0.1 eniusta, eniuste, eniusti, enzusti, enzusto, inçusta, inçusti, inçusto, ingiusta, ingiuste, ingiusti, ingiustissimo, ingiusto, iniusta, iniuste, iniusti, iniustissimo, iniusto, iniustu, inzuste, inzusto, jniustu, 'ngiusta, 'ngiusti, 'ngiusto.
0.2 Lat. iniustus (DELI 2 s.v. ingiusto).
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; De regno volg., XIII ex. (aret.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Doc. ver., 1385 (2); Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Locuz. e fras. non ingiusto 1.3.
0.7 1 Che non opera in modo conforme alla giustizia, a una norma condivisa o alle leggi civili (spec. con valore moralmente neg.). Estens. Responsabile di colpe, malvagio. 1.1 Sost. Chi non agisce secondo giustizia, persona malvagia. 1.2 [Con valore avv.]. 1.3 [Detto di una persona:] che non giudica in modo corretto ed equilibrato; [detto di un atteggiamento o comportamento:] che manca di obiettività. 1.4 [Relig.] Che commette o ha commesso peccati. 2 Non conforme alla norma, contro giustizia. 2.1 [Detto dell'amore, per fraintendimento della fonte:] illegittimo. 2.2 Estens. Senza adeguato motivo, ingiustificato. 2.3 Estens. Immeritato.
0.8 Ciro Roberto Di Luca 22.11.2020.
1 Che non opera in modo conforme alla giustizia, a una norma condivisa o alle leggi civili (spec. con valore moralmente neg.). Estens. Responsabile di colpe, malvagio.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 7, pag. 14.18: Il secondo male si è che 'l prenze doverrà tiranno e rapitore e ingiusto.
[2] Brunetto Latini, Pro Marcello (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 226.10: Ed io tegno isconoscente ed ingiusto cittadino colui il quale ritiene l'animo e 'l volere nell'arme...
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 25, vol. 3, pag. 87.5: È detto ingiusto quegli che fa contra alla legge, e quegli che passa la natura dell'eguaglianza, e quegli che si mette a guadagni non liciti nè onesti.
[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 13, pag. 114.5: Et però anco ci àe altra ragione per la quale elli non puote insuperbire: ch'elli non sàe se quella podestà li è conceduta in suo giudicio, s'elli è ingiusto et non era degno.
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 112, pag. 114.23: Se Deo a luy perdonase So honore perzò k'El no poesse da luy avere, Deo serave no-posente; e s'El lo metesse in gloria senza punir, El serave iniusto: no se -tu ben k'El punì li angeli per peccado de cogitatione?
[6] Fiore di virtù, 1313/23 (bologn.), cap. 12, pag. 179.31: Ovidio dise: «Sotto lo dolçe mele s'apliata lo malvase veneno del'omo [in]iusto».
[7] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 36.18: Riprendesti anche grandemente il fatto dello ingiusto Senato; eziandio della nostra criminazione ti se' doluto; della danneggiata fama il danno hai pianto...
[8] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 399.11, pag. 243: Denari fanno le peccata parcere / e sença quigli cachun venne en odio, / çusto et inçusto macipando en carcere.
[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 3, vol. 2, pag. 153.2: che non sono sufficienti, ma eziandio a uomini pessimi, ingiusti, e disonesti, li quali sarebbero più degni di essere posti in su le forche, che in cattedra per prelati.
[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 30.17: oy lu puviru si esti infidili et innimicu di Deu, comu eranu quisti di Missina intandu, et in quistu modu si esti licitu prindiri lu loru, comu di iniusti et ingrati possessuri, et darilu a Deu, oy per Deu.
[11] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 119, pag. 294.14: Il fariseo stava e fra sè medesimo diceva: Io ti fo grazie, Dio, inperò che io non sono come gli altri uomini: rattori, ingiusti, adulteri; nè ancora come questo publicano.
[12] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis I.97, pag. 185: Più giustamente: Egli è Cesare Augusto, / Che Livia sua, pregando, tolse altrui. / Neron è il terzo, dispietato e 'ngiusto; / Vedilo andar pien d' ira e di disdegno: / Femina il vinse, e par tanto robusto.
- [Detto dell'anima].
[13] f Bianco da Siena, 1370-99 (sen.), 33.54, pag. 486: Specchiandosi l'anima dolorosa / sopra dell'altre si vedeva ingrata, / fragile, ignorante, malitiosa, / ingiust'e stolta e iscialecquata: / forte piangendo quella sventurata / divin giudicio sopra sé gridava. || Corpus OVI.
1.1 Sost. Chi non agisce secondo giustizia, persona malvagia.
[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 37, pag. 163.36: De killu ponti lu quali avia vistu stu cavaleri, quandu chi passava alcunu jniustu, cadia jn killu flumj sì fitenti...
[2] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 5, pag. 232.11: Come dunqua dice santo Ambrosio: «Nulla cosa così propriamente discerne lo iusto dallo iniusto come questa, cioè che in delle avversità lo iniusto mormora e lo iusto loda Dio e ringrazialo».
[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 19, vol. 1, pag. 143.21: Onde e leggiamo e vediamo, che sempre gl' ingiusti hanno perseguitati li giusti...
[4] Stat. fior., a. 1364, cap. 31, pag. 99.1: E sieno tenuti e' consoli di questa arte, el più tosto che saprano gli albitri del comune di Firencçe essere eletti [[...]] di cassare gli iniqui e iniusti...
[5] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 240.5: La voltabile fortuna esalta gl'ingiusti, acciocchè coloro i quali ella strabocchevolmente fece montare, alla terra volga...
- [In opp. a giusto, in espressioni bibliche].
[6] Ecclesiaste volg. (vers. alfa), XIII ex. (fior.), cap. 9, pag. 220.4: perciò che tutte le cose riserba messer Domenedio celatamente infin da seço, onde veggiamo ch'ogne cosa viene mescolatamente al giusto et alo 'ngiusto, al buono huomo et al reo, al santo et al peccatore...
[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 75, pag. 366.16: E se dicessi come fu ciò, è quello che disse Cristo nel vangelo: «che fa nascere il sole suo sopra i buoni e sopra i rei, giusti e ingiusti».
[8] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 16, cap. 4, par. 13, pag. 287.7: Nel Vangelo di Matteo dice Cristo: lo sole suo fa Dio nascere sopra i buoni e i rei, e piove sopra i giusti e gl' ingiusti.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 106.15: Verbigrazia: Fecero quelli da Teba giusto o ingiusto quando per segnale della loro vittoria fecero un trofeo di metallo?
[2] Doc. ver., 1385 (2), pag. 434.22: p(er) quelo ch(e) l'abia fato p(er) lo tempo passà e dapo' che l'è stà arcip(re)ve de S. Zuano, quel sancto a chi l'à recovrà e a chi 'l voravo recovraro sì è una Viola soa fanto, ala quala, o iusto o iniusto, l'à ben recovrà certe case...
1.3 [Detto di una persona:] che non giudica in modo corretto ed equilibrato; [detto di un atteggiamento o comportamento:] che manca di obiettività.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 15, pag. 235.18: Onde dicie santo Agustino; che a neuno irato pare ingiusta la sua ira.
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 22, pag. 281.12: Ingiusto giudice è quello che tolle al giusto posseditore la cosa sua e al'avversario suo dàlla.
[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 56, pag. 299.27: E l'omo irato è fuore del so corpo, sì che a nexuno irato la soa ira pare iniusta.
[4] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 3, pag. 210.20: noi siamo iniusti lamentandoci e mormorando dî suoi iusti fragelli [[scil. di Dio]]...
[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 2, cap. 3, vol. 2, pag. 159.17: Così ancora questi signori mondani sono ingiusti nel punire in ciò, che vendono, e lasciano la giustizia per pecunia, per paura, o per prieghi, e assolvono, e giustificano gli empi, e degni di esser giudicati...
- Locuz. agg. Non ingiusto: equo.
[6] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 22, pag. 281.14: E voi, bel caro mio, non ingiusto, per Dio, ma tutto giusto, scola di giustitia, vi trovi l'omo.
1.4 [Relig.] Che commette o ha commesso peccati.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.72, vol. 1, pag. 215: L'animo mio, per disdegnoso gusto, / credendo col morir fuggir disdegno, / ingiusto fece me contra me giusto.
[2] Gl Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 13, v. 72, pag. 418.10: inçusto fece me. Çoè a dire: io mi feci cosa non çusta.
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 293.21: E con ciò sia cosa che ora li giusti non abbiano compassione agli ingiusti dannati quando anco temono d' essere giudicati elli...
[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 15, pag. 68.20: Molto adunque ci dobbiam muovere a compassione considerando che muore il giusto e l' innocente per noi ingiusti e peccatori.
[5] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1333 (pis.), cap. 25, pag. 139.22: Conciossia cosa dunque che a questo contradire non si possa, parmi e consiglio, che ne cessi questo romore, e non siate correnti e pazzi a giudicare impetuosamente questi uomini che avete presi, perocchè non gli trovate ingiusti, nè sacrileghi, nè che biastemino la Dea vostra Diana.
[6] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 13, pag. 245.16: Onde turbato e disdegnato per lo sentimento della indegna pena, non volendo dimorare sotto vitiperosa e cieca vita, innocente, fedele, e puro, di giusto, dic'elli, mi feci ingiusto, togliendomi la vita...
[7] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), I, cap. 1, pag. 2.16: Or vi dico che questo giuoco fue trovato al tempo di Vilmoderag Re di Bambillonia uomo lussurioso, ingiusto e crudele...
[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 4, pag. 90.13: i miei peccati, che io ingiustamente feci, o vero, i quali facendo, mi feciono ingiusto...
- Sost.
[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 21, pag. 257.25: Se per testimonia della Santa Scrittura credesti che le anime delli giusti siano ora in cielo, così puoi e devi credere che le anime degli ingiusti siano in inferno.
[10] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 5, pag. 232.11: «Nulla cosa così propriamente discerne lo iusto dallo iniusto come questa, cioè che in delle avversità lo iniusto mormora e lo iusto loda Dio e ringrazialo».
[11] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 2.28: «Ave gratia plena», ché veramente fo plena de gratia, de la qual pleneça çascun sì ne tol, çoè li captivi redention, li tristi consolation, li pecadori iustificacion, li iniusti perdonança, li justi gratia, li angeli alegreça, tuta la trinitade gloria, e lo fiol de l' omo sustancia de umana carne...
[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 27, pag. 251.9: Se per testimonia de la Santa Scritura tu creese che le anime de li iusti sean aora in cel, così poi e dei crei' che l' anime de li iniusti sean in inferno.
[13] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), 20, pag. 313.9: quando, sanza rimedio di nessuna appellazione, sarà data nel dì del giudicio da esso nostro Signore la terribile e miserabile e perpetua sentenzia agl'ingiusti dalla banda sinistra, dicendo loro: «Andate maladetti nel fuoco etterno, el quale è preparato al diavolo e agl'angeli suoi».
2 Non conforme alla norma, contro giustizia.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 62.21: Speciale è quella nella quale il parliere si sforza di mostrare alcuna cosa che ssia iusta o iniusta, non nominando certa persona...
[2] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 3, pag. 172.27: Adonqua intra li ingiusti regimenti più da sostenere è la democratia, ma pessimo è la tyrannide.
[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 52, pag. 271.15: Può cci offendere in cuore, in mal disiderio, in odio e in ingiusta volontà.
[4] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 9, par. 10, pag. 407.24: La maggiore parte degli uomini, quando possono, fanno le cose ingiuste.
[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 487, vol. 2, pag. 462.33: questo paia molto inonesta et ingiusta cosa et ritornare possa in danno del comune di Siena et pregiudicio de la ragione...
[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 73, pag. 103.30: E quanto a zò de' atender che quelle intradhe ke perten justamente alla citade sia arcolte e conservade lialmente; e da quello ke fosse enzusto se de' vardar.
[7] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 3, v. 59, pag. 164.29: «Padre Santo, tu vidi bene a che stado è lo mondo, e vidi che cotali cose convengono fare per mantignire la raxon de la Ghiexia - e le raxuni, digo le inzuste richeze mondane acquisstade, uxurpade et tolte per forza de l'imperio al tempo de la soa vacacione...
[8] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 152.7: «Ma nè questo per certo alcuno negherà: ogni cosa esser buona, la quale è iusta; e, in contrario, quella ch' è iniusta esser rea è manifesto».
[9] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 5, pag. 18.22: Cristo per nostro amore non temette gli Giudei armati, feroci ed ingiusti, nè gli ministri crudeli, nè la corona delle spine, nè la vergogna d' essere spogliato, nè l' amaritudine del beveraggio, nè la derisione, nè la croce, nè la lancia, nè pena, nè morte ingiusta.
[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 206.5: Allora finalmente Fineo si pentò della ingiusta battallia.
[11] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 20, pag. 92.7: Quanto all' anima dobbiamo considerare la sua innocenza e la sua giustizia, chè, come dice s. Pietro, non fece Cristo peccato in niun modo; però la morte sua fu più ingiusta e più dolorosa.
[12] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 26, proemio, pag. 440.22: Per la parte dell'Autore si risponde, che lla prima guerra impresa per li Greci, dove presono Isiona sirocchia di Priamo, fu ingiusta; dunque non ebbono li Greci giusta cagione di guerra, e per conseguente ogni inganno fu abominevole, e degno di pena.
[13] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 51, pag. 205.34: E conoscendo quasi il volere degl' iddii, e la ingiusta sentenza che dare doveano temendo, e mossi a pietà, s' ingegnarono d' aiutare Biancifiore...
[14] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 236.14: Chi piagne raddoppia i suoi danni, e col dolore si ampia il dolore, e con doppia sepoltura vivo si parte. Che ti fa' della ingiusta fortuna?
[15] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 17, par. 1, vol. 2, pag. 55.11: de false testimonia overoké falsa aggia dicta o facta testemoniança [[...]] overo eniusta exactione e defraudatione aggia facta iniqua e falsa nante podestà...
[16] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 2, pag. 682.18: Altramente, recusando de giurare in ciaschuno delli predicti casi, fia presumito et infincto rea et iniusta ragione e questione avere et in tutto cada da la sua questione.
[17] Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.), 5.12, pag. 19: Ma voy me festi novamente gusto / d'un vostro sòn, che per pietà si lagna / chon dolce modo et bela melodia / di quel caso terribel et ingiusto / di popoli infelice di Romagna; / onde io ritorno a la lasciata via.
- [In opp. a giusto].
[18] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 97.8: Controversia del genere è quando il fatto è conceduto e sono certi del nome d' esso fatto, ma è questione della quantitade del fatto o del modo o della qualitade, in questo modo: giusto o ingiusto - utile o inutile...
[19] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 1, pag. 215.2: Se voi disprezzate l'umana generatione e l'arme de' mortali, almeno sperate che li dèi ànno memoria delle cose giuste e delle ingiuste.
[20] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 95, pag. 308.8: Le cose buone, e le ree; l'oneste, e le non oneste; le giuste, e l'ingiuste; le pietose, e le crudeli; le vertudi, e il loro uso...
- [Dir.] [Detto, in partic., di una sentenza, una condanna].
[21] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 23, pag. 181.35: Anco non è alcuno infame quando è dampnato per infame et ad infamia etiandio in della terra sua quanto ad tutti, però che forse alcuni reputano quella sententia ingiusta, unde non è appo coloro infamato.
[22] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 486.15: E poi che li colpevoli di questa setta furono insiememente presi e morti, nella loro forma restituì quelle leggi; et insieme provide l' una cosa e l' altra, cioè che il salutevole punimento o non fusse ingiusto, o per legge impedito fusse.
[23] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 2, cap. 62, vol. 1, pag. 304.1: la qual cosa fu tenuta crudele e ingiusta sentenza, e molto dispiacque a' cittadini, però che manifesto fu che non erano colpevoli.
[24] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 14, pag. 159.11: Se la sentenzia ingiusta mi dannasse, dunque potrebbe il Papa o 'l Vescovo più che la iustizia divina, se la loro ingiustizia anulasse la iustizia di Dio.
[25] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 836, pag. 359.43: «messere, guardate come li vostri famigli e crientoli cominciano a stramazzare per la ingiusta sentenzia, innanzi ch'ella sia letta; pensate, che seguirà, letta: eh per Dio non date sì ingiusta sentenza, come questa è».
- Meton. [Detto di un'arma].
[26] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 114.16: e simigliante a minacciante, avea quel volto ch'egli ebbe in quello tempo ch'egli assalio Agamenon con ingiusto ferro...
[27] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 128, pag. 515.9: O almeno m' avesse la ingiusta lancia del siniscalco passato il cuore, quando con lui, mai più non usato all' armi, combattei!
- Sost. Ciò che è ingiusto.
[28] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 4, v. 13, pag. 1776.9: Or a proposito exemplifica l'autor: sì cum' Daniele fo rememoradore e dechiaradore del sonio de Nabuco, per lo qual sonio era inçustamente irado et infolonido contra i savii inçusto dixe, po' che per scientia humana no se pò savere...
[29] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 2, pag. 7.9: E Vergilio dicie a Dante, che perciò che esso fu padre e principio di tanto bene non pare ingiusto se dio li concedette tanto sapere, e se el diavolo li fu cortese a mostrarlo lo 'nferno.
2.1 [Detto dell'amore, per fraintendimento della fonte:] illegittimo.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 27, pag. 232.13: Ma per cierto mistiede è, nante che eo moyra, che tu me prieci e passeme nante de morte, cà necessaria cosa èy che da quillo iniusto amore de Helena che rapisti, per la quale so' stati muorti tanta gintili huomini et altra gente senza cunto... || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 79: «Ha gens ceca et dire mortis ignara, cur in violenta manu ab iniusto viro non evellitis Helenam».
2.2 Estens. Senza adeguato motivo, ingiustificato.
[1] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 16, pag. 69.24: Questi cotali ardirebbono ad adomandare ogni cosa all'amico, e per così fatta adomandanza danno a intendere c'ogni cosa farebbero per l'amico; onde per la loro ingiusta et continua lamentanza si suole non solamente spegnere l'amistade, ma soglonsene ingenerare odii sempiternali.
[2] Cavalca, Specchio de' peccati (ed. Zanchetta), 1333 (pis.), cap. 8, pag. 258.1: E così, quanto a la lingua, l'omo ne cade in multi peccati di bugie e di fare sacramenti falsi e di negare la veritade, e così de dare le voci alle ingiuste lezioni per paura di dispiacere a' maggiori e in multi altri modi.
[1] Dante, Convivio, 1304-1307, I, cap. 2, pag. 11.12: E questa necessitate mosse Boezio di se medesimo a parlare, acciò che sotto pretesto di consolazione escusasse la perpetuale infamia del suo essilio, mostrando quello essere ingiusto, poi che altro escusatore non si levava.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 205.18: Intandu la ira e la virtuti se parteru intra di loru quillu parlamentu, quilla arricurdandusi di la iniusta dannaciu[ni] sua, quista essendu intenta a gloria di victoria.
[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 7, proemio, pag. 177.28: Se consideriamo la persona del figliuolo di Dio incarnato sofferire pena in sulla croce, nulla ingiuria, nulla offesa fu mai tanto ingiusta.
[4] f Girolamo da Siena, Pistole, XIV/XV (tosc.>ven.), 10, pag. 261.32: Dite che vi date per morte: se così è, sarete veri mortificati e sempre intenderete a li comandamenti e sani consegli de la salute e ociderete in voi lo timore de' pareri de le çente mondane e nel ben fare sarete soliciti, non curando li çudicii e le mormoratione e le infamie inçuste de le mordace lengue de li homeni... || Corpus OVI.