PARENTEZZA s.f.

0.1 parenteçça, parenteçe, parentessa, parentesse, parenteza, parentezza, parentezze.

0.2 Da parente 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.); Stat. lucch., XIV m.

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it. (ed. Natale), XIII (it. mediano); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. fare parentezza 3.

0.7 1 Legame tra persone che consiste nell'avere ascendenti in comune. 1.1 [Rif. a legami affettivi molto stretti, equiparati a quelli di consanguineità]. 1.2 Sentimento di affetto per i propri familiari. 2 Insieme dei parenti; famiglia, stirpe. 2.1 Estens. Popolo, gente. 3 Rapporto di parentela (modernamente detto affinità) che s'instaura, tramite il matrimonio, fra i due sposi e fra i membri delle rispettive famiglie. Estens. Il matrimonio stesso. Fras. Fare parentezza: imparentarsi tramite il matrimonio.

0.8 Emanuele Ventura 10.06.2021.

1 Legame tra persone che consiste nell'avere ascendenti in comune.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc.occ.), pag. 206.18: e se vi fusse parentezza, sì la puote huomo contare, e dicalo là ove dice 'amico'...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 34, pag. 247.35: Intorno ali altri tuoi amici puoi notare che, avegna che elli siano molti pió che li amici deli tuoi nimici, non sono cotali come li loro, imperò che li loro sono necessarii et prosimani, li tuoi sono remoti et cungnati teco di lungitana parentessa...

[3] Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 174.2: ch'a mme piace forte lo suo buono senno e lla buona nominanza di lui, ove per la parentezza ch'è tra me e lui...

[4] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 84.42: lo re Erode le fé tutte ardere, p(er)ché li parea esse(re) pió nobile, (et) p(er)ch'elli potesse dire che -l suo lingnagio fusse distrecto di pare(n)tessa di quelli d'Israel.

[5] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 3, cap. 10, Detti di Macario d'Egitto, pag. 918.11: Noi non siamo congiunte per parentessa, se no che siamo cugnate, mogli di due fratelli...

[6] Stat. pis., 1330 (2), cap. 145, pag. 610.8: lo primo dei dicti parenti extracto rimanente, l' altro si ripogna in della tascha unde sarà cavato; et incontenente l' altro sia tracto in suo luogo di quella tasca, lo quale non sia impedito per la predicta parentessa, et sia Ansiano.

[7] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1341 (pis.)>, cap. 28, pag. 260.21: se ti fidi per parentezza, ricordati, che Tamar fu corrotta da Ammon suo fratello.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 38, vol. 2, pag. 22.35: il principato non si dee dare per parentezza, nè per altro rispetto, ma per sola virtù.

[9] Stat. lucch., XIV m., pag. 216.19: Comandiamo ke 'l monasterio abbia sindico e procuratore, e faccia tal persona ke non sia sospecta ma sia bene fidele, e in ciò non si aguardi parenteçça d'alcuna di loro.

[10] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 164.2: Una notte e doi dìe pennéo nelle forche, né lli iovao la nobilitate né lla parentezze delli Orsini.

1.1 [Rif. a legami affettivi molto stretti, equiparati a quelli di consanguineità].

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 24, pag. 277.2: Et Seneca dice: lo congiungimento del benivolo animo è gran parenteza.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18, pag. 313.16: Et Seneca dice: la congiugatione deli buoni amici è grande parentessa.

[3] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 11, Giovanni l'Elemosiniere, pag. 1259.10: quella è la vera parentessa e amistà, che procede e nasce non per carne e sangue, ma per simigliansa di vertudi -.

1.2 Sentimento di affetto per i propri familiari.

[1] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 8, pag. 38.4: Questa villania dicere non lassava né per soa ientilezza né per soa onoranza dello consorte né per parentezze...

2 Insieme dei parenti; famiglia, stirpe.

[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 1, Paolo primo eremita, pag. 512.20: da questo no llo ritraggea lo piangere della moglie, né 'l timor di Dio, né l'amor della parentessa.

2.1 Estens. Popolo, gente.

[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 25, vol. 7, pag. 125.14: [9] ecco, io piglierò tutte l' universe parentezze d' aquilone, dice Iddio, e Nabucodonosor re di Babilonia, servo di Dio...

3 Rapporto di parentela (modernamente detto affinità) che s'instaura, tramite il matrimonio, fra i due sposi e fra i membri delle rispettive famiglie. Estens. Il matrimonio stesso. Fras. Fare parentezza: imparentarsi tramite il matrimonio.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, inc., pag. 323.14: Per le cose temporale fae homo grande parentesse.

[2] Elegia giudeo-it. (ed. Natale), XIII (it. mediano), 71, pag. 137: In quisto pinzaro parentezze a fari / e li loro figli asserventari / e bennerelli pe· guadagnare.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.151, pag. 271: Nullo par sì smarrito, - per cui dota sia data, / ià si non ha trovata - donna de grande affare, / volendo essaltare - sé per gran parenteza, / levando sua basseza - a dignità d'onore.

[4] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 71, pag. 83.17: Dello capitano, iudice (e) notari, (e) loro pare(n)ti, che no(n) possano fare pare(n)tessa co(n) alcuno di Villa.

[5] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 40, Eufrosina, pag. 1366.21: considerando elli che la parentessa era grande e che non si convenia di più indugiare a maritalla, assentitteli e desponsoe la sua figliuola al figliuolo di colui.

[6] Stat. pis., XIV pm., pag. 33.10: Queste sono le parentesse vietate dalla santa ecclesia.

[7] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 7, pag. 28.24: Questo papa [[...]] non voize mai despenzare nelli matrimonii li quali se faco intra li parienti. Moito li despiaceva cutale parentezze.

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 641, pag. 145: In quillo anno medesmo, Popletani tractaro / Pace et parenteza, et tanto se menaro / Che miser, ser Lalle et Nanni se accordaro; / Ad Santa Croce de Luculo in bocca se basciaro. / Loco la parenteza fo promessa et fermata...

- Fras. Fare parentezza con qno: congiungersi in matrimonio.

[9] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.118, pag. 270: De te so 'nnamorato, - o sposa, cui tant'amo; / succurre tanto bramo - teco far parenteza.

- Fras. Fare parentezza di qno: congiungere in matrimonio qno.

[10] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 283.17: Et era sença bontade e timoroso e fecea parenteçe de schiavi e era subito a li inpii.