SODDISFAZIONE s.f.

0.1 saddisfassione, saddisfazione, sadisfasione, sadisfatione, sadisfazione, sadisfazzione, santisfazione, satesfactione, satesfatione, satesfattione, satiffaciom, satisfaccione, satisfaccioni, satisfacciuni, satisfaciom, satisfacion, satisfacione, satisfacioni, satisfacium, satisfactïone, satisfactione, satisfactioni, satisfactiuni, satisfasione, satisfassione, satisfatiom, satisfation, satisfatione, satisfationi, satisfattione, satisfazione, satisfazioni, sattisfactione, sattisfassione, sattisfazione, sattisfazzione, soddisfazione, soddissfazione, sodesfazione, sodisfactione, sodisfaczione, sodisfagione, sodisfatione, sodisfattione, sodisfazione, sodisfazioni, sodisfazzione, ssattisfazzione.

0.2 Lat. satisfactio, satisfactionem (DELI 2 s.v. soddisfare).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1288]; Libro della natura degli animali (C), XIII ui.di. (pis.); Lucidario pis., XIII ex.; Lett. lucch., 1301 (3); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. volt., 1348-53; Stat. fior., 1355 (3).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Parafr. Decalogo (ed. Buzzetti Gallarati), XIII ex. (?) (bergam.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Vang. venez., XIV pm.; Doc. ravenn., 1361; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Lett. napol., 1356; Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Doc. rom., 1396; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Doc. sic., 1352; Chiose Accurso di Cremona, XIV m. (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. domandare soddisfazione 1; fare soddisfazione 3.

0.7 1 Pagamento (di un debito), risarcimento in denaro. 2 Fatto o condizione che compensa e ripaga (in seguito a un danno o offesa). 3 Espiazione o remissione di una colpa, di un peccato. [Relig.] Atto di penitenza (in seguito alla confessione). 3.1 Locuz. verb. Fare soddisfazione. 4 Appagamento di un desiderio, di un bisogno; realizzazione di un'esigenza.

0.8 Sara Ravani 21.12.2021.

1 Pagamento (di un debito), risarcimento in denaro.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 13 (50), pag. 240.15: sere Petro [[...]] d(e) recevere, scì como lam(en)tando p(ro)pone, d(e) cutale v(ost)ro citadino C livre d(e)la n(ost)ra moneta, le quae ello gli p(re)stò liberale m(en)te i(n) lo n(ost)ro me(r)cato, segundo che la v(ost)ra signoria vedere potrà p(e)r publico i(n)strum(en)to; e, anche scia lo t(er)mine passato, non à possuto avere alcuna satisfatio(n)e.

[2] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 164.9: It. a frate Gherardo, per sodisfaczione de le spese, quando andò al bangno di Corsena, s. xx.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 10, pag. 36.13: Unde da parte de la nostra potestate et del nostro communo tuto ve pregemo k'el ve plaça de vedere et intendere et metere in opere lo vostro senno supra questa visenda sì et in tal guisa ke quello k'è mal facto se dibia tollere via, cum quella satisfactione ke se convegna...

[4] Stat. pis., 1302, cap. 37, pag. 970.9: tale venditore, a quelli casi od alcuno di loro, lo coiame lo quale quello compratore o forestieri comprasse, u che apo alcuno de la dicta arte u quello portrà, quandocunqua comprasse, u che apo alcuno de la dicta arte avere, possa stazire et sequestrare fare, et in questo tenere fare infine ad integra satisfactione di tutto lo suprascripto pregio del coiame lo quale comprasse da quello venditore...

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 97, vol. 1, pag. 428.12: Et studiarò d'invenire, a buona fede senza fraude, et, trovati, apo me reducere, tutti li beni di coloro e' quali lassati molti o vero uno creditori muoiono o vero de la città si partono o vero fugono, et di coloro e' quali sieno presenti o vero assenti o vero compariscano o vero non compariscano a la satisfactione del debito...

[6] Stat. pis., 1321, cap. 62, pag. 238.6: A questo sì veramente agiunto, che ciascuno consulatico sia tenuto, et debbia per saramento, annuatamente di restituire al dicto carmarlingo, delle dicte cose le quali li dicti consuli a lui, in del dicto modo, si facciano dare da lui, soldi XX di denari, in fine ad integral satisfatione quinde a lui facta.

[7] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 48, par. 48, vol. 1, pag. 189.1: e se el deveto el quale esso farà asegnasse, a sé tanto se degga enputare e de suo esso deveto pagare e satesfare sia tenuto, sì che el comuno de Peroscia a la satesfactione del dicto deveto per esso masaio asegnato tenuto non degga essere per alcuno modo.

[8] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 183.24: possano e' detti consoli et debbano provedere sì come a llo' parrà che tutte le quantità de la pecunia, le quali quel cotale banchiere dovesse ricevare da qualunque suo devitore, si convertano nel pagamento et sodesfazione de' detti devitori de' banchieri...

[9] Doc. sic., 1352, pag. 123.13: xxiij° octubr(is) s(up)rad(ic)te ind. p(er) certi beni ci foru di Damianu di Murra li quali foru dati in solutu per la riali curti a seri Franchiscu di Strictu et a siri Nardu, in solutu in satisfazioni di certi tavuli et lignami livati a li dicti Nardu [et Franchiscu] per li predicti Laurenzu et Damiano, sì comu conteni in cistu decretu...

[10] Lett. volt., 1348-53, pag. 188.24: -l nostro vicaro [[...]] per sodisfactione di certo debito e altre obligagioni che a noi le heredi de' predecti Fatio e Bartholomeo sono obligati - iuridicamente fece sequestrare e intrò in possessione e tenuta di tucti beni de' predecti Fatio e Bartholomeo...

[11] Stat. fior., 1355 (3), pag. 567.22: overo si pagasse, per lo tempo che debba venire, quello che in esse sententie, condennagioni, overo pronuntiagioni, overo alcuna d' esse si contenesse; overo che alcuna concordia, fine, sodisfactione, overo confessione, fatta fosse, overo si facesse...

[12] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 4, cap. 39, pag. 365.39: le soprascritte cose o le infrascritte o che si facessoro per inanzi in nulla deroghino o minuiscano o pregiudichino alle concessioni et obligationi fatte per lo comune di Firenze et per lo suo sindaco alli consoli del'arte di Calimala delle rendite et provenimenti della detta moneta del'oro per sodisfactione et infino ad intero sodisfacimento del debito...

[13] Lett. napol., 1356, 2, pag. 124.20: Et ancora lu d(i)ctu conti cu(n) tucta la dicta Compagna si degano exercitare p(er) opere (et) effecti apparenti p(er) tali modo a ffavurire la exaccione de la taxa p(er) loro sat(is)faccione imposta, chi 'nde sequite realimente execucione che bisogna.

[14] Doc. ravenn., 1361, pag. 449.15: E si gl'en faça carta el dicto s(er) Ghibuço al dicto Zoan(n)i de vendeda de quelle t(er)re, dixesse la carta in lui ch'anchora sì dia el dicto s(er) Ghibuçço al dicto Zan(n)i, p(er) refasime(n)to dela dota dela figlola (e) p(er) ugni altra menestratio(n)e (e) satisfacione d'ogne todo(r)ia (e) d'o(n)gne rendeda de t(er)re (e) de vigna...

- Domandare soddisfazione.

[15] <Doc. ven., 1361 (13)>, pag. 123.2: Et de questi nostri danni debi domandar satisfacione.

[16] <Doc. ven., 1374>, pag. 144.8: Et debiè recordare al dito misser Simon ambassator, per lo fatto de la nave de Marino de Mençe che fo abrusata dali Viniciani, sicho' tu si' informato, che debi exponer alla ducale signoria, domandando debita satisfacion.

2 Fatto o condizione che compensa e ripaga (in seguito a un danno o offesa).

[1] Cronica fior. (Gadd.), p. 1303, pag. 102.10: Questi, per uno cardinale che fu fedito, tucta la città di Roma interdisse insino a degnia satisfactione.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 51, pag. 292.33: e spetialmente in questa vixenda ve dia quel senno, previdimento, volere et overe in mandare ad efecto queste cose chi sia soa laude sanctisima, sia honore de vue, reponso, tranquilità e bom stato de questa tera e satisfatiom de quili chi sonno offesi.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 143.249, pag. 608: Zo che per lui te serrà daito, / per li mai che tu ài faito, / pensa far integramente / e no ge tardar niente; / e penza in zo che e' t'ò dito, / da prumer, in questo scrito, / de [...] satisfation / a queli trei de offesion...

[4] Stat. sen., c. 1318, cap. 110, pag. 105.14: E se quello medesmo accusato confesserà umelemente el so peccato al rectore et a due frati, e dirasse colpevole di quelle cose de le quali serà stato accusato, e vorrassene bene correggere et emendare, facta la sua confessione, secondo ch' è stato detto, et emendazione, sieno avute e ricevute per sufficientissima satisfazione.

[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 64.5: Et videndu grandi genti essiri a la chitati, timeru di xindiri in terra; ma solamenti foru contenti di rumpiri la cathena di lu portu, a loru gloria, et, rumpendula, sindi andaru per li fatti loru, riputandu di haviri grandi satisfacioni di la loru iniuria.

[6] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 23, pag. 216.4: Puoi per satisfazione deo una terribile sentenzia e maidizione contra chi avea peccato contra esso.

[7] Doc. rom., 1396, pag. 68.23: «Iacoviello, <ch> q(ue)llo che fo da mi ad ti no(n) debe essere, p(er)ché sempre t'aio avuto p(er) frate. Eccho la p(er)sona mea, piglia q(ue)lla sat(is)factio(n)e che cte piace»...

3 Espiazione o remissione di una colpa, di un peccato. [Relig.] Atto di penitenza (in seguito alla confessione).

[1] Libro della natura degli animali (C), XIII ui.di. (pis.), cap. 104, pag. 375.19: Qui si notano e figurano li visii e li peccati, che quando insieme si raunano per confessione, cusì come quelli corrotti homori apostemati per maturità cadeno et trovali ulim[ent]osi, dipo la confessione, per contrissione e satisfassione, partendosi dal peccatore avieno le suoie buone opere appo Dio grasiose e odorifere.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.13, pag. 284: Puoi el seconno me mandòne - a far la satisfazione / d'onne mia offensione - fin a Roma, como appare.

[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 13.28, pag. 529: L' altri peccati so' vento / vèr' la satisfactïone, / ka pper uno pentemento / cun vera contrictïone / se parce 'n uno momento / tucta l' altra offensïone: / pregammenne le persone / a ccui lo mio aver lassai!

[4] Parafr. Decalogo (ed. Buzzetti Gallarati), XIII ex. (?) (bergam.), 134, pag. 57: Quant l'omo è amalato, al ven a confessione; / el preyt<o> ye domanda satisfacione; / alora ol domoni y dà atemptacione...

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 1, pag. 3.19: il corpo hae molte membra, l'uno de' quali è il braccio, ma il braccio ha più parti, cioè la mano e le dita, e le dita hanno più altre parti; così de la penitenzia e de la sadisfazione. Hae dunque questa terza parte, cioè la satisfazione, altre tre parti, cioè digiuno, limosina e orazione...

[6] Gl <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 54.37: Appresso la confessione viene la sodisfazione, cioè l'ammenda, che l'uomo dee fare secondo l'arbitrio e 'l consiglio del confessore, che dee giudicare l'ammenda secondo il misfatto come 'l peccato richiede...

[7] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 44, pag. 97.21: Ancora Christe vosse sostenì morte per la satisfatione del peccao; li angeli no pòno morire, imperzò no pòno fir redimuy.

[8] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 115, pag. 113.17: E sodisfazione si è, quando il peccatore à riconosciuto i suoi peccati, di fare la penitenzia tale come il prete gl'acomanda e di soferire la pena di buono cuore e di buona volontà.

[9] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 169.2: Ma, se uno testemonio appaga degno de fede con fama sia sospeso, overo separato dalla fraterneta per lo dicto visetatore, define alla degna satisfatione, al giudicio del visetatore, del priore, del sopriore e etiamdio d'alcuno di descrite.

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 627.5: il terzo si è la penitenzia, la quale hae tre parti, cioè contrizione, confessione e satisfazione...

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 64.31: Che spiritualmente parlando la vraxa penitencia chi ne conduxe a Cristo se conpisse in gli tri dì chomo in gli quaranta: e lo prumar dì si è lo cor illuminao de vraxa contricion, lo segondo dì si è vraxa co[n]fession, lo terçço dì si è intrea e conpia satisfation.

[12] Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 12, pag. 49.19: [32] E queloro li qual dirano parole contra lo Fiolo de Dio, elle serà perdonade (ço è a dir che elle li porà esser perdonadi, se elli se repentirano en lo tempo convegnevole et elli en faça satisfacion); chi dirà contra lo sento Spirito, el no li serà perdonado en questo segolo né en l'oltro.

[13] Preci assis., XIV pm., 7, pag. 140.27: quelle persone [[...]] reconoscendose peccaturi, facciano con cuor contriti ed humiliati verace penitentia per vera confessione, contritione e sattisfactione d'opere...

[14] Gl Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), De la batage de lo demonio, vol. 1, pag. 183.23: Ap(re)sso la co(n)fessiom si vem la satiffaciom, zoè la menda che l'omo de' far segondo l'arbitrio e llo co(n)segio de lo confessor...

[15] Chiose Accurso di Cremona, XIV m. (mess.), vol. 1, pag. 78.2: [quisti piaculi] Zò èn: purgaciuni oy satisfacioni.

[16] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, vol. 1, pag. 12.27: XI: Ki Deu non divi, nè cunveni, perdunari li peccata senza omni satisfaccioni, senza omni amenda oy penitencia.

[17] Gl Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 148, pag. 206.4: Appressu la confessioni veni la satisfactioni, ço est l'amenda ki l'omu divi fari sicundu la menti, lu arbitriu et lu consiglu di lu confessuri...

[18] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 99.26: Si alcuno fratre quando i(n)tone lu salmo, voy cante responsorio, voy antiphona, voy lege leccione (et) falleray, si no(n) seray hu(m)iliatu co(n) la satisfaccione i(n) quillo loco dove sta denancze de tutti, sia suttamisso ad maiore vindicte, imp(er)czò che no(n) voleba <p(er)> cu(m) hu(m)ilitate emendare quilla cosa la quale abeba co(m)misso p(er) negligencia.

- Locuz. verb. Fare soddisfazione: pentirsi.

[19] Lucidario pis., XIII ex., L. 1, quaest. 104, pag. 54.24: [M.] Quello che a Dio avea tolto sì le lo dovea rendere et per lo peccato fare satisfatione, che bene est di diricto che homo renda quello che ave altrui tolto, et per la colpa li chiama mercede che li perdoni.

[20] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 13, pag. 52.14: Per quello peccato gli conviene fare sodisfazione, che chi dell'altrui toglie, rendere gli conviene, e per l'amendamento si piglia mercede.

[21] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 104, pag. 55.11: M. Lo honore ch'eli avea a Deo toleto sì li devea rendere e per lo peccato ch'avea commesso sì lli convenia far satisfacion, che ben è drito quando l'omo tollo a altrui le soe cose ch'el ge le renda e per lo peccato li clama el mercé, che li perdon.

[22] Vita frate Ginepro, XIV ex. (tosc.), cap. 1, pag. 9.12: Onde io ti commando per santa obbedienza che tu corra dietro a lui, tanto che tu lo giugna, e gìttati in terra isteso dinanzi a lui e digli tua colpa, promettendoli di fare sodisfazione tale e sì fatta, ch'egli non abbia matteria di rammaricarsi di noi...

4 Appagamento di un desiderio, di un bisogno; realizzazione di un'esigenza.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 38.51, pag. 620: Si ami lo to fillo, / no li lassare impillo / de satisfactïone, / ké ll'avere goloso / all'omo delectoso / muta cunditïone, / no lo rende co' deve: / guai ad ello et a tteve / et a cki lo perdìo!

[2] Lett. lucch., 1301 (3), pag. 130.10: Veram(en)te noi li risspondemo che di tutto àe ragione, ma no(n) llo poe inputare p(er) n(ost)ro vitio né inganno, che noi senp(re) avemo voluto (e) volliamo tutto suo piacere (e) satisfattio(n)e...

[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 6, pag. 122.4: ma la mia condizione, che fui ministro della monarchia del mondo, la quale hae per suo segno l'aguglia, in ciò che 'l detto segno è male usato e male trattato, mi strigne a seguitare alcuna giunta oltre alla satisfazione della tua domanda...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 33, pag. 406.29: Tarolfo avea già lungo tempo la donna disiderata e amata sopra tutte le cose, e per questa avere avea lungamente tribolato, e mettendosi per satisfazione della dimanda di lei a cercare cose quasi impossibili ad avere...

[5] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 9, pag. 461.33: Istando Medea nella sua camera asalita, sola e tormentata dalla fiamma dello amore conceputo, e da molta angoscia tribolata e afaticata da molti sospiri, comincia sollicitamente a pensare come questa fianma dello amore possa soccorrere per sodisfazione di propia volontà...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 58.16: Medea inde la camara sua, dove stava sola per conceptione de lo 'namoramento suo, stava angossosa e sospirando pensava per che all' ardore de la soa concupiscencia potesse occorrere per satisfacione de la soa voluntate.