0.1 esvegiata, isvegliata, isvegliato, isvelliato, svegliati, svegliato, svelliati.
0.2 V. svegliare 1.
0.3 Poes. an. Come per diletanza, XIII sm. (tosc.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Poes. an. Come per diletanza, XIII sm. (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Simone da Cascina, 1391/92 (pis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).
0.5 Locuz. e fras. non svegliato 1.3.
0.7 1 Passato dal sonno alla veglia. 1.1 In stato di veglia. 1.2 Sinedd. [Detto degli occhi:] appena aperto (al risveglio). 1.3 Fig. Capace di agire, accorto. 1.4 Fig. [Detto di un sentimento o di una condizione:] acceso. 2 Sost. Signif. incerto: chi libera dal peccato (rif. a Dio, con valore attivo)?
0.8 Irene Falini 20.05.2021.
1 Passato dal sonno alla veglia.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.4: Narrare il sogno è d'uomo isvegliato, confessare i suoi vizii è mostramento di salute.
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 429, pag. 340: Ma la guardia esvegiata / tucto questo vedia, / lu Iudece fo spia / de quistu fallementu.
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 107, Ritrovamento s. Stefano, vol. 2, pag. 888.15: uno venerdì posandosi nel letto suo e poco meno che svegliato, un uomo vecchio di lunga statura...
- Sost.
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 26.73, vol. 3, pag. 433: E come a lume acuto si disonna / per lo spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va di gonna in gonna, / e lo svegliato ciò che vede aborre...
[1] Poes. an. Come per diletanza, XIII sm. (tosc.), canz. 21.48, pag. 795: e ancora, quando dormo, / certo più co· llei veglio, / ch'un altro inamorato / no sta svegliato, - co molto piacere.
[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IV, cap. 2, pag. 336.18: Onde conviene ke huomo non sia isforzato di veghiare quando huomo è lasso e disoluto e dormillioso, e non sia isforçato di dormire quando huomo è isvelliato...
1.2 Sinedd. [Detto degli occhi:] appena aperto (al risveglio).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.35, vol. 2, pag. 141: Non altrimenti Achille si riscosse, / li occhi svegliati rivolgendo in giro...
1.3 Fig. Capace di agire, accorto.
[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 58, pag. 236.18: E dei sapere che ciascuno ne' suoi propii fatti ene troppo più sottile e aveduto che ne' fatti altrui; e colui ch'è pigro e lento a te, ene a sé sollecito e svegliato.
- Locuz. agg. Non svegliato.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 7, pag. 363.23: Arde Italia non isvegliata ed immobile dinanzi. || Cfr. Verg., Aen., VII, 623: «inexcita».
1.4 Fig. [Detto di un sentimento o di una condizione:] acceso.
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 56.8, pag. 653: e oltre a questo egli eran sì potenti / d' ascosa forza, che alcun giammai / non gli mirò né fu da lor mirato, / ch' amore in sé non sentisse svegliato.
[2] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 7, pag. 58.18: Per la dolcessa de le parole melliflue del maestro e del fraticello sono sì svegliati e commossi li spiriti miei, ch'i' non li posso più tenere!
2 Sost. Signif. incerto: chi libera dal peccato (rif. a Dio, con valore attivo)? || Forma prob. dettata da esigenze di rima.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 92.29, pag. 392: Tutto lo suo voler sì è abnegato, / e fatt'ha l' unione, / ed èsse messo en man de lo svegliato / per aver più ragione...