SUPPLICARE v.

0.1 sopplico, sopplìco, ssupplichando, suplica, suplicà , suplicando, suplicandoti, suplicar, suplicare, suplicari, suplicaro, suplicato, suplicè, suplicha, suplichando, suplichemo, suplicho, suplico, suplicu, supplica, supplìca, supplicali, supplicamo, supplicando, supplicandolo, supplicandoti, supplicano, supplicanti, supplicao, supplicar, supplicare, supplicarono, supplicasse, supplicassi, supplicaste, supplicato, supplicatu, supplicharono, supplichemo, supplicherete, supplichi, supplichiate, supplico, supplicò, supplìco, supplicòe.

0.2 Lat. supplicare (Nocentini s.v. supplicare).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dante, Commedia, a. 1321; Stat. pis., 1322-51, [1343]; Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Doc. ver., 1361; Codice dei beccai, 1385 (ferr.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Pregare con umiltà un superiore per ottenere qsa. 1.1 [Relig.] Pregare con umiltà e devozione Dio, Maria o i Santi per ottenere una grazia. 1.2 [Dir.] Presentare una petizione o un ricorso formale a un'autorità per ottenere qsa. 2 Pregare con fervore; implorare. 3 [Da prob. corruttela della tradizione].

0.8 Elisa Giorgetti 20.05.2022.

1 Pregare con umiltà un superiore per ottenere qsa.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 13.61, pag. 144: Ma io ò cierti vassalli perversi, / Che ssempre stanno in guerra e 'n travalglia. / Mandato m' ànno una lettera, che binsongnio è per lor canpamento la tornata mia. / Suplico a voi, che vi debia piaciere / Ch' io vada là colla vostra licienzia.

[2] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 10.24: Il Cardinale suplica a la Vostra Santità che vi piacia di prendere queste cose.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 9, cap. 30, pag. 428.9: Da lui [[scil. il re dei Mauri]], supplicando con umilissimi prieghi aiuto al suo cammino, però che alla guerra non poteva, quattromila Mauri impetrò.

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 160.13: Allora Ieremia per divino miraculo pregao lo ditto re tre diverse fiate che ipso re destrusese la dicta cità de Ierusalem, volendo dire et supplicare allo re prefato che la dicta cità de Ierusalem non destrusese.

1.1 [Relig.] Pregare con umiltà e devozione Dio, Maria o i Santi per ottenere una grazia.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 10 (38), pag. 238.13:. La quale alecta avemo recivuta scì como se (con)vegnia, e supplichemo a cului [[scil. Dio]] da cui vene questo dono ch'el ne dia lo so aitorio i(n) questa pa(r)te...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.5, pag. 111: Misericordioso segnor me', / voi chi sei redentor me', / e', vostro umel servior, / chi sun grande peccaor, / suplicando ve requero, / doze Paire in chi e' spero, / che, segondo la quantitae, / de la vostra gran pietae, / a mi, pentio, perdonei / tuti li mai che unca fei.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.25, vol. 3, pag. 545: Or questi, che da l'infima lacuna / de l'universo infin qui ha vedute / le vite spiritali ad una ad una, / supplica a te, per grazia, di virtute / tanto, che possa con li occhi levarsi / più alto verso l'ultima salute.

[4] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 15, v. 85, pag. 2152.15: Ben suplico io a te. Çoè: vivo topatio, lo qual fai bella questa çogla, faço prego che me paleçi to nome.

[5] Gl Lancia, Chiose Par., 1341/43 (fior.), c. 33, vv. 22-27, pag. 1231.11: supplica, cioè reverentemente come a imperadrice ti prega, per gratia di vertute, cioè che tu li dei tal gratia e tale potentia, tanto che possa etc.

[6] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, 12, pag. 26.5: andando a visitar la glesia de nostra dona, abiando la infirmità primera e stando in oration e devotion, vete in ymagination de spirito la gloriosa vergene supplicando al so fiolo benedeto per quisti cotali infirmi...

[7] Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), cap. tern. 1.85, pag. 8: E però quanto posso a ti sopplìco, / com'a colei che pô' zò che te piace, / che me defendi dal mio gran nemico...

[8] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 33, 22-39, pag. 860.7: Supplicate; cioè umilmente prega te: supplicare è sotto altrui sè piegare, sì che supplicare è con umiltà pregare...

- Pron.

[9] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 3, pag. 563: Onne descreto artefece, quando vole operare, / ajuto deve petere da cui lo pote dare; / perçò a Dio me supplico, che pote in terra e mare / e lo cielo simil[iter] solo verbo creare, / agiuto me conceda con favore / et a buono diriçe lo mio core.

- [Rivolgendosi a divinità pagane].

[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 22, pag. 580.29: Ma la mancante natura supplicando a Giove, si dice che nell' usato uficio il fece tornare: ma mai da quell' ora in avanti con diritto occhio non mi guardò, ma passando davanti a me traverso, quasi sdegnoso mi mira; di che io poco mi curo.

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 151.32: Perzò sopplico devotamente a li Diey nuostri che me te salveno da onnen pericolo e de onnen trademiento».

1.1.1 Pregare attraverso un rituale pubblico e in occasione di particolari eventi le divinità pagane.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 21, pag. 481.12: Appresso queste parole d' ogni parte della corte fu altamente detto che P. Elio pretore il proponesse, e fu decretato, che cinque dì d' intorno a tutti i pulvinarii si supplicasse e che con centoventi vittime maggiori si sacrificasse.

1.2 [Dir.] Presentare una petizione o un ricorso formale a un'autorità per ottenere qsa.

[1] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 7.15: Supplica la mia parvitade a la vostra segnoria devotamente, che vui, per Deo e per lo vostro onore, segundo la vostra força ch' è sufficiente in questa parte, vugliae dare overa che possa avere officio in Comuno.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 367, vol. 1, pag. 551.17: Et da la pronuntiagione fatta per lo giudice sopra la detta cotale exceptione proposta non si possa appellare, supplicare o vero richiamo muovere nè adimandare che alcuno sia exgravato per consèllio di savio.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 8, vol. 2, pag. 315.20: E ke glie segnore priore de l'arte presente siano tenute pregare e supplicare a meser lo vescovo de Peroscia ke la scomunicatione faccia e fare faccia per tucte le chiesie e glie rectore de le chiesie de la cità e del contado de Peroscia contra tucte e ciascune glie quaglie contrafecessero en le predicte cose.

[4] Stat. pis., 1322-51, [1343] Agg., cap. 5, pag. 607.23: Et perciò, per parte de' dicti sensali citadini di Pisa, a la vostra signoria humilmente si suplica, et con riverentia si dimanda, che non revocando in alcuna cosa per le infrascripte li Brevi, Statuti o comsigli del Comune di Pisa et del populo per loro o de' sensali facti infine a ora, ma più tosto quelli confirmando, vogliate et piace a voi tra quelli, per modo che vaglino, adiungere, statuire et ordinare le infrascripte cose...

[5] Doc. ancon., 1345, pag. 236.8: De li altre querimonie si supplica che piaccia a la magnificentia del Dosie ac al comune de Venegia non gravare el comune d'Ancona...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 70, vol. 2, pag. 603.17: Per la qual cosa per il sindaco della chericia di Roma, e per quello del popolo di Roma, costituiti da coloro che n'aveano balìa, fue isposto dinanzi a llui e supplicato ch'egli procedesse sopra il detto Iacopo di Caorsa secondo eretico...

[7] Doc. ver., 1361, pag. 324.1: che q(ui)gi i quali çà aveso acusà e p(ro)và e acuseso e p(ro)veso sia tegnù en creença e copia alguna dela acusa e deli acusauri e di testamunii no sia dà ai acusè né a altri p(er) igi e che ale dite (con)dana(n)çe, acuse e p(ro)cessi nexum se possa app(e)llaro né suplicaro.

[8] Stat. lucch., 1362, cap. 65, pag. 115.20: E che dalli processi o condannagioni che per le predicte cose o alcuna di quelle si facesseno, o per cagione di quelle, non si possa appellare o supplicare, o querela muovere a alcuno giudice...

[9] Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 236.16: con çò sia cosa [[...]] mo' per quella università a nu sia stà suplicà e açò che quilli bechari possa matricola e scola de loro arte in quella cità de Ferara renovare...

2 Pregare con fervore; implorare.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 15.2949, pag. 303: Dentro nel cuor lo prende umilitate / Mirando la donzella, e a lei supplìca, / Così lo prende la verginitate.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 19.14: Ma Metellu lu piatusu, lu quali per lu pertinaci amuri qui issu appi a so patri consulu consecutau altressì nobili supranomu per li soy lacrimi, commu aquistaru l'altri per vittoria, non dubitau, essendu consulu, di suplicari a lu populu per Quintu Calidu preturi candidatu, que lu tribunu di lu populu restituissi la ligi la quali sou patri avia fatta in la citati...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 560.1: Non passò il terzo giorno, che la fortuna, acconciatrice de' mondani accidenti, conscia del futuro, sostenne che Gannai, sola delle sorelle, con picciola compagnia, né da lei temuta, semplicemente venne al luogo ove Eucomos usata era d' udire, e supplica, con prieghi di maggiore grazia degni, che egli suoni...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 264.11: Et Enea, vedendo ca no nce potea resistere, supplicao devotamente a li Grieci che allo manco le devessero concedere e graciosamente donare quelle XXII nave...

3 [Da prob. corruttela della tradizione]. || Forse errore per plegar: cfr. Badas, Santo Stadi, p. 158.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4485, pag. 167: Onde io te digo per to meio, / Che tu credis al mio conseio: / Lassa star le ydolle malvas, / Le qual çirchunda Satanas, / Che tute è soe abitaçion / E soy templi e soe maxon; / E credy in quel signor eterno, / Che volsse suplichar lo inferno, / E che llo terço dy resusità, / E può apresso in çiello montà.