ZAMPOGNA s.f.

0.1 sampogna, sampogne, sampognia, sanpogna, sanpongna, sanpongnia, zampogna.

0.2 Lat. symphonia (DELI 2 s.v. zampogna).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.).

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.7 1 [Mus.] Strumento a fiato, ritenuto tradizionalmente originario e tipico del mondo pastorale, costituito da canne sonore, in numero variabile da uno a cinque e innestate su un otre in pelle, dal quale l'aria insufflata è fatta fuoriuscire attraverso le canne. [Anche:] canna di insufflazione o canne sonore dello stesso strumento. 1.1 [Mus.] Strumento a fiato costituito da una o più canne sonore di diversa lunghezza, identificabile con un tipo di flauto o con la siringa o flauto di Pan (in partic. come traducente del lat. avena, fistula, harundo o tibia). 2 [Per fraintendimento del traduttore].

0.8 Speranza Cerullo 29.01.2018.

1 [Mus.] Strumento a fiato, ritenuto tradizionalmente originario e tipico del mondo pastorale, costituito da canne sonore, in numero variabile da uno a cinque e innestate su un otre in pelle, dal quale l'aria insufflata è fatta fuoriuscire attraverso le canne. [Anche:] canna di insufflazione o canne sonore dello stesso strumento.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 25, pag. 118.8: E [[il cecino]] volentieri ascolta; quando oda cantare, o sonare suono di zampogna, dolcemente vi si raunano.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.24, vol. 3, pag. 329: E come suono al collo de la cetra / prende sua forma, e sì com' al pertugio / de la sampogna vento che penètra, / così, rimosso d'aspettare indugio, / quel mormorar de l'aguglia salissi / su per lo collo, come fosse bugio.

[3] Poes. an. sen., 1321, 20, pag. 19: far sonar tromba e sampogna / poco honor se ne guadagna.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 559.1: Eucomos, sopra tutti i pastori ingegnosissimo, [[...]] con le propie mani avendo una sampogna fatta che più che altra dilettevole suono rendea agli uditori...

[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 77, vol. 3, pag. 126.28: Anche dee il guardator de' porci avvezzar le troje, sì che facciano ogni cosa al verso della zampogna. || Corpus OVI.

[6] Gl Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), Dela flebothomia, pag. 7.19: li bruti animali se delecta in lo dolçe son, unde animali o pesci aquatili seguita(n)do lo canto cage in la rede, e 'l pastor cola soa sa(n)pongna, çoè cola sua piva fa andar le soe piegore a plan passo.

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 20, 16-30, pag. 564.11: Della sampogna; che è istrumento musico, che si suona col fiato...

[8] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 250.7: Colla sampogna canta l'uccellatore, infino che vuole ingannare gli uccelli, e mentre che lo stormento fae dolce verso, tradisce gli uccelli.

[9] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Zacc] Exc. 4.5, pag. 323: La quaglia non farà sempre qua qua, / né la sampogna belulu lu lu...

[10] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 105.28: Hec fistula, le id est la sampognia vel avena.

1.1 [Mus.] Strumento a fiato costituito da una o più canne sonore di diversa lunghezza, identificabile con un tipo di flauto o con la siringa o flauto di Pan (in partic. come traducente del lat. avena, fistula, harundo o tibia).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 332.10: Poi che Pallas vide il suo viso nel fiume, disse: - Va' via di quinci, o sampogna, tu non se' di tanto pregio quanto tu mi mostri laida! || Cfr. Ov., Ars am., III, 505: «tibia».

[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 364.3: Il pastore suona dolcimente colla sampogna, né li cani ti mancheran[n]o a ffare compagnia... || Cfr. Ov., Rem. Am., I, 181: «Pastor inaequali modulatur harundine carmen».

[3] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 204.34: e aparve tostamente in su la riva una forma d'uno grande gioghante in segiendo ivi presso, e tenea in sua mano una sanpongnia d'uno grosso rosel, cioè channa...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 3, pag. 270.2: Questa è a llui sola delettatione, e per sollazzo del suo male li pende dal collo una sampogna. || Se non vale 1 (senza corrispondenza nella fonte).

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 40.5: perchè la sampogna, e per che ragione sia trovata. Allora lo dio d'Arcadia disse: nelle fredde montagne, tralle fanciulle d'Arcadia, fue una bellissima fanciulla, la quale era chiamata Siringa. || Cfr. Ov., Met., I, 686-87: «Quaerit quoque (namque reperta / fistula nuper erat), qua sit ratione reperta».

[6] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 11.5: Pan [[...]] temperando lieve verso colla incerata sampogna, [[...]] sotto la sentenza di Molo, venne alla diseguale battaglia. || Cfr. Ov., Met., XI, 154: «cerata modulatur harundine carmen».

[7] f Valerio Massimo, red. Va, a. 1336 (tosc.), L. 8, cap. 10, pag. 140r.13: Gracco, [[...]] quante volte aringò al populo, ebbe dopo sé uno suo servo amaestrato d'ar[t]e musica, il quale ocultamente con una sampogna di vivorio formava i modi della sua pronu[n]tiatione... || Corpus OVI. Cfr. Val. Max., VIII, 10, 1: «eburnea fistula».

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 101.4: Le pecore vestite di lana seguono lui: questa è a lui sola delettazione; e per sollazzo del suo male, li pende dal collo una sampognia.

[9] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 444.1: Il pastore canta suoi versi con diseguale sampogna...

[10] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 11, 61.1, pag. 623.18: Dicono alcuni che questa Minerva, cioè Pallas, dimorando allato alla soprascritta palude, delle cannuccie, le quali nascevano nella palude, primieramente compose le sampogne.

[11] fBonsignori, Metam. Ovid., 1375/77 (castell.>tosc.), L. 11, cap. 8, pag. 515.1: Pan cantava solennemente con la sampogna, la quale avea sette cannoni... || Corpus OVI.

[12] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 9.39, pag. 109: Febe [[...]] / per la figliola del re Macareo / se fe' pastor [[...]] / e, lassata la cetera suave, / la sampogna despar rustical feo... || Corpus OVI. Cfr. Sen., Phaedra, 298: «impari... calamo».

[13] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 32, 64-84, pag. 787.24: Pan fece la sampogna, ammaestrato dal suono del vento che percotea ne le canne; e cusì poi li pastori, seguitando lo suo iddio, incomincionno a fare di queste sampogne e sonarle.

2 [Per fraintendimento del traduttore].

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 365.10: questo [è] studio, o con reti o con sa[m]pogne o con panie, preso l' uccello, seguitare pic[c]oli meriti. || Cfr. Ov., Rem. Am., I, 208: «calamis» 'canne invischiate', preso prob. per 'fischietti, richiami per uccelli'.

[u.r. 22.08.2022; doc. parzialm. aggiorn.]