0.1 paremtado, parenta', parentà , parentad', parentade, parentadho, parentadi, parentado, parentando, parentao, parentati, parentato, parentatu, parintatu.
0.2 Lat. tardo parentatus (DEI s.v. parentado).
0.3 Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.): 2.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. lucch., 1297 (2); Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22; Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Stat. volt., 1348; Lett. volt., 1348-53; Gloss. lat.-aret., XIV.
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Doc. venez., 1306; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Doc. udin., 1354.
In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Nativitate de s. Janni Baptista, XIV m. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. alto parentado 2;avere parentado 3; conchiudere il parentado 3;contrarre parentado 3; disfare il parentado 3; essere di grande parentado 2; essere di un nobile parentado 2; fare grande parentado 3; fare parentado 3, 3.1, 4, 5; grande parentado 2; naturale parentado 1; nobile parentado 2; parentado d'affinità 3; parentado del sangue 1; parentado dello spirito 4.1; parentado di consanguinità 1; parentado di sangue 1; ricevere parentado 3; vile parentado 2.
0.7 1 Legame tra persone che consiste nell'avere ascendenti in comune. 1.1 Grado di parentela. 1.2 Vincolo di parentela che si crea con la celebrazione del battesimo o della cresima. 2 Insieme dei parenti; discendenza familiare, stirpe. 2.1 [In contesto fig.]. 2.2 Consanguineo, parente. 3 Rapporto (modernamente detto affinità) che s'instaura, tramite il matrimonio, fra i due sposi e fra i membri delle rispettive famiglie. Estens. Il matrimonio stesso o la promessa che precede la celebrazione del rito. Fras. Avere parentado, conchiudere il parentado, contrarre parentado, fare (grande) parentado,ricevere parentado: imparentarsi tramite un vincolo matrimoniale. Disfare il parentado: annullare un vincolo matrimoniale. 3.1 [In contesti fig.]. Fras. Fare parentado. 4 Legame di amicizia o di partic. fratellanza e solidarietà fra persone o animali. Fras. Fare parentado. 4.1 Parentado dello spirito: legame spirituale fra persone unite dalla stessa fede religiosa. 5 Relazione, interdipendenza fra entità o fenomeni diversi. Fras. Fare parentado.
0.8 Emanuele Ventura 10.06.2021.
1 Legame tra persone che consiste nell'avere ascendenti in comune.
[1] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 8.30: Cum ço sia cosa che 'l bono amigo scia meglio ca lo reo parente, la vostra amistade voglio tenere cara, cognoscando inutile essere lo stranio parentado.
[2] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 3, pag. 210.23: da ch' ebbero lodato molto le richezze e 'l parentado e le potenzie de Mellibeo e d[e]gli amici sui, consigliaro che incontanente sanza null[o] dimoro si dovesse incomminciare guerra vivamente... || Cfr. Albertano, Liber cons., II: «parentelae illius».
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 8, pag. 140.9: quando il parentado viene islungando, sì come nel terzo o nel quarto grado, per alcuno gran bene il quale ne possa avvenire, o per alcuno gran male che se ne possa ischifare, allora il matrimonio non è rio né sconvenevole...
[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 10, pag. 170.13: inperò che doppio è parentado, spirituale e carnale, così è doppio inciesto, carnale come detto è di sopra, e spirituale è come comare (et) chonpare...
[5] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 8.52, pag. 89: loro amistà son vaghi e parentado; / che non aven chi 'n bontà è 'n alto grado, / se no ·l segue ricor; c'ongn'ommo il fugge.
[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 56, vol. 3, pag. 434.1: In tanto è meglio amistà che parentado, chè amore può perire nei parenti, e sempre rimane il nome del parentado; ma se l'amistà perisce nell'amico, lo nome dell'amistà perisce con esso.
[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 419, vol. 1, pag. 283.32: Salvo che non s'intenda de la sua famellia, alcuno, el quale fusse fante di cotale cittadino, el quale a prezo con lui stesse a lavorare, o vero se a llui non attenesse o vero a lloro fusse congionto per parentado.
[8] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 178.6: Ora piangono colui privato della vita. Io fui di colui compagno e di parentado congiunto.
[9] Stat. fior., c. 1324, cap. 19, pag. 50.30: è detto che sieno tenuti a pagare per l' altro grande che peccasse e fosse a sè congiunto secondo l' ordine del parentado...
[10] Chiose Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 1 [Penelope a Ulisse], ch. C, pag. 321.2: Grande conforto e grande buona aventura soleva parere agli antichi quando li loro figliuoli o li loro più presso di parentado loro chiudevano gli occhi, credendo che l'anime ne fossero in maggiore riposo.
[11] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 387, col. 2.1: In questo tempo fo dictatore lo bono Tulio Cicerone. Foresterj fone, senza avere parentato in Roma, et per zo non volea mectere in tanto grande affare.
[12] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 8, pag. 62.31: la vera amistade è più valevole che 'l parentado, però che del parentado si puote sutrarre la benivoglenza, ma dell'amistade non si puote tòrre.
[13] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 2, pag. 198.12: la quarta è incesto: questo è quando l'omo pecca con alcuna parente, e qui de' l'omo distinguere in che grado è quel parentado...
[14] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 2, pag. 276.21: Ancora è chiaro esemplo nel primo Africano et in Tiberio Gracco delli odii lasciati; però che per amistade e per parentado congiunti si partirono da quella maladetta mensa, alla quale mangiare erano venuti discordandosi per odio.
[15] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 1, cap. [Epit. 1-4; vv. 1-7], pag. 64.3: Io discrivo le battaglie più che cittadine facte ne' campi di Tessalia e la ragione conceduta alle scelerate opere, e 'l potente popolo rivolto contra le sue interiore con la vincitrice mano dritta, e le schiere congiunte di parentado...
[16] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 39, par. 1, vol. 1, pag. 413.12: A conservare gle parentade e la carità de l'amore entra gle parente e affine, e a cessare entra loro le lite, discordie e odie...
[17] Doc. udin., 1354, pag. 328.25: se 'l fosi nisuna persona a qua od altro che savese per nisun modo over causone d'enzegno, da rasone over di fato o per parentade o per impromisione che alguni de lor avese impromitudo a nisuna altra persona...
[18] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), De la luxuria, vol. 1, pag. 106.11: L'oytem si è in coxina zerma(n)na, e llo peccao si è maor segondo lo parentao...
[19] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 310.22: Hec parantela, le, el parentado.
[20] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 275.13: Lo quale, insembla co la regina Tarase soa mollere, lo receppe voluntiary, non obstante che fosse a lloro assay remoto de parentato, e no meno lo avevano caro...
- Parentado di / del sangue, parentado di consanguinità .
[21] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 127.34: Avegna perché tra 'l padre e figliuolo in tutte cose sia grande amore, per ciò fra lloro nonn è vera amistade, perciò, secondo che dice Ceciro, solo il parentado del sangue gli fa così amare.
[22] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 15, pag. 460.15: que[sto] [[scil. l'incesto]] pò esser in dui modi: l'uno si è per parentado d'affinitade, come cugnade e parenti da parte de matrimonio; l'altro si è per parentadode consanguinitade...
[23] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2, par. 6, pag. 60.25: È egli tua credenza, o Panfilo, che niuna persona, sia di te quantunque egli vuole o puote per parentado di sangue o per amistà congiunta, t' ami sì come io t' amo?
[24] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 11.11: possono avere moglie di loro proprio parentado di sangue.
- Naturale parentado.
[25] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 32, pag. 870.11: Lo primo modo si è tradire quello lo quale ha fe' e sperança per naturale parentà e consanguinità, come fradelli, figlo', padri, cusini, etcetera.
[26] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 32, proemio, pag. 545.24: la prima è tradire colui, il quale ha nel traditore fede e speranza per naturale parentado, come fratelli, padre, figliuoli...
- [Con rif. ai sentimenti di affetto o obbligo morale, o ai vincoli verso i propri familiari].
[27] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 21 (82), pag. 245.15: Ma i(n)p(er)tanto neguno homo p(re)suma de fare quelle cose che no de o p(er) pare(n)tà o p(er) amistà o p(er) altra caxone...
[28] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 61.12: D(e)lla soffere(m)sa che dite che avemo fata a Ranuccio Ro(m)sini d(e)lli ditti dr., (e) che di ciò ci rip(re)mdete molto, sì vo dichiamo che ciò che fatto d'avemo no(n) avemo fatto p(er) suo amore né p(er) pare(m)tado che co(n) nullo di noi abia...
[29] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 49, pag. 289.9: per questa raxom di' çaschuno punire arditamente li malfactori, no guardando a çintileça né a richeça né a posança né a parentato né a spitiale amistà, ma solamente a la iustixia et a la Raxom.
[30] Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.), 2.1, pag. 340: Metiamo el parentato da un lato / e sì 'l faciamo sì secretamente, / che mai persona non sapia nïente...
[31] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 2, pag. 73.2: Niuno ne campò, che non fusse punito: non valse parentado, né amistà.
[32] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 36.25: A madonna Balda mia comare per suo honore, ma non per che io ne sia degno, sopra tucti mi raccomanda, et preghala, che da poi che le piace che io sia suo parente, et èe questo parentado formato in cuore et in volere, et procuri sìe che tosto si compia lo parentado in effecto.
[33] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 115, pag. 181.31: Tutti questi ch'io v'ò nomati vennero a Troia per la città guarentire e difendare. Sì vi fuoro di tali che vi vennero per parentado, e di tali che vi vennero per honore e pregio conquistare.
[34] Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.), cap. 1, pag. 159.7: Lo segondo amore, che se clama parentado, nasse d'uno naturale movemento d'anemo che induse le persone in amare li soi parenti, sì come n'amaestra la natura.
[35] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 42, pag. 47.43: «O non dèe l'uomo giudicare secondo il suo parere?». «Sì - disse Merlino -, a ragione, ma non per amistà né per priego né per paura né per odio né per avere né per parentado né a ttorto, ché molto dispiace a Dio.
[36] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 2, cap. 3, Macario prete d'Alessandria, pag. 779.5: Che spesse fiate certo così adiviene per inganno del nimico, che sotto spetie di parentado, s'ocupa 'l cuore d'amore inordinato, avegna che paia licito, e diventa sollicito all'amor del mondo...
[37] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 92, pag. 669.35: Adunque, e tu la serva, e a ciascuno con intera ragione il suo debito rendi: né ti muova amore, odio, amicizia, o parentado, o dono a giudicare con torta bilancia.
[38] Stat. volt., 1348, cap. 25, pag. 44.20: che 'l priore incontanente, posto giù ogni affectione, parentado e ogni altra cagione poi sposta e lassata, lo chassi con consentimento...
[39] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 90.18, pag. 635: La podestà non sirà tanto ardito, / che prend' a vendicar così gran fallo, / perché dei picciol se retrova en fallo? / E 'l Capitan per alcun parentado / lasserà 'l fatto andar?
[40] Lett. volt., 1348-53, pag. 189.1: Dela qual cosa forte ci meravigliamo e doliamo, e maximamente per l'onore suo e tuo e degli altri di casa tua, considerando l'amistà, parentado e benivole[n]cia ch'è da quelli di casa tua a noi...
[41] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 27.8: Dee il giudice essere fermo e constante, che non si corrompa né per pecunia, né per invidia, né per parentado.
[42] Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), cap. tern. 22.203, pag. 104: la lussuria, ch'è settima al cerchio, / ch'amistà rompe e parentado spezza / né de Dio teme né de vertù el merchio.
[43] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 4.5, pag. 22: L' amor che ne' parenti si de' porre / Nasce d' un movimento naturale, / Per lo qual l' uno ad amar l' altro corre. / E ciascun de' aver questo cotale, / Il qual s' appella vero parentado: / E chi non l' ha non può esser leale.
- [Con rif. alle comune origini degli abitanti di città diverse o di popoli interi].
[44] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 19, vol. 2, pag. 177.18: La città era dirizzata a fare guerra alli Etrurii, però che quelli di Cere s'erano congiunti a' Tarquiniesi, sì come fama era, per lo parentado che era intra loro.
[45] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 32.17: ricevettono grande onore da Anceste allora re di Cicilia, per lo antico parentado di Troiani discendenti di Siccano di Fiesole.
- [Prov.].
[46] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 368, pag. 308: Quinto e sesto grado / rinunzia parentado.
[1] Stat. pist., 1349, pag. 108.6: Item istatuto ed ordinato è che s'eglli avenise che nimo morise e di lui non romanesse figlliuoli, fratelli, nepote, bis[n]epoti, cugini e biscugini, e di grado in grado infine in quarto parentado per patrimonio di cepo non si trovase chi ne fose, romagniano li beni suoi al Chomune.
1.2 Vincolo di parentela che si crea con la celebrazione del battesimo o della cresima.
[30] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 128.19: hi conpar e le comar de questo sagramento e del sancto batesmo chi son un parentao sancto e spiritual...
2 Insieme dei parenti; discendenza familiare, stirpe.
[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 75, pag. 20: Poi [ket lu] fante foe natu, / Alessiu foe prenominatu. / Lu patre ne fo letificatu, / co· ttut[ta] Roma lu parentatu, / et tutta Roma era assai gaudente...
[2] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 182.11: Noi potemo conducere i nostri adversarii in invidia et in disdegno dell' uditore se noi contiamo la forza del corpo e dell' animo loro ad arme e senza arme, [[...]] e 'l parentado, cioè schiatta, lignaggio e parenti e seguito di genti...
[3] Gl Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 148.23: E Casseodoro disse: «per una ingiura si strugge tutta una schiatta, cioè tutto uno parentado».
[4] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 519, pag. 42, col. 2: In Bethleem va con Maria, / Per quelo k'ili g'án lor parentao / E ke David sí g'era nao...
[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 8, pag. 140.3: aggiungendo all'amore del parentado l'amore del congiungimento dell'uomo e della femmina, esso amore è troppo maggiore, che solamente quello del parentado, o solamente quello del congiungimento.
[6] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 17, pag. 19.20: Potrà e' dire ch'abbia molti parenti, per li quali siamo tenuti di farli a piacere? - Certo, del suo parentado non si truova neuno.
[7] Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 253.3: Ma, avegna che iscognoscentemente e crudelmente abbi rifiutato il nome del parentado suo, almeno potevi tu la inimistade portare e mostrare secondo l'usanza degli uomini del mondo...
[8] Poes. an. urbin., XIII, 12.66, pag. 566: or asserva lo pacto / a lo to parentato, / siccomo vidi ke li fa misteri; / filli, fratelli, çïi, cre[a]ture serventi, / te so' li [to] parenti: / non te sia la lor pena delectosa!
[9] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.175, pag. 160: nascemmo en terra de suo parentato, / né casa li prestar, né ammantatura.
[10] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 557, pag. 869: «Signuri, voi aviti raxone; / e io ve dirò la condicione / como ò ordinato; / ch'io arcolsi lo mio pare[n]tato...
[11] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 236.15: E non rimarrà però ch'io non dica un poco del parentado di santa Maria dal lato di sua madre, in tal maniera che ciascuno potrà sapere li parenti e li cugini di Gesù Cristo.
[12] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 85.32: segondo la legge ciascuno ho(mo) dovea p(re)nde(re) mollie del suo parentado (et) di sua casa...
[13] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 20, pag. 224.17: contiava lo gran lignaggio del parentado di Cornilla e la nobiltà di suo lignaggio...
[14] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 60, pag. 107.14: E appagasi sì bene T. e madonna Isotta di quella vita ch'egli ànno, che mai non domandano altro a dDio e non si ricordano di loro parentadi nè di loro giente...
[15] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 8, pag. 59.3: La qual cosa spongono i Dottori, che fu per cagione ch' e' [[scil. Abraam]] non si potea liberamente dare a Dio, stando in sua terra, e abbiendo impedimento per amore del suo parentado.
[16] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.), cap. 6, pag. 393.34: Allora Jacopo, e Giovanni, lasciando al padre la rete, e la navicella, seguitaro il Salvatore, lasciando a un tratto l' affetto, e l' amore del parentado...
[17] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 79, vol. 2, pag. 530.31: neuno el quale attenga alcuno de' predetti o vero li filliuoli loro o vero d'alcuno di loro del parentado o vero affinità o vero fedeltà, possa o vero debia essere presente a cotale consèllio...
[18] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.101, pag. 308: Tuto ge va lo parentao, / tuti li amixi e li vexim ché, moirando in gran dolor, / con sbantimento e con crior, / de tute cosse roman nuo.
[19] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 45, pag. 63.5: quanto li nobeli nasce plu da dredo elli è plu nobeli, perciò ke lo so parentado e le so richeçe si è plu antige.
[20] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 23, pag. 63.25: Ma soli intraveniri ad alcunj pirsunj, ky la nobilitate de parentatu è acasunj de vilitati de menti.
[21] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 179, pag. 239.27: Hector lo volea menare a Troia per vedere suo lignaggio e suo parentado, ma elli nol volse fare in nulla guisa...
[22] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 4 [Fedra a Ippolito], prol., pag. 447.2: ov'elli [[scil. Ovidio]] induce molti exempli non liciti, tra ' quali induce l'amore de Europa, del cui parentado fue la decta Fedra...
[23] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 10, pag. 7.17: Adunque è manifesto che tanta riverenza era renduta al sangue e al parentado quanto agli dii medesimi immortali...
[24] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 16, v. 88, pag. 2180.30: Chiaro apare dove l'autor specifica li nomi no fa mestero expositione, imperçò cussì dé intendere parenta' over schiate cussì chiamate...
[25] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 51.17: Io taccio che, privato di padre, la cura d' uomini sommi ti ricevette; ed eletto in parentado di principe della cittade e - quella cosa che è preziosissima generazione di propinquitade - prima ad esser caro che prossimo cominciasti.
[26] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 4, pag. 39.23: conciofossecosachè 'l suo padre Isaac già vecchio il mandasse nella contrada di Laban, suo cognato, a torre moglie di suo parentado (non si volea imparentare con gente strana)...
[27] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 112, pag. 224.17: Morto Gedeon, questo Abimelec n'andò in Sichem e, radunato ch'ebbe lo parentado della madre, disse a loro: considerate ch'io sono vostra carne e vostro sangue...
[28] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 7, cap. [vv. 168-213], pag. 261.5: parea che dinanzi a' loro occhi volassoro li morti padri e tutte l'anime del loro parentado.
[29] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 40, vol. 2, pag. 39.7: Tu per la tua mala vita hai vituperato il tuo sangue, e il tuo parentado...
[30] Stat. venez., 1344, cap. 48, pag. 377.30: Item fo proveçudo che, se alcun fosse passado de questa vita al'altra, et algun del so parentado plasesse ch'ello fosse recevudo in questa nostra scuola, lo gastoldo e li degani che per li tempi serà, possa recever quello pagando soldi V de grossi.
[31] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 178, pag. 27: Quell'altri malschaltriti da Mantoa / de parentà ha facto part' amara, / che pochi i è chi cognosca la soa.
[32] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 1, pag. 193.10: Et li suoi vixini e la soa chasada (ço è parentado) e quelor che la chonoxevano aldìno la misericordia che Dio li aveva fata, e se alegravano con lei.
[33] Nativitate de s. Janni Baptista, XIV m. (rom.), str. 35.4, pag. 106: «Et or dicate come: / non è tale nome in vostro parentato; / et per ciò sia chiamato / Çaccharia, lo nome dello patre...
[34] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 418, pag. 97: Mattarone questa cosa sentìo, / Et stava ben fornito collo parentato sio...
[35] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 5, vol. 1, pag. 22.15: li agnelli et li vitelli et li autri animali, licet in loru pichulitati cunuscanu la matri, tostu poi ipsi non cunucxinu parentatu; attamen tucti li homini cunucxinu parentatu in tucti li lingui.
[36] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.247, pag. 117: Deo ne dia longa vita e spexe e sanità, / a nu et ai nostri amixe et al nostro parentà ...
[37] Tristano Veneto, XIV, cap. 446, pag. 406.23: E cusì comenzà le zostre del cavalier navradho con tuti quelli del mio parentadho...
[38] San Brendano ven., XIV, pag. 50.2: andà de fin lo cavo de quela contrada, in la qual stava lo so parentado e non volse veder algun...
- Alto parentado, grande parentato, nobile parentado,vile parentado.
[39] Doc. venez., 1306, pag. 46.27: se per nui se pò far alguna cosa per aconço de sti fati, fariamolo volenter; no sta ben co· sì gran parentado a eser sto squaro».
[40] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 17, par. 6, pag. 48.2: non lasciò, perc' avesse diliberato di torre la più bella che trovasse, né perché Anna fosse filglia di re, né per l' alto parentado, né per grande dote che nn' aspettasse...
[41] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 107.7: Poi tolse moglie una figliuola d' uno Rustico borsaio [[...]]: della qual cosa furono mio padre e gli altri consorti male contenti per lo vile parentado.
[42] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 207.19: né lle mey pregarie, né lo spaventamiento de la mia forteze, né nullo grande thesauro, né lo mio nobele parentato inver de me la poterriano movere a pietate.
[43] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 4, pag. 437: Gian[n]otto, io ag[g]io moglie inguadïata, / della qual breve[me]nte te diraggio / com' ha adorno 'l visag[g]io, / e 'l nome suo e 'l suo gran parentato...
- Essere di grande, di un nobile parentado: avere origine altolocata.
[44] Legg. S. Margherita, XIII ex. (lomb.>ver.), 273, pag. 16: E' fui d' un nobel parentà / E de un çentil patriarchà...
[45] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 3, pag. 257: [Katerina] / [s]anctissima pulcella ke fo nobel raïna, / la fo de gran legnaço, d' un nobel parentà ...
[46] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 22.20: E esso Bruto era di grande parentado, e 'l re era molto hodiato da' romani.
[47] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 11, 85-93, pag. 346.22: Per esser fil di Pietro Bernardone; cioè benchè non fusse di grande parentado, figliuolo d'uno cittadino d'Ascesi di non troppo grande affare...
[48] Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.), pag. 477.13: elli era de sì gran parentado como era elo e per ço no se tigneraveli plù per soi discipoli ni por maistro no lo apelerave.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 66.5, vol. 2, pag. 166: Non arricchisce invidia, né dà stato, / ma vedi ch'ò trovato / ch'ella è nemica sol de la sua gente / et a lloro più nocente; / dunqua è del parentado / de l'angel rio che fue del ciel levado.
[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 30, pag. 93.4: Ell'è vero k'al mundo no è mai parentatu se non lo bon amico e 'l bon vicino.
[2] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1341 (pis.), 29.5, pag. 47: Tre generazion trovo di pietadi / ch' han fatto a molti molto danno spesso: / la prima si è troppo amar se stesso; / che senza questa sien, troppo son radi. / E l' altra si è amar li parentadi / che l' uom da Cristo ne stia 'n dicesso...
[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 32, pag. 153.2: né havevan fiuxia né sperançça in alchuna amistae né in cuxin né in parentao chomo pelegrin e forester e strannij.
[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 25, pag. 191.11: Nostro Signore Dio, quando l'umana generazione ne' tempi del diluvio era mancata, non consentia che padre con figliuola, o madre con figliuolo facessono matrimonio insieme; ma fratello con sorocchia e altro parentado s'usava per ristorare il seme umano.
[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 72, terz. 34, vol. 3, pag. 301: Non solamente si vestir di bruno / i suo' consorti, ed altro parentado; / ma dimolti altri, ch'io non conto alcuno.
[6] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 84, pag. 80.8: Guarda bene che mai, per moneta né per minacce né per amore di parentado o d'amico o d'altra cosa, tu non ti parta da la ragione...
3 Rapporto (modernamente detto affinità) che s'instaura, tramite il matrimonio, fra i due sposi e fra i membri delle rispettive famiglie. Estens. Il matrimonio stesso o la promessa che precede la celebrazione del rito. Fras. Avere parentado, conchiudere il parentado, contrarre parentado, fare (grande) parentado, ricevere parentado: imparentarsi tramite un vincolo matrimoniale. Disfare il parentado: annullare un vincolo matrimoniale.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 43 bis, pag. 144.12: Et per le grandi ricchezze fanno li uomini li gran parentadi, e acquistano grande onore; unde disse Panfilo: che la figliuola d'un bifolco, s'ella serà ben ricca, potrassi scelglere uno homo infra mille.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 148.25: Olimpiade sirocchia di Aruba, re di quelli di Molosso, tolse [[scil. Filippo]] per moglie. Il quale Aruba credendo istendere la sua segnoria, perchè col re di Macedonia avea fatto amistà e parentado, ingannato, il regno perdeo, e invecchiò stando isbandito.
[3] Cronicafior., p. 1303, pag. 148.35: E a petizione del re della Mangna, lo conte di Borgongna disfece il parentato del filgluolo del re di Francia, e diede la filia al filgluolo del duca di Borgongna...
[4] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 65.30: In questo tempo il Re de la Magna fece concordia con Filippo Re di Francia et parentado.
[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 69, pag. 98.19: uno uomo à uno suo fanciullo morto; quando viene nel tempo che gli darebbe moglie se fosse vivo, alotta fa trovare uno ch'abbia una fanciulla morta che si faccia a lui, e fanno parentado insieme e danno la femina morta a l'uomo morto.
[6] Dino Compagni, Cronica (ed. Cappi), 1310-12 (fior.), L. 1, pag. 47.27: non consentendo i parenti di lei, perché aspettavano quella redità, la madre della fanciulla, vedendolo bellissimo uomo, contro alla volontà degli altri conchiuse il parentado.
[7] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321/22 (fior.), 28, pag. 199.21: Anticamente per alcun parentado giurato in Firenze e non osservato tra' Bondelmonti e gli Amidei della detta terra, gl' Uberti co la parte ghibellina di Firenze, tra lor per cotal disdegno consigliando propuosero che a quel ch'aveva promesso il detto parentado, cioè a messer Bondelmonte de' Bondelmonti, fosse tagliato il naso...
[8] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 6, cap. 34, vol. 2, pag. 130.31: aveva due figliuole maritate, la maggiore a Servio Sulpicio, la minore a C. Licinio Stolo, uomo di grande pregio e d'alto affare, tutto foss'egli della plebe; e però che Fabio non dispregiò questo parentado, sì fu molto amato della plebe.
[9] Legg. G. di Procida, XIV po.q. (lucch.>camp.), cap. 29, pag. 118.12: «Io vo' fare parentado co- llui e vo' dare una mia filgluola ad uno suo filgluolo per avere più amore al facto».
[10] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 8 [Ermione a Oreste], prol., pag. 495.6: Menelao ebbe della sua moglie Elena una fanciulla ch'ebbe nome Hermione, la quale fue data per moglie ad Oreste, suo cugino, figliuolo d'Agamenone, nel tempo ch'era l'oste a Troia, e questo parentado fece il decto Tindaro, loro avolo.
[11] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 106.11: A tuti piaxesete le noçe e 'l parentà che aveva fato lo re con questi do conpagni.
[12] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 28, v. 103, pag. 798.5: Avenne un tempo ch'el fo contracto parentà tra i Uberti e i Bondalmonte, li quai erano capo in Fiorença de parte guelfa, in questo: c'un çovene d'i Bondalmonte tollea una donna per muglere delli Uberti.
[13] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 6, pag. 1876.30: lo dicto conte fé quatro parenta' regai delle figlole, l'una al re de França, al re Carlo de Pugla l'altra, la terça al re d'Inghelterra, la quarta al re de Ragona.
[14] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 26, pag. 115.13: gli uomini del mondo fanno allegrezza [[...]] quando fanno parentado e nozze di grande onore...
[15] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 19, pag. 350.21: il detto re Carlo non volle fare parentado con lui, anzi il dispettòe, dicendo che non volea fare parentado con un prete.
[16] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 14, pag. 251.21: Costoro [[scil. gli Anastagi]] simigliantemente furono antichissimi uomini di Ravenna, ed ebbero grandi parentadi con quelli da Polenta...
[17] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 206.26: el comuno de Peroscia fece fare la pace fra egl Guallterotte dal Castello e fra la parte de meser Branchalione e gl suoie congionte e fra l' abate de Scalaco. Fece fare fra loro più parentade.
[18] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 58, pag. 113.35: voglio [[...]] da capo fare nuovo parentado con voi; ch' i' ho una mia figliuola, della quale ho avuto molti segni di non maritarla a nessuno italiano...
[19] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 7, par. 1, vol. 1, pag. 39.2: E parentado overo conpatritia con alcuno citadino overo contadino de Peroscia non contraere, né ad alcuno nostro fameglaio contraente consenteremo.
[20] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 8, vol. 3, pag. 317.7: A dì II di luglio il duca fermò compagnia e taglia con messere Mastino della Scala, e co' marchesi da Esti, e col signore di Bologna, e co· llui contrasse parentado...
[21] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 16, pag. 59.29: In neuna manera io riceverei vostro parentado, solo perch'io sono giovane, e non sono usato ancora in fatti d'arme; sicchè non farebbe ancora per me impaccio di dama...
[22] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 27, pag. 520.33: ello volse fare parentato cum lo Prete Çane e mandò soi anbasadori e domandò la fiola per muiere...
[23] Rebellamentu di Sichilia, c. 1337/50 (sic.), cap. 29, pag. 25.16: «ancora eu vurria fari parintatu cum ipsu, di dari una mia figlola ad unu sou figlu, actali ki inchi fussi plui fidi e plui fermiza a lu nostru factu».
[24] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 24, pag. 121.27: E lo conte, sença altro indutio, ciò a luie promette e en tale manera fanno parentado de Novitio e de Candida.
[25] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 49.1: Maritolla Matteo a Iacopo di... Cacastecchi, che solea stare in su la Piazza di Santo Spirito. La quale e' non menò, nè co· llei contrasse matrimonio; anzi innamorato poi d' un' altra, fu contento rompere il parentado...
[26] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 147, pag. 315.9: La quale [[scil. pace]] acciò che più fermeza avesse, piacque a ciascuna delle parti di volerla fortificare per parentado...
[27] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 5, pag. 49.3: E fatto il parentado a pparole e venendo Lancilotto a Ravenna per isposare la Franciescha pel fratello e veggiendola sì bella, disse la volea per sua donna...
[28] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 944, pag. 422.28: avendo lo Re d'Ungaria maritata la seconda figliuola, di cui si parla, dicendosi, dovere essere del figliuolo del re Carlo, l'avea promessa al figliuolo del duca Lippoldo duca di Osterich per contentare gli Ungari, in sua vita si ritrasse del parentado...
[29] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 1, ott. 19.5, pag. 7: di far son vago con voi parentado / e di seguir l'usanza stabilita: / vostro gener vogl'ïo esser e sposo / de la donzella c'ha il viso amoroso!».
[30] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 16, pag. 40.10: E al notaio, che mi consigliò e fece il parentado e la carta, dite che ne faccia una pergamena da rocca.
- Parentado d'affinità .
[31] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 15, pag. 460.15: que[sto] [[scil. incesto]] pò esser in dui modi: l'uno si è per parentado d'affinitade, come cugnade e parenti da parte de matrimonio...
3.1 [In contesti fig.]. Fras. Fare parentado.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 119, pag. 466.7: farà parentado colla suora della dama vedova [[scil. la santa madre Ecclesia]], e quivi rimarrà ferma in suo diritto istato...
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 22, 142-154, pag. 543.18: E questo figuravano le nozze di san Gioanni, le quali Cristo co la sua penitenzia, e de la madre e de li Apostuli celebrò et onorò: imperò ch'elli incominciava già a fare lo parentado tra Dio padre e la s. Chiesa, come quando si fa la promissione e la iura...
4 Legame di amicizia o di partic. fratellanza e solidarietà fra persone o animali. Fras. Fare parentado.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 24, pag. 158.9: [E Seneca disse «Coniuntione di benivolo animo] è gra(n)de parentado». || Cfr. Albertano, De amore, II, 24: «Benivoli animi coniunctio, et magna cognatio est».
[2] A. Pucci, Tre sonetti, p. 1378 (fior.), [1384] 226a.2, pag. 268: Il veltro e l'orsa e 'l cavallo sfrenato / han fatto parentado col lione...
- [Con rif. al legame che unisce una divinità agli uomini].
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 40.8, pag. 141: «Lo divino conseglio sì ha deliverato / che io venga nel monno all'om ch'è desformato, / e facciace parentato, - ch'eo l'ho preso ad amare».
[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 424, pag. 448.14: Bel sire Dio, che parentado ànno più Greci con voi che noi, che sì grande amore l'avete mostrato e mostrate tutto giorno, che ci disertano a gran torto e a gran peccato?
4.1 Parentado dello spirito: legame spirituale fra persone unite dalla stessa fede religiosa.
[1] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 53, vol. 3, pag. 423.8: La quarta per lo parentadodello spirito, cioè per la fede di santa Chiesa, ch'è madre di tutti noi.
5 Relazione, interdipendenza fra entità o fenomeni diversi. Fras. Fare parentado.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 230.1, pag. 262: Lo nom'al vero fatt'ha parentado; / le vacche par che t'abbian abracciato, / o ver che t'han le stregh'amaliato, / tanto da lunga se' partit', o' vado.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.424, pag. 170: li Doni e le Vertute congregate / ensemor hanno fatto parentato.
[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 99, pag. 325.26: Che propinquità, o parentado può essere tra bene, e male?
[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 72, col. 2.28: Agievolmente la mente riceve quelle cose che l'Angiolo gli porge, quando non solamente in natura, ma anche in grazia è atto conveniente e uno medesimo parentado d'amore...