STAFFA s.f.

0.1 istaffa, stafa, staffa, staffe, staffi; f: istaffe.

0.2 Longob. *staffa (Sabatini, Riflessi, p. 227).

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.); Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

0.5 Locuz. e fras. tenere la staffa 1.

0.6 N Att. a partire dal 1124 in doc. lat. mediev. redatti in Toscana, sempre come antrop. (Staffa, Bonastaffa, Malastaffa); l'es. del Chronicon Salernitanum (sec. X), cit. da Sabatini, Riflessi, p. 227, è da considerare con cautela in quanto il testo è trasmesso da un codice scritto intorno al 1300: cfr. GDT, p. 634.

0.7 1 Ciascuno dei due anelli appesi ai lati della sella equestre nei quali il cavaliere infila i piedi (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 1.1 Estens. Elemento di appoggio (rif. nell'es. a una striscia di tessuto). 2 [Armi] In alcuni tipi di balestra, arnese di ferro su cui il balestriere poggia il piede per tendere la corda.

0.8 Marco Maggiore 12.10.2018.

1 Ciascuno dei due anelli appesi ai lati della sella equestre nei quali il cavaliere infila i piedi (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 174.14: ed Ettor diede lui e ffeciegli per lo colpo votare amendue le staffe, e cconvenne che ccolle braccia s'attenesse al collo del distriere.

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 457, pag. 342: La staffa ricta donali quella ke 'l core adfina, / çoè la Humilitate; / la çancha tostu acconçali la Patïentia fina / in omne adversitate...

[3] Novellino, p. 1315 (fior.), 69, pag. 286.4: Andando un giorno con la sua grande cavalleria contra ' suoi nemici, una femina vedova li si fece dinanzi e preselo per la staffa e disse...

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 13, pag. 14.2: e nel cadere gli rimase l'un piede nella staffa.

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 57, pag. 110.13: E percotendosi insieme in questo modo, Turno si levò in su le staffe, e con due mani, alzata ch'ebbe la spada, ferì d'uno grandissimo colpo Enea...

[6] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 175, vol. 2, pag. 61.7: Chi per la città tosto volesse andare, sì piglia somieri da cavalcare, che ànno la sella e le staffe, come il cavallo...

[7] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 67, pag. 672.30: ed essendo [[li ambasciadori]] per mettere i piè nella staffa, parendo a messer Pandolfo avere mal fatto, li fé richiamare...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 2, pag. 189.9: e mai dalla staffa non le si partiva, beato tenendosi qualora pure i panni toccar le poteva.

[9] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 787-88], pag. 121r.18: Et nota che la femena dé tegnir lo lado destro enver' lo marido, over amigo, sì como lo cavalier mette lo pè çancho en staffa a montar a cavallo... || Corpus OVI.

[10] f Giorgio Gucci, Viaggio, a. 1393 (fior.), cap. 11, pag. 273.40: E lo andare nostro per lo detto diserto era in questo modo: chi di noi andava in su' camelli e chi in sugli asini con cotali vardossi o istaffe di funi...|| Corpus OVI.

- Tenere la staffa (a qno): aiutare (qno) a montare a cavallo.

[11] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 92.17: Il padre corse a tenerli la staffa e non credeva che fosse il suo figliuolo...

[12] f Rime an. tosc. (ed. Carducci), XIV, 42.11, pag. 67: La mi tenne la staffa, / Et io montai in arcione: / La mi porse la lancia, / Et io imbracciai la targa... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[13] f Lancellotto, XIV sm. (fior.), cap. 79, pag. 357.5: Allor discende Lancelotto e 'l valletto li tiene la staffa... || Corpus OVI.

- Fig. [In quanto operazione tipica di scudieri e inservienti, per indicare la subordinazione sociale di qno].

[14] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 13.70, vol. 1, pag. 173: E guarda come ognora / tenerti staffa o trar spron te s'avene, / e se ciò ti convene, / la staffa, non dal par, né dal magiore.

[15] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 310, pag. 22: A noia m' è chi sofera che stafa / gli sia da moltto suo magior tenuta...

- [In una similitudine, rif. a una striscia di tessuto che funge da elemento di appoggio].

[16] f Chirurgia di Ruggero Frugardo volg., XIV pm. (fior.), [L. 3, cap. 18], pag. 306.7: Se l'osso del gombito dal propio luogo si disgiungne, in questo modo si soviene: il medico si metta una fascia sotto la piegatura del braccio e di quella faccia quasi staffa... || Corpus OVI.

1.1 Estens. Elemento di appoggio (rif. nell'es. a una striscia di tessuto).

[1] f Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 4, cap. 10], pag. 292.23: premesse le fomentationi et l'untioni, colla detta staffa l'osso al suo p(ro)p(r)io luogo violentamente si reduchi et leghisi senza tavola... || Corpus OVI.

2 [Armi] In alcuni tipi di balestra, arnese di ferro su cui il balestriere poggia il piede per tendere la corda.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 116.17: Nella quinta schiera si pongono talotta balestrieri con balestri a due piedi, ed a staffa, e coloro con la rombola, e mazzafrusti.

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 21, pag. 19.10: D'ogni balestro d'osso da stafa, VIIJ denari kabella; et passagio VIIJ denari.

[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 101, pag. 549.9: Et ciascuno de li suprascripti guardiani abbia uno balestro a staffa almeno, moschette XXV, pavese u vero targia, cerviliera, gorgiera, spada, coltello...

[4] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 14, pag. 125.21: La terra era infusa, molle. Quanno volevano caricare le valestra, mettevano un pede nella staffa. Lo pede sfuiva. Non potevano ficcare lo pede in terra.

[5] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 89, pag. 717.9: Della porta e antiporta e mura scoccavano balestra, e a tornio e a staffa, che 'l tuono de· romore più tosto crescieno che facessono danno.