SVEGLIARE (1) v.

0.1 esbilglia, esvegiata, esvegié-ve, esveglar, esvegliare, esvegliata, esveia, esveja, esvelgia, esvigghi, exvegiao, isvegghiante, isveghiarla, isvegla, isvegli, isveglia, isveglianci, isvegliando, isvegliandoci, isvegliandomi, isvegliandosi, isvegliano, isvegliantesi, isvegliar, isvegliare, isvegliarmi, isvegliarono, isvegliase, isvegliasi, isvegliata, isvegliatasi, isvegliate, isvegliatevi, isvegliati, isvegliato, isvegliatosi, isveglieranno, isvegliò, isveglió, isveglioe, isvegliommi, isvegliosi, isvegliòssi, isvelglare, isvelgliamo, isvelgliare, isvellia, isvelliandosi, isvelliare, isvelliatevi, isvelliato, svegghie, sveghyò, svegla, sveglado, sveglando, sveglano, sveglàno, sveglasse, sveglay, svegli, sveglia, sveglia', svegliai, svegliaimi, svegliami, sveglian, svegliando, svegliandomi, svegliandosi, svegliandoti, svegliano, svegliar, svegliarci, svegliare, svegliarmi, svegliaro, svegliarono, svegliarsi, svegliarti, svegliasi, svegliasse, svegliassi, svegliaste, svegliata, svegliatasi, svegliate, svegliatevi, svegliati, svègliati, svegliato, svegliava, svegliavano, svegliavi, sveglierà , sveglierae,sveglierai, sveglieranno, sveglinsi, sveglio, svegliò, sveglió, sveglioe, svegliòe, sveglióla, sveglióli, svegliollo, svegliono, sveglionolo, sveglioronlo, svegliosse, svegliossi, sveglo, sveglò, svegló, sveglyaro, sveglyati, sveio, svejami, svelgliare, svelglio, svelglió, svellia, svelliai, svelliando, svelliandosi, svelliare, svelliasse, svelliati, svelliato, svellio, svelliò, svellió, svelliómi, svelliossi, svigli, sviglia, svigliandosi, svigliao, sviglie, sviglio, svilyata, svilyati.

0.2 Fr. éveiller (DELI 2 s.v. svegliare) e lat. volg. exvigilare. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Poes. an. padov., XIII sm.; Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Nativitate de s. Janni Baptista, XIV m. (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.);Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Si riuniscono per ragioni semantiche i lemmi svegliare e svegghiare, al netto delle diverse trafile etimologiche ricostruibili per ciascuna area (cfr. Castellani, Saggi, vol. I, pp. 216-18 e Cella, I gallicismi, pp. 62-63).

0.7 1 Scuotere dal sonno; far cessare di dormire (anche pron.). 1.1 Destare da un sogno (anche pron.). 1.2 Pron. Scuotersi da uno stato di incoscienza (così da riattivare le funzioni vitali). 1.3 [Con rif. al sonno eterno della morte:] lo stesso che risuscitare. 1.4 Fig. Scuotere da uno stato di inerzia (spesso causato dal peccato o dal sentimento amoroso). Rendere attivo e accorto. Anche pron. 1.5 Fig. Suscitare (un pensiero, un sentimento o una condizione pos. o neg.). Pron. Prendere vigore.

0.8 Irene Falini 20.05.2021.

1 Scuotere dal sonno; far cessare di dormire (anche pron.).

[1] Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.), 78, pag. 526: D' una causa, saçatelo, molto me meraveio, / onde lo çorno pensome e la noite me sveio...

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1082, pag. 64: E sì è fiera meraveia / Qe ad un dorm e ad un s'esveia.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 10, pag. 216.4: color che dicono le parole che non le 'ntendono, sono come coloro, che isveglia quelli che dorme da un grave sonno.

[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 3 parr. 10-12.12, pag. 16: Amor [[...]] ne le braccia avea / madonna involta in un drappo dormendo. / Poi la svegliava...

[5] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 66, pag. 191.3: la madre [[...]] dorme sì forte, che l'uomo la potrebbe innanzi uccidere che la si svegliasse.

[6] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 3, pag. 109.42: ella si svellió i(n)(con)tene(n)te co(n) tanta paura che ne p(er)dette lo se(n)no.

[7] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 363, pag. 31: Tri virgini che dormìano la dompna l' à svegliate, / ad resbegliare li apostoli subito l' ày mandate.

[8] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 12, v. 12, pag. 390.29: Adriana, quando se sveglò, vegendosse cussì sola abandonata, feci grandissimo pianto e lamento.

[9] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 1, cap. [vv. 236-61], pag. 73.17: Lo riposo del popolo èe rotto, gli giovani sono svegliati e, usciti fuori de' letti...

[10] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 62, pag. 116: E quive nacque alchuna questione / dicendo: non sveglian lo can che dorme / che potram pegiorar la conditione...

[11] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 80, pag. 339.15: Se farai fumigio di cuoio d'alifante, sì isvegla li litargici per troppo dormire.

[12] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 22.9, pag. 24: Et io, da che comincia la bella alba / a scuoter l'ombra intorno de la terra / svegliando gli animali in ogni selva...

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 103.6: A lo quale remore se sveglyaro li citadini che erano in uno castiello fortissimo...

1.1 Destare da un sogno (anche pron.).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 3, pag. 7.15: La notte appresso sognò che giaceva co la madre; isvegliato di quello sogno, et isbigottito molto, procurò d'averne consellio.

[2] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 38, Abram e Maria, pag. 1346.11: Della qual visione elli svegliandosi, contristosi molto e pianse amaramente...

[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 27, pag. 473.7: isvegliato di quella visione e sognio...

1.2 Pron. Scuotersi da uno stato di incoscienza (così da riattivare le funzioni vitali).

[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 179.1, pag. 353: La donna allora del pasmo si sviglia, / gridando: - Omè, or ov'è 'l mie figliuolo?

1.3 [Con rif. al sonno eterno della morte:] lo stesso che risuscitare.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 739.6: elli mi svegliò da la morte.

1.4 Fig. Scuotere da uno stato di inerzia (spesso causato dal peccato o dal sentimento amoroso). Rendere attivo e accorto. Anche pron.

[1] Pallamidesse Bellindote (ed. Monaci), a. 1280 (fior.), 23, pag. 292: e sono ventato tigra, / poi mortte m'apigra, / e di llei fatt'ò spelglio, / in chui morire mi svelglio...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 19, pag. 316.6: libera te medesimo che sè caduto in dela singnoria del proximo tuo, affrectati di scirne, isveglia l'amico tuo et non lo lassare dormire... || Cfr. Albertano, De amore, II, 19: «suscita amicum tuum».

[3] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 20.1, pag. 107: Pregh'a chi dorme c'oramai si svegli / e nel su' core ingenneri vigore / e quanto può, pugnando, s'aperegli / gir avansando, conquistando onore.

[4] Poes. an. padov., XIII sm., 100, pag. 809: Ela è de tal beltae complia, / k'el no è miga meraveja / s'el pelegrin per lei s'esveja.

[5] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.3, pag. 112: O pastor, co' non te esvigghi a questo alto mio belato, / che me traggi de sentenza de lo tuo scommunicato?

[6] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 53.5: isvelliatevi, voi, che non dottate nulla...

[7] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 9, par. 12, pag. 235.22: Niuna cosa in questa vita si truova più dolce, niuna cosa così diparte la mente dall' amore del mondo, niuna cosa così contra le tentazioni inforza l' animo, niuna cosa così sveglia ed aiuta l' uomo come lo studio della santa Scrittura.

[8] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 72.20: iscite dei peccati et svegliatevi, et vedrete ove sono li dilecti veri...

[9] Poes. an. tosc., XIII/XIV (2), 17.10, pag. 324: Poi mi rivolsi tanto angoscioso e lasso, / con pianti e con sospiri mi svegliai, / sì m'à Amor condotto a st[r]etto passo.

[10] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 20.28: il peccatore, siccome disse Salamone, è altresì come quelli che dorme nel mare e la nave perisce, e quelli non si sente neente, e non ha punto di paura. Ma quando il Santo Spirito lo sveglia, adunque sente elli e vede suo pericolo, e comincia ad aver paura di sè medesimo.

[11] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 209.18: Isvegliati e studiati, dunque, e prendi quore e vighore...

[12] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 32, v. 71, pag. 1622.2: Or qui per exempio vole l'autore descriver quella chiareça che 'l sveglò, a comparatione de quella luxe c'aparve Cristo a i tri discipuli...

[13] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 125.9, pag. 94: «Guarti, guarti, ch'Amore ti voluppa / cum la saeta d'oro ne la targa». / La mente se sveglò e disse...

[14] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 55, pag. 106.28: ad esemplo di me e del tuo zio Ettorre tu ti svegli ad essere valente.

[15] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 189.19: Dio, dal quale siamo ammoniti, e sollecitati di svegliarci dal sonno della pigrizia, e del peccato.

[16] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 13.9, pag. 675: E però prego che ciascun se svegghie / prima che quista fiamma tolga campo, / ed a tener suo stato salvo vegghie.

[17] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 7, pag. 168.24: Ché eca lo ceirio de pareise, ço Andrea, chi era un gran santo in la çexa, odimo che fu monto concuso, ma no exvegiao, açò che noi conosamo che noi semo infermi e de la sua concusium nasia paura e de la fermeça fiducia.

[18] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 56.29: O peccatori, o indurati, o tracotati, o addormentati, isvegliatevi, risentitevi, aprite gli occhi, ravvedetevi!

[19] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.13, pag. 72: Che s'aspetti non so, né che s'agogni, / Italia, che suoi guai non par che senta: / vecchia, otïosa et lenta, / dormirà sempre, et non fia chi la svegli?

[20] Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.), 16.10, pag. 41: Onde io te prigo che scrivi tal volta, / sì ch'el svegli il mio picol ingegno / per te sotrato da la turba stolta.

[21] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 35, pag. 220.9: O pigra e negrigente anima mia, svegliati un poco...

[22] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.150, pag. 126: Ma quando quella turba citadina / dela vera citate per quel colle / fu tanto gita ch'alo sguardo mio / in tutto dispario, / in quella volta lo mio sompno molle, / per non veder più ley, tosto si scosse, / onde lo spirto mio tutto svegliosse.

[23] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 96.2: Io porgo gratie mille al bel sermone / che la sopita mente sveglia e sghiaccia...

1.5 Fig. Suscitare (un pensiero, un sentimento o una condizione pos. o neg.). Pron. Prendere vigore.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 2, pag. 47.17: Et Panfilio disse: «Dolce parlare isvellia (e) nutrica amore».

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 8, pag. 295.8: l'omo adiroso isveglia tencione... || Cfr. Albertano, De amore, II, 8: «homo iracundus suscitat rixas».

[3] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 3, par. 4, pag. 385.6: Quando il ventre per sazietà si stende, i pungiglioni della lussuria sono isvegliati.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 10, pag. 425.8: i Troiani dalle mura lievano le grida alle stelle, e la speranza adiunta suscita ed isveglia l'ire...

[5] Dante, Rime (ed. De Robertis), a. 1321, ball. 23 [LXXXVIII].2, pag. 243: Perché tti vedi giovinetta e bella / tanto che svegli nella mente Amore...

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 154.23: gli uomini arringatori e avvocati [[...]] si sforzano di svegliare la misericordia de' iudici...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 106.12: per lu so [[scil di Hannibal]] avenime[n]tu in Ytalia la virtuti di lu populu di Ruma qui durmia era svilyata...

[8] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>, cap. 16, pag. 132.6: Ogni virtù, dice, è naturale all' uomo, e però quando viene, e si sveglia nell' anima, dilettala, falle carezze, e cerca di ritenerla...

[9] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 46.1, pag. 33: Per allegrezza gran romor si sveglia / fra queste donne, e ciascheduna grida / a male e morte d' ogni falsa veglia...

[10] Nativitate de s. Janni Baptista, XIV m. (rom.), str. 49.5, pag. 109: Per lo mondo se nne esbilglia / questa fama sì verace.

[11] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 210.18: la innata concupiscenzia, che nella vecchia carne e nell' ossa aride era addormentata, si cominciò a svegliare...

[12] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 35, pag. 219.22: sveglia in me il pianto, ramolla il cuor duro...

[13] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 18, 67-75, pag. 426.3: dentro a voi s'accende; cioè dentro nell' anima si svellia, come 'l fuoco quando s'accende de la favilla, che è sopita ne la cenere...

[14] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 10, pag. 141.17: la fatiga temperata esvelgia lu caldo naturale, la soverchia consuma lu spirito et le virtudi...