ORGOGLIOSAMENTE avv.

0.1 argoiosamente, orgogliosamente, orgoglosamente, orgoiosamente, orgoliosamente, orgolliosamente, rogogiosamentre, rogoiosamentre, rogoyosamentre.

0.2 Da orgoglioso.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Bestiario Tesoro volg., XIII ex. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.); Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 In modo sprezzante, proprio di chi ha animo arrogante e altero. 1.1 In modo feroce e aggressivo (anche rif. a un animale). 2 Con fierezza e dignità, in modo risoluto e sdegnoso.

0.8 Luca Barbieri 30.11.2021.

1 In modo sprezzante, proprio di chi ha animo arrogante e altero.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 8, pag. 77: La rosa orgoiosa sí parla inprimamente / E argumenta incontra molt orgoiosamente.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 2, pag. 62.24: quando Palamides sì orgogliosamente contra lui disse ch' ei non volea avere lui più a signore e ch' elli no era de tal signoria degno [[...]] renunzò de piano e boni volere la signoria e fo alor signore Palamides chiamato.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 70, vol. 3, pag. 471.4: Sia sì che tu vadi orgogliosamente per tuo avere, ventura non muta gentilezza, chè se un vasello di terra fosse tutto coperto d'oro, non rimane però ch'egli è pure di terra.

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 289.16: Io so fermamente, che gli Dii [[...]] riguardarono [di mal occhio] la superbia di quelli che orgogliosamente hanno dispettato nostra amenda. || Cfr. Liv., IX, 1, 4: «iis non fuisse cordi tam superbe ab Romanis foederis expiationem spretam».

[5] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 80, pag. 212.8: Colui, che si contiene in molta leggiadria, menando per la piazza gran sollazzo, mostrando orgogliosamente d'essere il maggiore... || Cfr. Sen., Ep., IX, 8, 7: «Ille qui in scaena latus incedit et haec resupinus dicit en impero Argis».

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 551, pag. 513.32: Et Sadoc respose cussì digando: «Vasal, vui parlé molto rogogiosamentre, ma io ve lo farò achatar caramentre!».

1.1 In modo feroce e aggressivo (anche rif. a un animale).

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 21, v. 58, pag. 622.5: sì como li cani argoiosamente e cença alcuno habito de quietatione esseno molte fiade sovra quel povero che s'aresta a domandare carità e lemosina ad alcuna casa, sì ad abaiarli come etiamdeo a danificarli...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 177, pag. 164.26: Ma tuta fiada elli se relievà alo plui tosto qu'elli pote como quelli li qualli era de gran poder e de gran gayardisia, e meté le man ale spade fieramentre e rogoyosamentre...

2 Con fierezza e dignità, in modo risoluto e sdegnoso.

[1] Bestiario Tesoro, XIII ex. (pis.), cap. 173, pag. 124.23: [1] Gallo est uno ucello dimestico [[...]] e per la sua voce mostra l'ore del giorno e dela nocte e -l mutamento del tempo; già sia cioe che di nocte canta più alto e più orgolliosamente, ma verso -l giorno canta più kiaro e più soave...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 12, vol. 1, pag. 142.2: egli non fece già sembiante ch'egli fosse sbigottito, anzi riguardava intorno a sè sì fieramente, che meglio risomigliava uomo che l'uomo dovesse temere, ch'egli temesse altrui. Egli parlò orgogliosamente e fieramente al re...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 316.16: Et per sua boce [[il gallo]] dimostra l'ore del die et quelle dela notte, et lo mutamento delo tempo; bene sia vero che inverso la notte canti più alto et più orgoglosamente che inverso lo die, che inverso lo die canta elli più piano et più soave.

[4] Pistole di Seneca (red. III), XIV m. (fior.), L. XVIII, ep. 100, pag. 328.21: Tu desideri, secondo che di', ch'e' dica alcune cose aspramente contr' a' vizi; alcune animosamente contro a' pericoli; alcune orgogliosamente contr' a fortuna; alcune spregevolmente contro a vanagloria. || Cfr. Sen., Ep., XVI, 100, 10: «contra fortunam superbe».

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 98, pag. 112.26: E sença falo ello vene tanto bello e rogoiosamentre, sì qu'ello pareva in la soa vignuda de gran presio.