0.1 stacca, stacha, stache.
0.2 Got. stakka 'palo' (DEI s.v. stacca 1).
0.3 Doc. pist., 1338: 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1338; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
Una forma estache per trascinamento dal fr. ant. estache 'palo' (cfr. DMF s.v.) ricorre in f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IX] (R) 75, pag. 490.25: «e elli v'aveva una estache o una trave d'un albore ch'era sanza ramora e sanza branche».
0.7 1 Grosso palo (a cui si appende qsa o che funge da sostegno).
0.8 Marco Maggiore 03.10.2018.
1 Grosso palo (a cui si appende qsa o che funge da sostegno).
[1] Doc. pist., 1338, pag. 62.23: Item spesi per fare fare lo paretaio di ca[m]bera nostra in aguti sol. VIII. Item spesi in quactro stache sol. VIII. || Cfr. Chiappelli, p. 62: «Probabilmente le quattro stache erano aste destinate a reggere il paretaio della camera».
[2] Doc. pist., 1338, pag. 62.25: Item spesi in una stacha sol. II.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 90, vol. 3, pag. 497.11: e fece trarre fuori certe nuove insegne ch'avea fatte fare, e una [[...]] la fece porre ad alti in su una stacca...