TENORE s.m.

0.1 tenor, tenore, tenori, tenoro, tenure, tenuri, tinor, tinore, tinuri.

0.2 Lat. tenor, tenorem (DELI 2 s.v. tenore).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 10 [2].

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. montier., 1219; Doc. cors., 1242; Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Lett. sen., 1283; Lett. fior., 1291 (2); Bacciarone (ed. Contini), XIII sm. (pis.); Lett. pist., 1320-22; Stat. pis., 1330 (2); Simintendi, a. 1333 (prat.); Lett. sang., 1340; Lett. volt., 1348-53; Ragione nova d'amore, XIV t.q. (aret.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Poes. an. ravenn., XIII in.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Lett. mant., 1282-83 (?); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. chier., 1321; Doc. venez., 1321; Lett. rag., 1335 (2); Doc. ver., c. 1375; Codice dei beccai, 1385 (ferr.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Stat. viterb., 1384; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Lett. palerm. (?), 1370.

0.5 Locuz. e fras. a mal tenore 1; a un tenore 8; avere in tenore 6.1; di un medesimo tenore 4; di un tenore 4; essere di un tenore 1; fermarsi in un tenore 8; in un tenore 9; per un medesimo tenore 2; per un tenore 2; senza alcuno tenore 10; senza altro tenore 10; senza nessuno tenore 10; senza nullo tenore 10; senza ogni tenore 10; senza tenore 10; tenore del fatto 1; tenore di vita 2.1.

0.7 1 Insieme delle caratteristiche che definiscono la condizione in cui qsa si presenta o sussiste; modalità di essere o di manifestarsi di qsa (in partic. con rif. a uno stato d'animo, a una condizione esistenziale). Modo in cui si svolge un evento. Tenore del fatto. 1.1 [Con rif. a un colore:] tonalità. 1.2 [Con rif. a un'unità di peso:] quantità. 2 Modalità secondo cui viene compiuta un'azione o realizzato un fatto. 2.1 Modo tenuto nell'agire o nel comportamento (umano o animale); condotta, contegno. 3 Assetto, disposizione di un ordine (in partic. del mondo, della realtà). 4 Modo in cui uno scritto comunica un contenuto. Estens. Contenuto di uno scritto. 4.1 Composizione di carattere letterario. 5 Ciò che fa l'atto di contenere. 6 Potere di comando o di guida. 6.1 [Nel linguaggio lirico di tradizione cortese:] dominio esercitato dall'amata nei confronti dell'amante. Locuz. verb. Avere in tenore: possedere, dominare. 7 [Dir.] [In doc. di carattere giuridico o amministrativo:] autorità dispositiva del suo contenuto. 7.1 [Dir.] Condizione vincolante, disposizione di carattere normativo. 8 Disposizione della volontà a fare qsa, intenzione. Locuz. avv. A un tenore: concordemente, d'accordo. 9 Movimento del corpo, movenza; movimento impresso a un oggetto nello spazio. 10 Condizione emotiva di incertezza che trattiene dall'agire; indugio, scrupolo. 11 [Mus.] In una composizione polifonica, la parte che ha funzione di base del contrappunto o di accompagnamento per le altre parti, indicata anche come 'canto fermo' e affidata alla voce o a uno strumento musicale (anche in contesto fig.). Locuz. verb. Essere tenore (a qsa), fare il tenore (a qno): accompagnare.

0.8 Speranza Cerullo 29.01.2018.

1 Insieme delle caratteristiche che definiscono la condizione in cui qsa si presenta o sussiste; modalità di essere o di manifestarsi di qsa (in partic. con rif. a uno stato d'animo, a una condizione esistenziale). Modo in cui si svolge un evento. Tenore del fatto.

[1] Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.), 2, pag. 208: Alegramente e con grande baldanza / vo' dimostrar lo tinor del mio stato / poi di perdente so in grande alegranza...

[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 1.47, pag. 194: e spiacer sì noioso / che par mi strugga l'alma, il corpo e 'l core, / sento sì, che 'l tinore / propio non porea dir: perciò me'n lasso.

[3] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 43.11: prego l' altissimo Signore e Magistro fino che mi doni grazia e vertude in mia lingua e in mia mente di ricordare e discrivere tutto 'l tenore del fatto...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito),a. 1311, 12.247, pag. 134: quela noite la Reina / vegne con l'Onipotente / so fijor sì resplendente, / con tanta gloria e onor / che no se pò dir lo tenor.

[5] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 197.23: Ed acciocchè ella sappia bene il tenoredel fatto, raccontale le parole che tu per addietro leggesti.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 567, pag. 381, col. 2: Poi che foro in palazo, / lu emperadore ractu / ad tucti fece honore, / et contoli lu tenore / e disse...

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 55.20: tra l'altre grandi cose di Socrate, quella fue nobilissima, ch'elli dimoròe in quello medesimo tenore di volto nelle prosperitadi che nelle aversitadi...

[8] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 15, pag. 40.22: A tanto parla l'ambasciatore e, dimostrato il tenoredel fatto, dice...

[9] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 18, pag. 477.2: mentre che Magone stette dinanzi a' segni, a poco a poco il passo ritirando gli ordini il tenore della battaglia servavano...

[10] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 179.4, pag. 235: Et io parlando chiaro in fra le genti / Racconto a voi, madonna, il mio tenore.

[11] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 20.7, pag. 158: de tute le done di'me lo so tenore, / se dentro l'inferno portane gran dolore.

[12] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), IV, ott. 22.6, pag. 278: E lo re, come savio e molt' accorto, / scrisse alla donna sua tutto il tenore, / sí come e dov' egli era imprigionato...

[13] Esopo tosc., p. 1388, cap. 61, pag. 248.18: essendo detto al Re il tenore della battaglia, comandò al soprastante della battaglia che comandasse al bifolco che si levasse e combattesse...

- Fras. Essere di un tenore: persistere, mantenersi costante.

[14] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 76, pag. 194.20: E' non schiferà altro male, che la vergogna, se sola la vertù si mantiene sempre in lui sanza corruzione di malizia, e sempre è d' un tenore.

- Locuz. avv. A mal tenore: in malo modo.

[15] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 22, terz. 83, vol. 1, pag. 256: se ciò non farai, a mal tenore / te ne faren pentere a nostra posta...

1.1 [Con rif. a un colore:] tonalità.

[1] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 41.18, pag. 246: Così la sua figura / con tre occhi affigura / nella sua chiara testa, / et con porpore vesta, / per dimostrar colore / di mischiato tenore. || Corpus OVI.

1.2 [Con rif. a un'unità di peso:] quantità. || (Sgrilli).

[1] Stat. viterb., 1384, cap. agg., pag. 213.22: non sia lecito a nessun macellaro [[...]] vendere respettivamente pesce et qual si voglia sorte di carne, et in tenori di libra o in grosso di qual sia animale... || Se non vale piuttosto 'modalità': 'secondo che si vendano a modo di libbre (cioè a peso) o all'ingrosso'.

2 Modalità secondo cui viene compiuta un'azione o realizzato un fatto.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 1003, pag. 274: Al port del so fraëllo el manda 'l tubäor / E fa sonar la tuba: zo fa 'l a quel tenor / Ke 'l so fraël stremisca olzand cotal sonor.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 49.10, pag. 197: iudicio de derittura - me fo ordenato nel core: / scritto ne porto el tenore - de tutto lo tuo operato... || Se non vale 'resoconto'.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 118.25: Fabiu Massimu, [[...]] vulendu usari di ambiduy commu di boni cavaleri, ananti ca sentenciarili et condanarli, jssu dissimulau la suspiciuni sua di lu unu, et inver di l'altru chigau la disciplina un pocu da lu drittu tenuri. || Cfr. Val Max. VII, 3, 7: «a recto tenore».

[4] Stat. fior., 1338/70, cap. 59 rubr., pag. 319.14: Di riscuotere i salari da quelli dell'arte nella città e nel contado, e del suo tenore.

- Locuz. avv. Per un (medesimo) tenore: allo stesso modo, ugualmente.

[5] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 10, vol. 1, pag. 379.2: Cinque consolati, i quali egli tutti avea menati per uno tenore, e tutta la sua vita, che fu netta e pura...

[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 40, vol. 2, pag. 210.11: Per uno medesimo tenore usai due consolati l'uno dopo l'altro, per questo medesimo userò questa ridottabile dittatura...

[7] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 78.32: I fanciugli [[...]] pongosi insieme fede che tutti dicano per uno tinore che i lupi costui abbiano preso...

2.1 Modo tenuto nell'agire o nel comportamento (umano o animale); condotta, contegno.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 10.2513, pag. 279: Hanno le grue ordine e signore, / E quella che conduce, spesso grida, / Corregge ed ammaestra lor tenore.

[2] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 49.33, pag. 274: In conviti ordinato, / ne' cibi temperato, / disponga suo tenore, / et nel carnale amore / troppo non si trametta, / se 'l viver li dilecta. || Corpus OVI.

[3] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 38, pag. 59.27: al savio uomo s'appartiene di grandire il suo nemico infino ch'egli è lontano [[...]]. Ond'io consiglio che ne tegniate il detto tenore, però che molto male se ne ischifa e acquistasene laudabile pregio...

[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 105.25: Andate insieme al termine, ché allor si trova pieno diletto e allor l'omo e la femina giaceno congiunti. Questo tenor dèi osservare, quando li riposi liberi ti son dati, e la tema non costringe l'opra furtiva.

[5] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 1.8, pag. 10: I' son que' che ssommerge et caccia fore / superbia, ira et avaritia grama: / et la viltà con' negligente sciama, / così del rozo caccio suo tenore.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 917.12: Nel tempo del die stando con i frati suoi compagni, salvo il tenore de la sua onestade, niuna era più comunale di lui, né più perseverante ne l'ore de la notte in vigilie e in orazione...

- Locuz. nom. Tenore di vita: condotta, costume.

[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 31, pag. 71.36: non si conviene a valent'uomo temere fatica, e travaglio. E sopra tutto questo dee l'uomo aggiugnere agguaglianza, e tenoredi vita, che del tutto in se s'accordi...

2.1.1 Regola di condotta morale.

[1] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 2, pag. 638: A l'onor de Cristo, segnor e re de gloria, / et a tenor de l'om cuitar voio un'ystoria...

3 Assetto, disposizione di un ordine (in partic. del mondo, della realtà).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 215.2: El mondo è uno cerchio che volge senza riposo, formamento di molte forme, eternale tenore, volgimento sanza errore...

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 5.16, pag. 504: Venendo in terra pagao / onnunqua debeto facto / da lo primo ke ppeccao, / rompendo tenore e ppacto...

4 Modo in cui uno scritto comunica un contenuto. Estens. Contenuto di uno scritto.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1270, pag. 220: e trassimi a l'avanza / de la corte maggiore, / che v'è scritto 'l tenore / d'una cotal sentenza...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 469, pag. 47: E per segond noër k'è scrig in quest tenor / Sí è sanct Augustin e tug i oltri doctor.

[3] Lett. mant., 1282-83 (?), 3, pag. 15.28: reçevì una vostra letra lo dì de sabato XI ex(eun)t(e) novembre in Bolongna, et inteso lo tenor de quela sì ve mando così respondanto...

[4] Lett. sen., 1283, pag. 60.14: un' altra letara, la quale noi vi scrivemo chomunale ad anbeduni voi, [[...]] fue di questo tenore: che i chapitali de la compagnia fusero tre m. lb. de tor. per tuto...

[5] Lett. fior., 1291 (2), pag. 600.16: Quatro dì di questo mese avemmo una lettera [[...]] e secondo il tinore no' mostrò che voi sapeste ancora de la gran novità ch'iera issuta per tutto i· rreame di Francia...

[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 65, pag. 104.28: E quando ebbe la carta, sì la lesse; e veduto il tinore, fue molto allegra, perché vide ch'era vero il detto mio.

[7] Bacciarone (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 1, pag. 325: Tua scritta, intesi bene lo tinore...

[8] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 13, pag. 17.24: Mallio mandò sue lettere a Quinto Marco, e Catellina scrisse a lui in questo tenore.

[9] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 110.7, pag. 229: Quel ch'i' ti dico è di questo tenore: / ch'al tu' sonetto in parte contraddico.

[10] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 82.3, pag. 35: Pompeio fece una legge; in tal tinore / fu letta e pronunziata in pien mercato: / che non potess' uom per procuratore / null' uficio ricever dal Sanato.

[11] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 39, pag. 279.15: Lo tenore de la nostra ambaxata si è ch'eli è sonato e dito in la nostra cità [[...]] che vu' avite preso e destegnu' uno malfactore...

[12] Stat. fior., 1310/13, cap. 48, pag. 43.5: Anch'è statuto e ordinato che ' rettori di questa arte e compagnia siano tenuti e debbiano fare rigistrare [[...]] tutte e ciascuna carta piuvica [[...]] faciendo menzione in quello registro del tenore di quella carta...

[13] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 1, cap. 9, pag. 22.37: p(er) sc(r)iptura de p(ro)ducere carte abbia, di qualu(n)qua co(n)dicione fosse, d(ena)r(i) .vi., cioè di quelle carte tanto che si p(ro)duceno, (e) scrivese lo tenore de lloro in delli acti della corte...

[14] Stat. pis., 1330 (2), cap. 144, pag. 595.22: In del tenore della [[...]] petissione è, ke lo 'nfrascripto modo et ordine da hora innanti si servi et facciasi in della dicta carcere...

[15] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 182.15: Noi conosciamo l'ordine di queste pistolenzie per lo tenore del Vangelo...

[16] Lett. rag., 1335 (2), pag. 112.5: reçevesimo litera d(e) cho(m)ma(n)dame(n)to d(e)la v(ost)ra signoria i(n) Çitimlle p(er) IJ v(ost)ri choreri, d(e) che revere(n)teme(n)te avemo i(n)teso lo teno(r) d(e)la dita litera...

[17] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 190.3: Eneas, audendu lu tinuri di la loru missaiaria, multu suavi li rispusi et dulchimenti li consolau...

[18] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 29, pag. 169.19: egli si tacque aspettando la risposta del siniscalco; la quale fu in questo tenore...

[19] Lett. sang., 1340, pag. 138.28: avemmo da' priori iersera doppo le tre di notte lettera [[...]]; poi stamane doppo terça avemmo lettera da' priori quasi in simile tenore.

[20] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 50, par. 2, vol. 1, pag. 196.14: deggase scrivere el dicto enventario per lo notario dei priore en carte pecorine e êl tenpo de ciascuno podestade e capetanio e alcuna se faccia mentione del tenore de ciascuno livro...

[21] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 105.8: a esso confessante el priore de' consoli faccia comandamento che paghi enfra el secondo die secondo el tenore de la confessagione.

[22] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 70, vol. 2, pag. 602.25: si lesse una sentenzia molto lunga e ornata di molte parole e falsi argomenti, inn effetto di questo tenore.

[23] Lett. volt., 1348-53, pag. 213.19: La solutione dela schomunicatione, [[...]] chome scrivesti per lo tenore de questa letera, chometiamo al priore de' frati servi dela Nostra Dona de chostì...

[24] Lett. venez., 1355 (2), 1, pag. 30.18: volemo che vuj debiè esser alo luogo che nuj ordenaremo a far e seguir quello che per nuj ve serà comandado, segondo lo tenor de le nostre letere...

[25] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 881, pag. 201: Fo lesta in Consillio, sì che multi l'odembo; / Intesemo lo tenore, in questa forma dicendo. / Lo tenore fo quisto lo quale vi dirragio...

[26] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 95, vol. 2, pag. 255.2: Trovato fu nel munistero di Settimo una carta rogata [[...]], del cui tenore in parte togliemo questo. «Guiglielmo conte...

[27] Stat. venez., 1366, cap. 143, pag. 66.13: Noi doxe [[...]] mandemo comandando che, sì come se contene in lo conseio scripto de sotto, così del tutto debie oservare. Lo tenor del quale xé questo...

[28] Lett. palerm. (?), 1370, pag. 126.6: Reverende pater, [[...]] pir lu tinuri di li prisenti littiri vi notificu eu...

[29] Ragione nova d'amore, XIV t.q. (aret.), Prol., pag. 19.12: Dico questa nova ragione serà alta, saggia, utele, bella e dilectevole molto. Alta, perché il tenore d'essa sarà solo di gran cose...

[30] Doc. ver., c. 1375, pag. 350.25: Notifica ala vostra segnoria B(er)tholame' Banda che altra volta ve po(r)sso una peticio(n) d(e) l'enfrascrito tenoro...

[31] Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 19.152, pag. 215: Ercole puoi, aperte quelle carte, / lege l'effetto d'esse, el cui tenore / cossì scioglieva le parole sparte...

[32] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 244.4: Fra Monreale, lessa la lettera de sio frate, rescrisse. Lo tenore de soa scrittura era questo...

[33] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 84.32: poy che fo desceso da la nave e foy davante a lloro, exposse lo tenore de la soa imbassaria...

- Di un (medesimo) tenore: dello stesso tipo, conforme (in merito ai contenuti e agli aspetti formali di un testo).

[34] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 37.37: Sieno tenuti ancora la podestà, o vero capitano, consoli o vero rettore, [[...]] li nomi di tutti li uomini e' quali d'eresia saranno infamati, o vero exbanditi, in IIII libri d'uno tenore fare scrivere...

[35] Doc. fior., 1299-1312, pag. 809.27: IJ carte di fine che la conpangnia de li Scali fecie a me Guido e Neri e Andrea d' uno tinore quando partimo da loro...

[36] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320], pag. 479.27: ser Cielo Peruzi del popolo [...] notaio de' detti sindachi fecie la somiliante carta a un'ora e d'un tinore ne le case de la chiesa di Sangrigorio.

[37] Lett. pist., 1320-22, 12, pag. 53.8: Io ti òe scricta una altra lectera di questo medesimo tenore, perché se noe ài l'una abi l'autra, facta lo die medesmo e in sue queste galee medesme.

[38] Doc. ancon., 1345, pag. 238.21: Et debbiano farsi dui publici instrumenti d'uno medesimo tenore l'uno per me notaro infrascripto ac subscripto [[...]], ac l'altro per esso Marco et subscripto per me Dominico notaro...

[39] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 100, pag. 327.37: Ragguarda l'opere di Tullio, tu truoverai, che la composizione del su' parlare è unita, e d'un tenore, morbida, e delicata, e sanza riprensione.

4.1 Composizione di carattere letterario.

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), III, ott. 60.5, pag. 54: pongo fine al mio terzo tenore, / seguendo l' altro poi con mente pia, / dove si narran le crude ruine...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 299.9, pag. 349: Adunque i versi miei non fian scarsi / di dir<e> le degne lode d'un signore / [[...]]; / e perché nato egli è di lui un fiore, / che serà frutto a tutto 'l suo paese, / farò ancora a quell<o> nuovo tenore.

5 Ciò che fa l'atto di contenere.

[1] f Jacopo Alighieri, Dottrinale, 1325/30 (fior.), cap. 30.39, pag. 205: L'aria dentro si strigne, / e nel tuorlo si spigne / quel soperchio tenore / sanza niuno romore, / perché non ha uscita / se non da sua reddita. || Corpus OVI. Si intenda: 'il rivestimento superiore che contiene l'uovo', cioè la membrana testacea.

6 Potere di comando o di guida.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 6, cap. 5, pag. 438.25: la pecunia non diede a la corte, ma ordinolla a fare edificare loghi sacri e sacrificii, e fece sì che, per prontissimo tenore di giustizia, di loro cadimento allegrare si potero, però che così erano rinati.

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 5, cap. [vv. 700-21], pag. 217.3: la crudele notte tolse ai nocchieri il modo del vento, e 'l tenore della vela, e trasse le navi dell'ordine. || Cfr. Lucano, Phars., V, 709: «velique tenorem».

[3] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), II.74, pag. 379: questo legato, / [[...]] vuol per forza diventar tiranno / di quel che, con affanno / e per altrui virtú, fu collocato / con brivilegi di sommo tenore / dal santo padre e da l' imperatore...

6.1 [Nel linguaggio lirico di tradizione cortese:] dominio esercitato dall'amata nei confronti dell'amante. Locuz. verb. Avere in tenore: possedere, dominare.

[1] Re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [disc.].6, pag. 85: La mia vita fina / voi l'avete in dot[t]rina / ed in vostro tenore.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 118.10, pag. 198: Per Deo, vi prego, non siate altera; / poiché 'l meo core avi' 'n vostro tenore, / nol sdegnate tener vostro servente.

7 [Dir.] [In doc. di carattere giuridico o amministrativo:] autorità dispositiva del suo contenuto.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 27, pag. 218.22: qualunque sottoposto dell'Arte de la Lana commecterà o farà [[...]] alcuna cosa contra lo tenore e la forma degli ordinamenti del Breve de la decta Arte, e li signori e lo camarlingo debiano inde fare diligente inquisizione...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 152, vol. 1, pag. 458.7: dal comandamento fatto per lo tenore d'alcuna carta di guarentigia fatto per la podestà o vero altro giudice del comune di Siena posto a ragione rendere, non si possa appellare.

[3] Doc. venez., 1321, pag. 174.18: voio et ordeno ch'el sia asignado ali comessarii del dito ser Lunardo [[...]] tanti deneri de queste lbr. XIIJ de gss. che se co(n)pla le dimissorie del so testamento segondo lo tenor del testamento...

[4] Stat. sen., c. 1331, cap. 9, pag. 20.17: tutte e ciascune scritture publiche e private del Libro de la detta Casa, e tutte carte con qualunque patti convenzioni e tenore sieno.

[5] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 86, pag. 271.17: i Consoli sieno tenuti quelle scritte e ragioni de' libri mandare ad esecuzione, [[...]] secondo il tenore di cotali scritte...

[6] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 27, vol. 1, pag. 52.16: ciascuno dei predicte giudece [[...]] sia tenuto, [[...]] l'arte sua biene e fedelemente adoperare, secondo el tenore e la forma del capitolo de lo statuto parlante de le predicte cose...

[7] Doc. fior., 1311-50, 78 [1350], pag. 672.7: Il [[...]] testamento, overo sua volontà, per certi si rivoca in dubbio; et i beni, che rimasono nella heredità del detto ser Vallo, contra il tenore della detta scriptura, tengono et usurpano.

[8] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 24, pag. 202.15: secondo la continentia e tenore di quella petitione [[...]] proveduto è e diliberato...

[9] Lett. mant., 1367, pag. 215.28: si fu denanci al conseio vostro [[...]] per cognosero e demostraro claramento la verità de certi brevi [[...]], el tenoro de li quali vuy sì fesseno scriver a messer Francesco da Gonzaga...

[10] Doc. ancon., 1372, pag. 243.4: Salvo ac excepto che se le dicte mercantie [[...]] se vendesseno [[...]] se debbia pagare secundo la continenza ac lu tenore de li capituli et pacti presenti.

[11] Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 243.18: comandando per tenore del presente decreto a ogni e singuli recturi e officiali nostri [[...]] tute le cosse sovra dicte fermo e rato e sença alguna molestia dibia avere...

[12] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (pis.>fior.), cap. 51, pag. 225.17: il popolo, avendo vinti li grandi, teneano una legge detta Mamilia; dando alli uomini nuovi e di poco affare gli onori e le dignitadi, s'eglino erano da ciò, secondo il tenore della detta legge. || Corpus OVI.

7.1 [Dir.] Condizione vincolante, disposizione di carattere normativo.

[1] Doc. cors., 1242, pag. 246.1: co(n) patti et tenori chi, si rede n(on) ne rimanessi, to(r)natosi l'alodo alo casale et lo feo, [[...]] degialo avere i(n)na(n)zo ad ogn'altro...

[2] Stat. pis., 1332, pag. 1269.21: per quella bailia e podestà [[...]] eleggiamo lo savio e discreto homo Giovanni Scorcialupo di ser Ranieri [[...]]; collo infrascripto officio, bailia, tenori, conditione...

[3] Doc. cors., 1364, II, pag. 328.25: questi feceno monaste(r)io (e) abadia [[...]]. In tale vero tinor(e) ch(e) om(n)i an(n)o debiano render(e) uno cavallo infrenato e i(n)sellato...

8 Disposizione della volontà a fare qsa, intenzione. Locuz. avv. A un tenore: concordemente, d'accordo.

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 100.17: disano quasi a uno tinore [[...]] che ella fusse rimessa in ne' singniori anziani...

- Fras. Fermarsi in un tenore: accordarsi.

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 137, pag. 852: Alora se fermòno in un tenore / de isire fuora sença far sermone...

9 Movimento del corpo, movenza; movimento impresso a un oggetto nello spazio.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.),L. 3, vol. 1, pag. 111.19: e da prima mostrano i volti, l'altre membra a poco a poco; e tratte fuori con piacevole tenore, tutte si manifestano, e pongono li piedi nello spazio di sotto.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 10, pag. 427.12: Allora soccorre il fratello Alcanor e substenta co la dextra il fratello che cadeva, e ll'asta mandata continuamente fugge, passando el braccio, e sanguinosa serva il tenore... || Cfr. Verg., Aen., X, 340: «hasta fugit servatque cruenta tenorem».

- Locuz. avv. In un tenore: insieme, contemporaneamente.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 994, pag. 440.12: Della morte sua in più modi si dice; ma della ferita e presura più lettere in uno tenore apparvono in Firenze...

10 Condizione emotiva di incertezza che trattiene dall'agire; indugio, scrupolo.

[1] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), Disperse 4.7, pag. 108: poscia ch'è dato a' piedi mie 'l tinore / vêr lo divico fiore / per quale altra vïuola s'inoblia, / io mi provego alla gratiosa via...

- Locuz. avv. Senza tenore (rafforzato anche da alcuno, altro, nessuno, nullo, ogni): senza esitazione, subito.

[2] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 648, pag. 622: encontra Ti fui fier combatedor, / no Te portai bona fe né amor: / pentid ge son sença ogno tenor.

[3] Poes. an. ravenn., XIII in., 2, pag. 39: Fra tuti quî ke fece lu Creature / nusun è né serà, sença tenure, / c'ame, quant'e' sulu facu, Amure.

[4] Doc. montier., 1219, pag. 44.5: sì iurano, se neun omo di Montieli [[...]] à facto veruna co(m)pagna [[...]] siano tenuti [[...]] di disfarla sanza tinore...

[5] Doc. cors., 1242, pag. 246.11: degia tenere Cucciaruc(cu)lu la possessione fin chi este vivu (et) dipo la sua fine to(r)natosi la possessione como d(i)c(t)o este di sopra, senza nullo tenore.

[6] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 3.39, pag. 103: a tut[t]i miei amici sono andato, / dicon che non mi possono aiutare, / se non quella c'ha valore / di darmi morte e vita / senza nullo tenore...

[7] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 711, pag. 53: Per cert eu creç<o> sença tenor / Qe tu ei verasio salvator...

[8] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 881, pag. 49, col. 1: Petro de Barsegapè sença tenor, / Questo si fo lo ditaor, / Ke sí ditó questo ditao...

[9] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 138, pag. 109: Qual è quel hom, tant fos auso e bricon, / no vol audir li bandi e 'sti sermon? / Perda la testa senç[a] ogno tenore...

[10] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 387, pag. 114: Le membre tut ge tremano senza nexun tenor / E tute ge stradoleno del zer e del tremor.

[11] Jacopone (ed. Bettarini), XIII ui.di. (tod.), Oimè lascio dolente.60, pag. 52: se tu, Vergene casta, / non m'accatti indulgenza, / l'anima mia in perdenza / girà senza tenore!

[12] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 111, pag. 851: «Or m'ascoltati sença tençone; / el ve convene senç' altro tenore / andar de boto».

[13] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 375, pag. 269: s' el lo savesso mia mare e i altri me parenti / k' e' foso coçì vosco en questi parlamenti, / sença alcun tenore molto viaçamente / veraven ça aloe encontenente.

[16] Stat. chier., 1321, pag. 348.10: se el entrevenis [[...]] que alchuna persona que ne fus de la ditta compagnia, [[...]] feris alchun hom de la ditta compagnia [[...]], que gle infrascript quatrcent homegn de la ditta compagnia seen entegnù e debien precixament e sença tenor porter e deferir pareysament arme...

[17] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 40.6, pag. 87: O intemerata verçene sancta Maria, / [[...]] so veraxemente che Deo, nostro signore, / sì fa çò che ve piaxe sença nesun tenore...

11 [Mus.] In una composizione polifonica, la parte che ha funzione di base del contrappunto o di accompagnamento per le altre parti, indicata anche come 'canto fermo' e affidata alla voce o a uno strumento musicale (anche in contesto fig.). Locuz. verb. Essere tenore (a qsa), fare il tenore (a qno): accompagnare.

[1] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 28, 1-21, pag. 583, col. 1.21: Mostra la conformità del logo che le fronde per so moto soave fevano un sono lo qual era tenore o vero fermo al biscanto de gl'oxillini.

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 56.3, pag. 234: Quando appressato fu a quel vallone / alquanto, udí un' angelica voce / con duo tenori, ed a 'scoltar si pone, / faccendo delle braccia a Giove croce...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 323.42, pag. 398: al bel seggio, riposto, ombroso et fosco, / né pastori appressavan né bifolci, / ma nimphe et muse a quel tenor cantando...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 225, pag. 583.6: si mise un suo asino innanzi, il quale avea appiccato un cembolo alla sella, e aveali messo un cardo sotto la coda; di che l' asino, per lo cardo scontorcendosi e saltando, nell' andare facea sonare il cembalo, e alcun' ora con lo spetezzare li facea il tenore...

[u.r. 01.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]