STABILITÀ s.f.

0.1 istabilità , stabilità , stabilitade, stabilitae, stabilitate, stabilitati, stabolità .

0.2 Lat. stabilitas, stabilitatem (DELI 2 s.v. stabile).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 3.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Lett. catan.(?), 1370/79 (2).

0.5 Locuz. e fras. fare la stabilità 2.3; fare stabilità 2.3; non stabilità 3.

0.7 1 Carattere proprio di ciò che sta fermo. 1.1 Qualità di ciò che non si muove e resta integro in quanto è robusto o materialmente solido (anche in contesti fig.). 2 Carattere di ciò che dura nel tempo senza mutare. 2.1 [Come attributo divino:] immutabilità; perfezione assoluta. 2.2 Capacità di mantenere nel tempo il controllo politico di un territorio. 2.3 [Eccles.] Incardinamento di un monaco in un det. monastero. 3 Fig. Costanza nei sentimenti e nella condotta (spec. in quanto qualità morale). 3.1 Estens. Equilibrio (mentale).

0.8 Marco Maggiore 05.10.2018.

1 Carattere proprio di ciò che sta fermo.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 136.6: li mosconi e le vespe sonno animali nati da putrefaction de terra, li quali non hanno stabilità alcuna, anzi non possono posar mai.

1.1 Qualità di ciò che non si muove e resta integro in quanto è robusto o materialmente solido (anche in contesti fig.).

[1] f Giordano da Pisa, Avventuale fior., 1304-1305 (pis.>fior.), 10, pag. 169.6: Continuamente si travagliano tuttodì i mondani: e' sono canna sanza fermezza o stabilitade menata a ogne vento... || Corpus OVI.

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 23, proemio, pag. 505.1: quelle acque celestiali non per vaporale sottigliezza, ma per ghiacciesca fermezza a modo di cristallo fermo e chiaro sopra il fermamento sono sospese, e sopra propria stabilitade fondate...

2 Carattere di ciò che dura nel tempo senza mutare.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 10, pag. 224.5: Santippo pensando che avea fatto uno cosie grande fatto, temendo perchè le cose del mondo istabilità non hanno, tostamente d' Africa si tornò in Grecia.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 13, pag. 57.12: se lo volgare per sé studiare potesse, studierebbe a quella [[scil. la sua conservazione]]; e quella sarebbe aconciare sé a più stabilitate, e più stabilitate non potrebbe avere che [in] legar sé con numero e con rime.

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 7, pag. 57.4: ché questi cotali beni, li quali sono come fiumi, non durano né ànno stabilitade.

[4] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 34, pag. 88.29: per la quale convenienza, fermeza e stabilitade regna negl'amici...

[5] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 32.20: Niuna cosa ci ha meno stabilità che la popolesca grazia...

[6] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 805-806], pag. 122r.7: o ti, fante, non domandar altro don dal'amigo et amante to de driedo lo don de Venus, perché quella domanda[n]ça non vuol che li suo' prieghi habia peso, né stabilitade, over effecto. || Corpus OVI.

2.1 [Come attributo divino:] immutabilità; perfezione assoluta.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 89.10: Li numeri, li ordini, le gerarzie narrano li cieli mobili, che sono nove, e lo decimo annunzia essa unitade e stabilitade di Dio.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 160.23: e qualunque cosa in alcun modo si muove, prende cagioni, ordine e forme dalla stabilità della mente divina.

2.2 Capacità di mantenere nel tempo il controllo politico di un territorio.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 69, pag. 314.29: Pensave del grande stato in lo quale è Parixe, in lo quale è Colonia e Tolleta e Portoguallo per la gram stabilitae de' loro segnori.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 189, vol. 2, pag. 379.1: E così mostra che i detti Saracini abbiano piccola stabilità in loro signorie, che tre volte in due anni mutata la detta signoria per due re.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 288.13: Sole splendiente vedere, stabilità di re significa.

2.3 [Eccles.] Incardinamento di un monaco in un det. monastero.

[1] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 160.10: li monachi et li atri homini ki mi canuscianu mi riprindianu inpirçò ki eu stava sença stabilitati...

[2] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 127.30: S(et) q(ua)n(do) lu novicio ène de r(e)cip(er)e, dintra la ecclesia p(ro)mitta davante de tutti de la soa stabilitate, et la (con)v(er)sione de costumy soy et la obediencia devante Dio et li soy sancti...

- [Rif. a un monaco:] locuz. verb. Fare (la) stabilità : stabilirsi, scegliere un monastero in cui risiedere.

[3] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 160.11: et mo' inpir[çò] [ki] eu non putia iamay aviri nova di pachi, eu fichi stabilitati a lu monasteriu di Sancta Maria di Calatamaru...

[4] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 163.2: ma inpirçò ki eu dixi ki si impetrasi da lu Papa, inpirçò eu lu dixi inpirçò ki li monachi si anu factu la stabilitati, et pir la virgona di vulirisi partiri sença li[cen]cia non chi virianu se[n]ça cumandamentu di lu Papa...

3 Fig. Costanza nei sentimenti e nella condotta (spec. in quanto qualità morale).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 26, pag. 353.5: Fermeza è, secondo che si dirà di sotto, ferma stabilità dell'animo e perseverante in buono proponimento.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 4, pag. 59.5: Fermam(en)to dela stabilitade et dela costa(n)tia è la fede, la quale noi portiamo nell'animo...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4, pag. 277.5: et [Tulio] in del libro Dell'amistà conmendó la fede che è notricamento di stabilità et di fermessa di quello che portiamo in dell'animo...

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 4, pag. 240.10: la terza cosa si è, ch'elli abbia in sè fermezza e stabilità .

[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, pag. 123.17: la femena non permane in stabilitate.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 50, pag. 147.5: Ke constança a tanto vale quanto ferma stabilitate d'animo e ke persevera per proponimento.

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 19, pag. 40.26: Questo tigro significa una partita d'omini correnti che non àno stabilità neiente...

[8] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 8, pag. 142.17: sì come quando conforta uno uomo, che non ha stabilità , ch'entri in religione, acciò che poi n'esca, e diventi appostata...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 54.37: la tentacion non è la caxon de la nostra ruina, ma la pocha stabilitae e lo pocho cognossimento et croitae d'annimo...

[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De qui es in celis, vol. 1, pag. 139.11: Ello si è soreto a stabilitae e fermeza e p(er)zò ch'è tuto jorno cavuna mesma cossa senza turbasse e senza cambiarsse...

[11] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 241-50, pag. 78.26: Mobili tutte e senza alcuna stabilità sono: in una ora vogliono e disvogliono una medesima cosa ben mille volte...

- [Come personificazione].

[12] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 38.83, pag. 132: Stabilitate e Requa alberga meco.

[13] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.58, pag. 124: e dietro a ley Perseverança andava, / Costança e Confidença era con essa, / e Tollerança istessa / con la Stabilità la seguitava.

- Locuz. nom. Non stabilità : instabilità, mutevolezza (d'animo).

[14] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. V, cap. 15, pag. 87v.6: dell'acidia nasce l'oçiositade, il tropo dormire, la importunitade, la inquietudine, la vagatione, la non stabilitade dela mente et del corpo, le troppe parole et la curiositade... || Corpus OVI.

3.1 Estens. Equilibrio (mentale).

[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 7, pag. 815.27: poco si turba, per poco si rallegra, ora teme e ora spera, e nulla è stabilitade.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 127, pag. 499.24: E sappiate che lo pianto e lo lamento della reina Isotta quasi non si intendea: tanto l'era già mancata la natura; e più si consumava dentro, che no' mostrava di fuori la poca stabolità che v'era rimasa.