ROCCIA s.f.

0.1 roça, rocce, rocche, roccia, roccie, roçe, roche, rocia, rocie, ruoccia.

0.2 Fr. ant. roche (DELI 2 s.v. roccia).

0.3 Tariffa venez., XIII sm.: 1 [7].

0.4 In testi tosc.: Distr. Troia (ed. D'Agostino), XIII ex. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Tariffa venez., XIII sm.; Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Boccaccio, Lett. napol., 1339; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Nota rocche dove ch ha valore palatale.

Locuz. e fras. alpestri rocce 1.3.

0.6 T Libro vermiglio, 1333-37 (fior.): Roccia Maoretta.

0.7 1 Parte minerale coerente e solida della crosta terrestre affiorante dal suolo. 1.1 Singola formazione, affiorante dal suolo o distaccata da esso, di materiale roccioso di massa e dimensioni variabili (pietra, masso); ammasso di tali materiali. 1.2 Estens. Parete rocciosa, spesso di altezza elevata, a picco sulla superficie piana sottostante (acquatica o terrestre). 1.3 Estens. Imponente massa rocciosa di altezza elevata a formare una rupe, un monte. 1.4 Formazione rocciosa che emerge dalle acque del mare, anche di grandi dimensioni e altezza, in forma di scoglio o di un'isola. 2 Incrostazione che ricopre un materiale, partic. di sporcizia (anche fig.). 3 Lo stesso che rocca.

0.8 Luca Barbieri 30.11.2021.

1 Parte minerale coerente e solida della crosta terrestre affiorante dal suolo.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 30, pag. 39.5: e quand'egli l'ebe dispenduto con grande pianto e con grandi sospiri, sì lo sopellì in uno seplucro ched egli avea fatto tagliare ne la roccia ov'egli medesimo dovea esere sopelito a la sua morte.

[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 23, pag. 434.8: Onde qui la virtù dell' albero e del suo frutto, e de l' acqua che della roccia viene, hae a dimagrare la mal congesta materia.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 46, vol. 1, pag. 340.20: e di quelli cittadini fece ivi presso a due miglia, in su la roccia e in luogo d'avere buono porto, fece fondare una terra, la quale per suo nome la fece chiamare Manfredonia...

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 19.9, pag. 28: Poi sopra questi per le rocce fitti / sono i giganti nemici di Deo...

- [Rif. al fondo del mare o di uno specchio d'acqua].

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 8, pag. 141.14: Lo luogo dov'ella fu tratta, fu luogo molto spaventevole, chè la roccia era molto trista: l'acqua adombrava, l'onde che si stendevano sopra la roccia, erano brune et oscure.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 46, vol. 1, pag. 340.20: Questo Manfredi fece disfare la città di Sipanto in Puglia [[...]] e di quelli cittadini fece ivi presso a due miglia, in su la roccia e in luogo d'avere buono porto, fece fondare una terra, la quale per suo nome la fece chiamare Manfredonia...

- [Con rif. a un tipo di allume].

[7] Tariffa venez., XIII sm., pag. 75.3: Iste su(n)t merces q(uod) se pesa en Venec(iis) a sutil: [[...]] çecabro, mira, alume de roça, argento vivo, alume de Stilia...

[8] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 61.5: Acciaio, XIJ soldi. Allume di roccia, X soldi. Anasi, XIJ soldi.

[9] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 76.1: Item lume de roça vuol esser blancha e clara e grossa.

1.1 Singola formazione, affiorante dal suolo o distaccata da esso, di materiale roccioso di massa e dimensioni variabili (pietra, masso); ammasso di tali materiali.

[1] Distr. Troia (ed. D'Agostino), XIII ex. (fior.), pag. 238.3: Paris, figliuolo de· re Priamo, era ito a vedere alle sue colture il guernimento suo, [107] e trovò ne' prati sotto una roccia daccosta a una chiara fontana uno belissimo e grasso toro...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 17, pag. 188.9: E tanto andaro cercando per roccie, per antichi sepolcri, che la trovaro sedere in una roccia, là dove la battallia doveva essere...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.36, vol. 1, pag. 195: Or vo' che sappi che l'altra fïata / ch'i' discesi qua giù nel basso inferno, / questa roccia non era ancor cascata.

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 19, vol. 2, pag. 322.1: Nostra] gente bene armata può [bensì] temere [i cavalli e i saettatori de' Parti], i luoghi impacciati di roccie [e di fratte, e non praticabili alla vittuaglia...

[5] Chiose Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 4 [Enone a Paride], ch. E, pag. 413.8: E tagliandole la testa, il cavallo diede e percosse sì forte [da'] piedi di dietro inn una roccia, che la roccia aperse [35] e incontanente n'uscì una fontana...

[6] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 12, v. 34, pag. 394.2: Or voi' che sapi. Dixe che per la morte de Cristo in su la crose fo grandissimi terramoti, per li qua' quella roccia cadde.

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 32, 1-9, pag. 805.25: Sopra il qual pontan tutte l'altre rocce: roccia si può intendere che sia sasso, et allora si piglia per li pesi: imperò che tutti i pesi pontano e pingono in sul centro della terra...

1.2 Estens. Parete rocciosa, spesso di altezza elevata, a picco sulla superficie piana sottostante (acquatica o terrestre).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.47, vol. 2, pag. 42: Noi divenimmo intanto a piè del monte; / quivi trovammo la roccia sì erta, / che 'ndarno vi sarien le gambe pronte.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 47, vol. 2, pag. 63.27: Elli mandaro in prima un uomo disarmato che assaggiasse la via, poi incominciarono a montare su per la roccia appoggiandosi l'uno all'altro.

[3] Chiose Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 2 [Fillide a Demofonte], ch. A, pag. 342.12: E uno die nel vespero avenne che il sagittario rinchiuse Teseus intra lui e una roccia, sicché non lo potea schifare.

[4] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 73, pag. 651.2: Lor corso, di queste lagrime accolte, in questa valle, nella quale noi siamo al presente, o in questa valle, cioè in inferno, si diroccia, cioè va cadendo di roccia in roccia, cioè di balzo in balzo...

[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 12, 1-15, pag. 323.9: Che da cima del monte, onde si mosse; quella ruina, Al piano è sì la roccia; cioè la ripa o ver costa del monte, discoscesa...

1.3 Estens. Imponente massa rocciosa di altezza elevata a formare una rupe, un monte.

[1] Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 2 [Fillide a Demofonte], pag. 358.4: E così trista e così dolente e così abominata come io sono, non fino d'andare sopra li monti e sopra rocce e sopra le rive del mare...

[2] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 4 [Fedra a Ippolito], pag. 455.2: Io ti saròe buona compagna e verròe teco arditamente: io non òe paura de l'alte roccie, né de le spaventevoli caverne.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 24, pag. 290.7: Diana [[...]] discesa degli alti regni, cercò le case della fredda Gelosia, le quali nascose in una delle altissime rocce d' Appennino...

- [Come toponimo]. || Rif. prob. alla collina di Posillipo.

[4] Boccaccio, Lett. napol., 1339, pag. 184.5: A Francisco delli Barde, Jannetta di Parisse, dalla ruoccia.

- Alpestri rocce: rupi montane, part. delle Alpi e degli Appennini.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.51, vol. 3, pag. 89: Esso atterrò l'orgoglio de li Aràbi / che di retro ad Anibale passaro / l'alpestre rocce, Po, di che tu labi.

[6] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 6, v. 51, pag. 1884.28: E dixe: l'alpestre roçe, çoè quelle montagne delle qua' tue nassi over mitti in letto toa scoladura, fono passade dal dicto Anibal e da soa gente per vignire a Roma, le qua' montagne èno in Ytalia appellado monte Apenino.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 22, pag. 92.21: or credi tu che questi sieno nati delle dure querce o delle alpestre rocce...

1.4 Formazione rocciosa che emerge dalle acque del mare, anche di grandi dimensioni e altezza, in forma di scoglio o di un'isola.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 147.6, pag. 61: Mettersi in mar sarebbe gran follore: / il mar batte a le rocce ed a' rivaggi...

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 265 rubr., pag. 181.16: Ancora come i· re sì truova in una roccia nel mare Ocidiano molto salvagio luogo.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 273.1: E facto fo cossì che pyù de C nave, con tutta la gente ch'era dintro, perero et annegaro infra quelle rocche e scolly deceputi e gabati per tale modo. || La grafia ch ha valore palatale secondo l'ed. De Blasi.

2 Incrostazione che ricopre un materiale, partic. di sporcizia (anche fig.).

[1] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 7, v. 75, pag. 1072.8: fresco smeraldo. Çoè quando se rompe da prima ch'è cença roça e succidume.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 370.30: di verso Allessandria di terra d'Egitto viene incenso ch'è peggio il terzo danaio che quello che viene di verso Torissi e di verso Baldacca però che tiene poco del bianco e assai del bruno e roccia con iscorza del suo albero impastata e impiastrato con esso...

[3] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 1, ott. 3.5, pag. 3: Anticamente lo re d'Antïoccia / crudelissimo fu più ch'altri asai, / avegna ch'a la fine ben li noccia / e comperò ciò ch'elli fece mai: / e' fu punito de la mala roccia, / incontra a Dio non li valse trar guai.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 32, 1-9, pag. 805.27: e roccia si può intendere de' vizi e de' peccati, o vero bruttura, come quando la feccia secca intorno ad alcuno sasso...

3 Lo stesso che rocca. || Prob. per influenza del fr. roche "rocca".

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 47, vol. 2, pag. 63.22: Però che i Galli avvisaro un luogo della rocca, il quale si chiama la roccia Carmenta, onde parve loro ch'elli potessero salire in Campidolio...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 24, vol. 2, pag. 184.9: e fuggîrsi per li campi e dinanzi alle loro tende, e dirizzârsi verso la roccia d'Alba, la qual parve loro la più alta intra tutte le montagne ch'eglino potevano con gli occhi scorgere.