SUPERNO agg./s.m.

0.1 soperna, soperno, superna, superne, superni, superno, supernu.

0.2 Lat. supernus (DELI 2 s.v. superno).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 2.3.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Lucidario pis., XIII ex; Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Rime Arch. Not. Bologna, c. 1291-1300 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342/1348]; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.5 Anche s.f. (superna).

0.7 1 Che sta sopra, in una posizione elevata o più elevata (in opp. a ciò che sta in basso o anche in senso assol.). 1.1 Sost. Ciò che sta in alto (in opp. a ciò che sta in basso). 1.2 [Con rif. al mare Adriatico]. 1.3 Del cielo; che si riferisce alla volta celeste. 1.4 Fig. Di argomento più elevato. 2 Che si riferisce a Dio o appartiene al divino (in opp. a ciò che appartiene al mondo terreno, in senso fisico o spirituale). 2.1 Che proviene da Dio. 2.2 Che ha sede o si trova nel Paradiso. 2.3 [Come attributo di Dio o Maria]. 2.4 [Di una divinità pagana:] del cielo (in opp. agli dei inferi). 3 Al massimo grado in un scala di valori.

0.8 Elisa Giorgetti 20.04.2022.

1 Che sta sopra, in una posizione elevata o più elevata (in opp. a ciò che sta in basso o anche in senso assol.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.39, vol. 1, pag. 195: Ma certo poco pria, se ben discerno, / che venisse colui che la gran preda / levò a Dite del cerchio superno...

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321/22 (fior.), 19, pag. 163.13: cosí la superna umana lor parte, cioè il capo...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 49.19: Ca lu filyu di Prusia, rigi di Bithimia, qui appi cussì nomu commu sou patri, in locu di lu ordini supernu di li denti, appi unu ossu stisu ygualimenti...

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 27.3, pag. 336: Né escon delle sicule caverne, / allora ch' Eol l' apre, sì furenti, / ora le basse e ora le superne / parti cercando, li rabbiosi venti...

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 24, par. 1, vol. 2, pag. 105.8: volente Deo, tucti tri foru spaccati: l' un velu et l' autru, et lu limitaru supernu di lu templu.

1.1 Sost. Ciò che sta in alto (in opp. a ciò che sta in basso).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 3.13, vol. 1, pag. 95: Stand' al mondo sença 'l mondo / tutto fo per te iocondo: / lo superno e 'l profondo, / e l'aere süavissima.

1.2 [Con rif. al mare Adriatico].

[1] f Giustino volg. (ed. Vaccaro), c. 1391/96 (fior.), L. 20: E i Veneti, i quali noi veddemo abitatori del mare superno, poi che Troia fu presa e guasta, vennero con Antenore suo capitano. || Corpus OVI.

1.3 Del cielo; che si riferisce alla volta celeste.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.18, vol. 2, pag. 123: e l'altre poi dolcemente e devote / seguitar lei per tutto l'inno intero, / avendo li occhi a le superne rote.

[2] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 20, v. 13, pag. 1332.4: O cielo, nel cui. Apostrofa al celo, çoè a l'ordene del mondo superno...

[3] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 2.5, pag. 151: O soma Providenzia, che governi / ciò che la terra e 'l ciel in sé conchiude, / deh, non guardar le nostre opere crude, / ma volgi a noi, di grazia, gli occhi etterni. / Ritieni il corso de' cerchi superni...

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 23, 25-39, pag. 632.23: le viste superne; cioè le stelle che sono in cielo, che tutte ànno splendore dal Sole...

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 10, par. 46, comp. 66.3, pag. 162: Tale pan cerne - che fu già pincerna. / Non va su perne - la spera superna.

1.4 Fig. Di argomento più elevato.

[1] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 9, v. 70, pag. 1116.23: Çoè come poeticamente el mostra ch'è l'intelletto chiaro e desposta la materia prende superna et elta forma, e come per alcuno ordene ella doventa beata, sì da iurisditione come da pena, che 'l peccà purga. || Commenta Purg. 9.70-72: «Lettor, tu vedi ben com' io innalzo / la mia matera, e però con più arte / non ti maravigliar s'io la rincalzo».

2 Che si riferisce a Dio o appartiene al divino (in opp. a ciò che appartiene al mondo terreno, in senso fisico o spirituale).

[1] Rime Arch. Not. Bologna, c. 1291-1300 (bologn.), [1299-1300] serv. f.49, pag. 99: Or prego Lui che noi e li altri amanti, / che ssiamo in questo seculo cotanti, / conducali ai gioiosi e dolci canti / di vita eterna, / là ov'è la glorïa soperna / e l'alta maiestà che la coverna...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 22.17, pag. 111: c'ognor monta / e lo mondo governa, / sì cch'a quella lanterna / vòl gire ogn'omo, e in ciò far si ponta, / tanto c'obbrïat'àno la superna / menbransa...

[3] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 3, cap. 7, pag. 48r.4: per le spirituali scientie trapassarà infino a quelle cose ke sono invisibili, in tal modo che non si senta atorniata di fragilità di carne, né che sia in corpo essendo intesa ale superne et incorporali cose... || Corpus OVI.

[4] f Giordano da Pisa, Avventuale fior., 1304-1305 (pis.>fior.), 30, pag. 419.14: E però è detta questa festa Epifania, ch'è uno nome greco ch'è a dire «apparizione superna», imperò che in questo giorno appariro superne dimostranze. || Corpus OVI.

[5] Dante, Convivio, 1304-1307, II, cap. 1, pag. 66.8: Lo quarto senso si chiama anagogico, cioè sovrasenso; e questo è quando spiritualmente si spone una scrittura, la quale ancora [che sia vera] eziandio nel senso litterale, per le cose significate significa delle superne cose dell'etternal gloria...

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 5.4, pag. 32: O Creator dello stellato mondo, / Il qual triunfi nella sedia etterna, / E con impeto giri il ciel ritondo, / E strigni con la forza tua superna...

[7] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 34, pag. 377: Ma perché l' arra che ssi prende al fonte / del nostro batisteo ci dà un lume, / lo qual ci fa le cose di Dio conte, / venne del lustro del superno acume / una gratia di fede...

[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 3, pag. 615.3:, per la quale scala potessimo salire in cielo, e possedere la superna vita.

[9] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 1, cap. 9, pag. 29.11: e così sottopone l'omero suo a portare ogni peso, però che considerato quello superno e eterno riposo, con allegrezza si umilia a operare ogni gravoso comandamento... || Corpus OVI.

2.1 Che proviene da Dio.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 1, cap. 5, pag. 6r.12: dimenticand'io tucte le cose da dietro et stendendomi ale cose dinançi, vo seguitando il distinato palio dela superna vocatione di Dio. [[...]] come s'avesse decto: per questa destinatione, per la quale io dimentico le cose che sonno adietro (ciò sono li viçi dell'uomo), dinançi isforçomi di pervenire al fine del celestiale palio. || Corpus OVI.

[2] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 68r.16: spesse volte al Ceppo insieme si racogliono, essendo per superna caritade tutti in una spirituale compagnia amorosamente congiunti...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 6.1117, pag. 195: Uomo disposto dal superno lume / Leggeramente allo ben si conduce / Se non l'offende il paternal costume, / Ché la villana natura paterna / Che passa nel figliuol naturalmente / Ripugna all'influenzïa superna...

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 2, pag. 3r.24: Che fa la virtù? Resp. Merita in via grande stato: e in patria superna gloria.

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 39.27, pag. 820: e sanza alcuna natural potenza / nel virgineo ventre esser discesa / superna prole a purgar la fallenza...

[6] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 55.8, pag. 17: ben si può dir costei sanza temere / che suo virtú giá mai si truovi in fondo, / però che Giove la dotò nel cielo / coperta dal superno e alto velo.

[7] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. 16, cap. 37, vol. 6, pag. 223.4: Or chi non aspetterebbe qui più tosto la maladizione dello adirato, se queste cose non fossono fatte per superna spirazione, ma per terrena usanza? || Corpus OVI.

2.2 Che ha sede o si trova nel Paradiso.

[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 203, pag. 24: De la sedia superna / de la glorïa eterna, / co la benedission paterna / la qual v'è appresentata, / la promessïon v'è facta...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.48, pag. 139: ergo, chi non s'esforza ad esser vertuoso, / non sirà gaudioso - co la superna gente...

[3] Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 74, pag. 120.11: et lo Nostro Singnore sì n'anderae con tucta la sua conpangnia in de la citade superna.

[4] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 35, pag. 120.32: Grande hedificacione de vita sì este, quandu l'omu vide li pirsuni ki fàchinu miraculi, pir zo ki kisti pirsuni su chitatini de la chitate de Ierusalem superna...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 26, pag. 127.20: O bon Yesu o bon segnor o spoxo de le annime nostre, vè-ne a trar fora de 'sto mixer mondo necho e maligno, e tò-ne apè de tì in quel superno regno!

[6] Stat. palerm., 1343, Esordio, pag. 4.24: Volendu adunca turnari in la mansioni superna, la quali aviamu perduta per nostra miseria, adunca sicutamu a Christu binidictu, lu quali ni dimustra la via...

[7] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), oratio.1450, pag. 582: tu avocata nostra inançi Dio, / tu forte lido ch'el pellego tene, / tu venïa del pecator e rio, / tu gloria deli agnoli superni...

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342/1348] son. 12.1, pag. 140: Se Quillo che regna nello regno superno / Non alsa li occhi et vede lo deritto / Al popolo Aquilano, che è sì afflicto...

[9] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 16.8, pag. 561: Quest' è quella vertù, la cui grandezza / sovra natura umana el cor ne traggi: / onde convèn che per lei l' alma piaggi, / nel fin montando en la superna altezza.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 39, pag. 151.3: çunçandose cum Beneto, inseme se porçesem l' un a l' atro ducissime parole de vita celestrià e lo suave cibo de la superna patria...

2.3 [Come attributo di Dio o Maria].

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.151, pag. 897: Amo molto uomo k'è leale: / li fraudelenti sieno a tale / ke sentenza i vegna mortale / da la Maestà celestïale / alta e superna, / Quel ke tutto 'l mondo governa!

[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 339, pag. 84: Missenvi lo busto sens'asetallo, / [e] dandoli la pinta con ischerno: / e 'l Giudice superno / permisse 'l capo suo esser lassato. / Torna[n]do, provor ponelvi la testa...

[3] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.77, pag. 235: Lo spirito vital vo' presentare / a quei che mel prestò, superno Sire, / a la cui corte ho speranza di gire...

[4] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 8.157, pag. 76: Poi fu lumera - del superno Sole, / chiunque vuole - per lei fie gaudente.

[5] ? f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. VIII.111, pag. 170: Di quel che vide del bene infinito, / tutte le creature che fur maio, / sono e saranno infin'al dì finito: / ciascuna mille, unde mille migliaio, / e, per ogni migliaio, mille cotante / dal sanza fine supernoprimaio! || Corpus OVI.

[6] f Bianco da Siena, 1370-99 (sen.), 103.227, pag. 983: O dDio onipotente, / per amor di Gesù, sposo superno, / non sia più verno, ma calor d'amore. || Corpus OVI.

[7] Poes. an. tosc. occ., XIV, 1, pag. 49: Ave Maria, regina superna, / per cui la sancta fede si governa, / nostra advocata tu se' sempiterna...

[8] f Laude di Sansepolcro (2), XIV sm. (ssep.), 16.57, pag. 152: Prega il tuo figliolo eterno, / nostro re, padre superno, / che cancelli tal quaderno, / et sia a noi perdonatore. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2.3.1 Sost. [Con rif. a Dio].

[1] f Bianco da Siena, 1370-99 (sen.), 144.53, pag. 1272: Tu sè la porta unde quel superno / passò essendo prima e poscia chiusa. || Corpus OVI.

[2] Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), canz. 14.1, pag. 17: S'io mai peccai per far contra 'l Superno, / or n'ho la penitenza / in parte, ché valenza / tanta non ho, ch'io senta alcun conforto.

2.3.2 S.f. [Con rif. a Maria].

[1] Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s.-t.q. (tosc.-pad.), son. 17.5, pag. 75: tu, del ciel Donna e del mondo superna, / deh, prega donca el to figliol ben degno / che me conduca al so celeste regno... || Si interpreta come sost. stante la coordinazione con Donna.

2.3.3 [Rif. alla donna amata rappresentata come una divinità].

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 60.1, pag. 18: Superna donna de' Bomben discesa, / in chiara vista glorioso lume; / non faccia di biltá nessun contesa, / ché questa sola nel benigno fiume, / qual figlia di Penneo, si vidde accesa...

2.4 [Di una divinità pagana:] del cielo (in opp. agli dei inferi).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 7, pag. 354.23: Per la qual cosa, se la potentia mia non è grande assai ed io dubbiti di pregare quello che è in ogni loco, se non potrò piegare li dèi superni, moverò Acheronta.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 3, pag. 219.14: O superno Giove, de' cieli rettore solennissimo...

[3] f Deca terza di Tito Livio (B, L. III-IV), XIV m. (fior.), L. 4, cap. 57, pag. 108, col. 1.5: E voi, io, Cerere madre, e te, Proserpina, priego, e tucti gli altri superni e inferni idii, li quali questa cità e questi sagrati laghi e boschi habitate... || Corpus OVI.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 61.30: queste parole: «Iasone, inprimamente eo te ademando che sopra de questa ymagine de lo mio soperno Dyo Iuppiter, a lo quale ayo la mia ferma speranza, me dige fare lo sacramento...

2.4.1 Sost. Plur.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 12, pag. 483.22: Voi, o inferni dèi, siatemi buoni, perciò che contraria voluntà è ai Superni.

3 Al massimo grado in un scala di valori.

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 9, v. 43, pag. 312.11: uno significare la incontinencia, la quale conduxe le persone troppo viazo ad ira; la seconda significare malicia, la quale etiamdeo sì se driza ad ira; la terça bestialitade, la quale significa quella pessima ira che hè in soperno grado...

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 14.2, pag. 81: [O] [pr]uove oneste, ligiadrette e sole! / Un spirto eletto, un cuor grave et superno / Reggon madonna, et ella à el mio governo...

[3] f Nadal, Leandreride, a. 1382-83 (tosc.-ven.), L. 2, c. 29.12, pag. 83: Amore, / che il cor mi ponge cum saete soperbe, / conforto solo del mio gran dolore, / mi fa portare in pace el gran tormento / e non videre il mio superno errore. || Corpus OVI.

[4] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 304.6: Ma li fati li quali apparechyano li cicati inganni a li huomini chi sono puosti in soperna felicitate, per li quali le fayno subitamente dare a ruina, e cadere da lo sommo stato...