VALLARE (1) v.

0.1 valata, vallan, vallano, vallari, vallarsi, vallata, vallava.

0.2 Lat. vallare (DELI 2 s.v. vallo).

0.3 Dante, Convivio, 1304-1307: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-1307; Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); <Cavalca, Trenta stolt., a. 1341 (pis.)>.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Circondare (un luogo), delimitare. 1.1 [Milit.] [A scopo difensivo:] fortificare. 1.2 [In contesto fig.]. 2 Pron. Estens. Proteggersi.

0.8 Ciro Roberto Di Luca 09.10.2020.

1 Circondare (un luogo), delimitare.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, III, cap. 15, pag. 250.8: «Quando Dio apparecchiava li cieli, io era presente; quando con certa legge e con certo giro vallava li abissi, quando suso fermava [l'etera] e suspendeva le fonti dell'acque, quando circuiva lo suo termine al mare...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.77, vol. 1, pag. 136: Noi pur giugnemmo dentro a l'alte fosse / che vallan quella terra sconsolata: / le mura mi parean che ferro fosse.

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 8, 76-81, pag. 236.8: Noi; cioè Virgilio et io Dante, pur giugnemmo dentro all'alte fosse; cioè profonde, Che vallan; cioè le quali circundano, quella terra sconsolata...

1.1 [Milit.] [A scopo difensivo:] fortificare.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 466.14: E subbitamente avrebbero cominciata la battaglia, se il roggio Phebo non avesse già bagnati nel gurge hybero i lassi cavalli e redutta la notte, fuggendo il dì. Elli si pongono a campo dinanzi la città e vallano le mura. || Cfr. Verg., Aen., XI, 915: «moenia vallant».

[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 75, pag. 464.6: «Vallo», secondo il suo propio significato, è quello palancato, il quale a' tempi di guerre si fa dintorno alle terre, acciò che siano più forti, e che noi volgarmente chiamiamo «steccato»; e da questo pare venga nominata ogni cosa la quale fuor delle mura si fa per afforzamento della terra; e perciò dice l'autore che giunse nelle fosse «che vallano», cioè fanno più forte quella terra. || Mentre secondo ED s.v. vallare l'es. dantesco ha «sicuramente il senso di "delimitare"», nell'interpretazione di Boccaccio si presuppone la presenza di una cinta difensiva.

1.2 [In contesto fig.].

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 32.78, pag. 145: Beati alcun si diceria se data / fosse lor forse potenza reale, / non conoscendo il mal di ch'è vallata.

2 Pron. Estens. Proteggersi.

[1] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1341 (pis.)>, cap. 21, pag. 235.15: Veggiamo nelle battaglie corporali, che, poiché i nemici sono in volta, e fuggono, se veggono quelli, che li cacciano sparti, e troppo sicuri, sogliono fare capo grosso, e vallarsi, e sconfiggere quelli, che in prima gli mettevano in volta.