 457: Vergine chiara et stabile in eterno, / di questo tempestoso mare stella, / d'ogni fedel nocchier fidata guida...
[3] f Poes. an. O padre nostro, XIV (tosc.), 3, pag. 119: O Padre nostro, quanto se' amabile, / tanto ch'i' nol potrei giamai comprendere, / perchè senza misura tu se' stabile. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[1] Poes. an. tosc., XIV (2), 16.3, pag. 322: Amara povertà col cuor d'ancudene, / tu m'ài di duolo afritto sì corabile / che poca vita tengo per istabile / e non mi vale ad te mansuetudine...
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 163, S. Elisabetta, vol. 3, pag. 1443.24: Aggiunse ancora il priore che [spesso] i monaci, sotto spezie di bene, sono stati beffati a fare cotali cose non licite per apparizione di demoni, e però era di consigliare il detto monaco che conformasse la mente sua per istabile confessione.
3 [Rif. a una persona:] che sta fermo. Fig. Coerente nei principi e costante nella condotta. || Anche in correlazione con fermo.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 298, pag. 288: Quant l'om fi plu batudho, s'el vol ess com senavre, / Tant el dé ess in Criste adess plu fort e stavre, / E sí será plu in grao al nostro altismo Patre...
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 4, pag. 240.33: che 'l signore die esser fermo e stabile nella ragione e nel dritto, sì ch'elli non sia permosso per ira né per paura né per convoitigia né per altra cosa...
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 40, vol. 3, pag. 372.14: Alcuno ne fia sì poco stabile, che immantinente che gli viene un poco di male, sì gli ispiacciono tutti diletti, per dolore indebilisce sè, dispregia la gloria, ed è vinto per mala rinomata.
[4] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VI, cap. 3, pag. 95r.12: acciò che la nostra fede stando armata dela vera sciençia perseveri stabile in tucte le tentationi. || Corpus OVI.
[5] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 18, pag. 304.22: lo quale danaio dato, il mercato sia stabile e fermo, sì che per alcuna cagione non si possa mutare nè viziare.
- Locuz. agg. Non stabile: mutevole, oscillante.
[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 32, cap. 1, par. 8, pag. 475.19: Lo spesso tramutare è cosa di non istabile animo...
3.1 Sost. Persona coerente, solida.
[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 246.19: Rifiuta i molto vaghi, seguita gli stabili, pensa le cose caduche, riprendi quelli che peccano, fa' fermi i mobili...
3.2 Che lavora sempre nello stesso posto; che ha un incarico fisso.
[1] Stat. ver., 1381, pag. 411.17: la someia di quali segni osia segnali debia i diti texa(r)i reduro e farla scrive(r)o su(n) uno libro p(er) lo noaro stabello dela Caxa di merchenti de V(er)ona...
3.3 Che si dedica ininterrottamente a un'attività.
[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 4, pag. 45.30: da chillu iornu in davanti, iammay chillu garzune nigru, zo è lu demoniu, non potti levarelu da la oratione, ma che stava firmu et stabile...
3.4 Estens. Equilibrato nella condotta e nei sentimenti.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 27, pag. 238: Anchora no dé esse trop bold ni squitizoso / Ni van ni trop giavaldo ni trist ni ocïoso, / Ma dé ess temorezo e stavre e vergonzoso; / Se 'l fra so ha honor, ne dé ess alegroso.
[2] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 71, pag. 168.10: E fasse la persona molto stabille e bien recordevelle, e sì descacia la tenpesta e le paure delli spiriti.
3.4.1 Che denota equilibrio; sensato.
[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 70, pag. 75.8: quello Santo Spirito facea predicare a' profetti ciò ch'e' diceano di Dio, e sì no sapeano quello che diceano niente più che gl'uomeni fuori di senno potrebero fare istaboli le parole che gl'escono de la bocca...
4 [Dir.] [Rif. a un bene:] non separabile dalla sua collocazione fisica, lo stesso che immobile. || Anche in contrapposizione con mobile.
[1] Doc. bologn., 1295, pag. 191.5: Miser Uberto, miser Bertholomeo et Francesco [[...]], de tuti gli beni loro comunay, sì stabili como mobili, chi gl'anno inseme, volendo vignire a divisione perchè çascun recognosca la soa parte, ànno facto inseme questa concordia.
[2] Doc. venez., 1300, pag. 32.8: et voio che li mei comesarii debia vender tuti li mei beni mobel e stabele...
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 130, vol. 1, pag. 123.12: Et neuni beni, o vero possessioni del comune di Siena, immobili o vero stabili, si possano vendere o vero in alcuno modo alienare...
[4] Stat. mess. (?), 1320, pag. 32.3: Item pir ogni possessioni oy beni stabili, tantu pheudali quantu burgensatiki, ki si vinda, pagi lu accactaturi similimenti tri pir chintinaru...
[5] Stat. sen., c. 1331, cap. 17, pag. 28.8: nel quale Inventario si scrivano e scrivare si debbano tutte le possessioni, case, poderi, terre, vigne, selve, mulina, boschi, prati, pasture, e cose e beni stabili posti ne la città, borghi, contado e juridizione di Siena...
[6] Doc. perug., 1322-38, pag. 101.14: e féla sua reda ello remane(n)te de tucte glie suoie biene, movele e stabele...
[7] Stat. viterb., 1355, cap. 22, pag. 45.25: Anque ordinamo che la decta fraternita aia unu generale cammorlengu buonu e ydoneu, el quale mantenga e guardi li bieni stabili e mobili dell'ospidali e aia cura di loro...
[8] Lett. palerm. (?), 1358, pag. 95.11: in casu ki alcuni di li dicti habitaturi sindi partissiru pir habitari in altru locu oy sindi avissiru partutu ki fussiru toy burgisi, digi prindiri tutti li loru beni stabili, siti in la ditta barunia...
[9] Stat. castell., a. 1366, pag. 128.29: Ancho dicemo et rafermamo che 'l camorlengo che sirà per li tempi debbia essere collo priore vecchio e nuovo a piliare l'aventaro dele cose mobili et stabili.
[10] f Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 40, pag. 69.2: Et che li beni delle case predicte, mobili et stabili diligentemente si conservino... || Corpus OVI.
4.1 [Dir.] Sost. Bene immobile. Estens. Insieme dei beni immobili appartenenti a una persona giuridica.
[1] Doc. bologn., 1287-1330, [1296] 6, pag. 67.18: S[oma] che pigla lo stabele del predito frate CCCXV lbr. de bol.
[2] Stat. sen., 1280-97, par. 177, pag. 51.15: ordiniamo che qualunque omo si richiama l'uno dell'altro, ed elli pillia tenuta per la corte o di stabile o di mobile, e colui sopra cui ella ène presa la stroppiasse e la contendesse, sia condannato in X soldi per ogne volta.
[3] Doc. venez., 1308, pag. 57.5: item laso ale fie de mio fra' Çani libr. CC de dnr. a gss. co(n) condicion deli otri de sovra che tuto lo mobel e stabel sì vegna in me' fradeli abiando fato ço che dise de sovra.
[4] Doc. venez., 1321 (3), pag. 177.11: lo mobelle che tocharà a çascuna che li mariti lo dibia recever et farle nde carta sovra li soi beni, sovra la soa impromessa et sovra lo stabel...
[5] Doc. sic., 1349-51, [1350] 2, pag. 227.21: Item ki sia cuntentu chascunu di recup(ir)ari lu stabili, tantu pheudali quantu burgensatiki, et ultra renditi p(er)petui di li quali si ·nch'avissiru privilegii.
[6] Doc. amiat., 1360, pag. 87.8: Rise(r)vatoci ongne ragione la q(u)ale io Tura i(n)frasc(ritt)o avesse sopra e beni di maestro Fuccio e d'ongne stabile el q(u)ale io debo avere...
5 [Astr.] [Rif. a un segno zodiacale:] corrispondente a periodi di scarsa variabilità climatica o astrale, lo stesso che fermo o fisso. || Cfr. Paciucci, Astronomia, p. 203: «Segno centrale di una quarta, l'ingresso del sole nel quale non determina cambiamenti nelle caratteristiche della stagione in corso».
[1] Paolo Gherardi, Corso luna e sole, XIV po.q. (fior.), pag. 74.8: Anchora sappiate che IIIJ di questi XIJ singnali sono stabili, questi sono dessi: Taurus et Schorpio, Leo e Aquarius.
6 [Per trascinamento dal lat. stabilis:] che sta in piedi. [Rif. a una battaglia:] combattuto dalla fanteria.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 34, pag. 503.28: La romana battaglia era stabile, e col suo peso e dell'arme contro a' nemici aggravantesi...