RIMESCOLARE v.

0.1 rimescolando, rimescolano, rimescolare, rimescolarsi, rimescolata, rimescolate, rimescolati, rimescolato, rimescoli.

0.2 Da mescolare.

0.3 f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 2; Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Mettere insieme o accostare più sostanze o enti in modo da formare un composto amalgamato o un'unione indistinta delle parti (anche pron.). 1.1 Fig. [Con connotazione neg.:] confondere (anche pron.). 2 Rimestare una sostanza in modo da renderla omogenea. 2.1 Fig. Sconvolgere l'assetto, la costituzione o l'integrità di qsa, mettere sottosopra, turbare.

0.8 Cosimo Burgassi 14.09.2017.

1 Mettere insieme o accostare più sostanze o enti in modo da formare un composto amalgamato o un'unione indistinta delle parti (anche pron.).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 109, vol. 2, pag. 660.15: E questo ordine si fermò prima per gli opportuni consigli [[...]] chi di nuovo fosse approvato per lo detto squittino fosse rimescolato con quegli che non fossono tratti...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 358.33: E trasene in questo modo, che la pagliola dell'oro si stende in uno bacino di rame piano e isteso, e poi che la pagliola dell'oro è istesa per lo bacino sì si vuole avere una pietra di calamita e venilla strefinando leggiermente su per la pagliuola dell'oro ch'è nel bacino [[...]] e poi da capo rimena anche la calamita su per l'oro ch'è nel bacino, rimescolando l'oro colla calamita...

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 71, pag. 171.7: E 'ntra le cose Divine starà più chiaramente, e 'n più pace, che non fa in questo corpo, o egli sarà fuori di tutti i mali, essendo rimescolato colla sua natura, e ritornerà ove tutta l'università delle cose è ammassata.

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 329.5: E quando gli omori sono stemperati e rimescolati insieme, fanno i sogni gravi, noiosi e paurosi...

[5] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 63, col. 2.10: R(ecipe) vino bianco libre una, aloe soccotrino on. II, tuçia allesandrina preparata d. XV, canfora, sercocolla, margherite, lengno aloe an. d. V, fanne alcocol e mescola col detto vino, e ssia sottilissimo e vecchio; rimescolate bene insieme, metti nello occhio mattina e sera, e tosto libera, exprobatum.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 325.28: però che la cera significa la carne di Cristo, la quale fu nata di vergine sanza corruzione, sì come l'api ingenerano la cera sanza rimescolarsi insieme l'una con l'altra.

1.1 Fig. [Con connotazione neg.:] confondere (anche pron.).

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 13, pag. 121.16: O languido fratello della dura morte, il quale le false cose alle vere rimescoli, entra negli occhi tristi!

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 281-90, pag. 88.22: Quante volte tu dietro alle femmine l' appetito dirizzi, quante volte, fetido e maculato da esse partendoti, tra loro che purissime sono ti vai a rimescolare, non vergognandoti della tua bestialità!

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 485.3: Questo valente uomo [[...]] son poche sere che egli non si vada inebbriando per le taverne e or con questa cattiva femina e or con quella rimescolando...

2 Rimestare una sostanza in modo da renderla omogenea.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 128, pag. 45.24: sia tanto fatto fuoco dall'uno lato del paiuolo ke bolla molto piano, acciò ke lla schiuma tutta di sopra sança rimescolare s'asodi... || Corpus OVI.

2.1 Fig. Sconvolgere l'assetto, la costituzione o l'integrità di qsa, mettere sottosopra, turbare.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 304.9: Poi per la venuta della sua famiglia non potendo seguitare la impresa e fasciatosi, come primamente li fue dato agio, fesse le fascie, e squarciata la piaga, con ferma mano lo spirito rimescolato con l'acerbità del pianto, delle sue interiora e del suo petto il trasse... || Cfr. Val. Max., IV, 6, 2: «spiritum luctus acerbitate».

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 20.6, pag. 506: ciascun feriva e era ferito esso, / la battaglia tenendo lunga fiata; / ma per lo in qua e 'n là ferire spesso, / tosto fu tutta in sé rimescolata; / né ordine servossi, anzi correa / ciascun colà dove me' far credea.

[3] Valerio Massimo, red. V2, c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 452.23: Poi, per la venuta della sua famiglia non potendo seguitare la impresa, e fasciata la piaga, sì come primamente gli fu dato agio fesse le fasce e squarciata la fedita, con ferma mano lo spirito, rimescolato per l'acerbità del pianto, delle sue interiore e del suo petto il trasse...

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 288.18: Tra' quali i Fiorentini, con vocaboli isquarciati e smaniosi, e col loro parlare fiorentinesco istendendola e faccendola rincrescevole, la 'ntorbidano e rimescolano con occi e poscia, aguale e vievocata, pudianzi, mai pur sie, e berreggiate, cavrete delle bonti se non mi ramognate...

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 86, terz. 38, vol. 4, pag. 126: Tu mi giurerai, / s'i' ti fo Papa, come quì ti ligio, / ch' a Roma colla Corte non andrai; [[...]] Onde la cosa fu rimescolata, / e come piacque a Dio, chiamaron quello, / ch'era il minor di tutta la brigata, / ed una boce non ebbe di manco, / faccendo ognun da beffe tal chiamata.