SCOTTO (1) s.m.

0.1 ischotti, iscotti, iscotto,schocti, schocto, schotti, schotto, scocto,scoto, scotti, scotto, scottu.

0.2 Franc. skot (DELI 2 s.v. scotto).

0.3 Doc. fior., 1255-90: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1255-90; Lett. lucch., 1295; Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.); Doc. pist., 1338.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. battere lo scotto 1; dare scotto 1.1; fare lo scotto 1.1; francare gli scotti 3.1.1; mettere a scotto 3.1.2; pagare lo scotto 3.1; stare a scotto 1.1.1.

0.7 1 Prezzo che si deve pagare per un pasto all'osteria o per un alloggio in albergo. 1.1 Meton. Pasto o vitto (per il quale qno paga). Dare scotto, fare lo scotto a qno: dare da mangiare. 1.2 Fig. Prezzo da pagare (per una det. azione). 2 Estens. Ricompensa per una prestazione. 3 Fig. Estens. Punizione che si deve sopportare per aver commesso uno sbaglio. 3.1 Fras. Pagare lo scotto: subire le conseguenze di uno sbaglio (anche commesso da altri).

0.8 Irene Falini 31.01.2022.

1 Prezzo che si deve pagare per un pasto all'osteria o per un alloggio in albergo.

[1] Lett. lucch., 1295, pag. 12.22: (e) p(er)ciò di tutto ci pare abiate a chointare (e) vedere quello che elli de dare (e) dello schotto (e) della pigione, (e) ma(n)datecello a dire.

[2] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 23.8: E dè dare [[...]] fior. 7 d'oro sono i quali gli diede poi iacopo contanti in Bidersì a dì 10 del detto agosto per paghare a l'oste lo schotto suo e per ispese al tornare che ne fecie...

[3] Doc. fior., 1325, pag. 86.29: Donato Benincasa da Ciepperello dè dare, in kalen gennaio 322, lbr. 3 e s. 14 d. 6, e sono per scotti di lui e del fante suo di mangiare e bere di certo tenpo che cci istette...

[4] Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.), 1.10, pag. 422: A la brigata avara senza arnesi: / in tutte quelle parti dove sono, / davanti a' dadi e tavolier' li pono / [[...]] / E Paglierino sia lor capitano; / e abbia parte di tutto lo scotto, / con Benci e Lippo savio da Chianzano...

[5] Doc. pist., 1338, pag. 60.25: Pagossi per me Tici a l' oste per VI schocti libre I e sol. I.

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 275.6: E però, bell'oste, se tu ti vuogli delle tue derrate pagare, conta lo scotto tre tanti che non vale, e non la sommare cosìe in grossa...

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 1, cap. 58, vol. 1, pag. 109.3: E molte volte avenne che i romei volendo seguire il loro camino, lasciavano i danari del loro scotto sopra le mense...

[8] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 94, pag. 81.30: poj c[h]' ànno mangiato, il merchatante si parte e lascia loro 5 s. pel suo schotto.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 210, pag. 545.7: Egli è il tale che vuole risparmiare lo scotto dell' albergo...

- Battere lo scotto: pagare il conto all'osteria.

[10] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.286: Andem pur a cena; / el rosto si mena / e non è ancor cotto; / batti quel scotto, - da' bevere al cuoco, / e di' ch'el faza fuoco, - che Dio l'aiuti.

- [In contesti fig.].

[11] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 13.13, pag. 44: De serpente e de dragone - la Gola fa gran boccone; / e ià non pensa la rascione - de lo scotto a la levata.

[12] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.144, vol. 2, pag. 530: Alto fato di Dio sarebbe rotto, / se Letè si passasse e tal vivanda / fosse gustata sanza alcuno scotto / di pentimento che lagrime spanda.

1.1 Meton. Pasto o vitto (per il quale qno paga). Dare scotto,fare lo scotto a qno: dare da mangiare.

[1] Doc. fior., 1255-90, pag. 229.28: Demo a Giaffero s. iij, ke li demo nela sua parte delo scotto ke facemo kon s(er) Rolenço (e) kon Bascialo (e) kon Giaffero.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.102, pag. 258: Poi se levàm tuti in pe' / per referir graci' a De' / chi de lo so rico borsoto / a tanta gente faito [à] lo scoto...

[3] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1341], pag. 128.6: e le lbr. 2 s. 17 d. 6 sterl. dierono per lui a Giovanni Manieri che glele dovea per sue spese e suo scotto che gl'avea dato a Stanforde quando vi dimo[rò] co llui.

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 56, par. 12, vol. 1, pag. 227.14: E quegnunche alcuna cosa mucterà ad alcuno bailio sopre alcuno pengno per luie ad alcuno tolto overo scocto overo manecare darà sia punito...

[5] Doc. fior., 1348-50, pag. 130.17: de XV disse pagava le spese avea fatte Ticcio di Bonacorso, che 'l mandò a fFerara per lo sopradetto cavallo, per iscotti e profende e altre spese fino condotti in Firenze...

[6] Doc. pist., 1352-71, Memoria consegna tavola, vol. 1, pag. 138.16: In tuto ispese il ditto Johanni in iscotti e propende di ronzini lib. xxj, sol. v.

1.1.1 Estens. Banchetto, mensa.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.126, pag. 309: Tuta la soa compagnia / vego star monto stremia; / sì che in cexia ni in via / non è alcun chi guairi ria, / ni vego, in quelo scoto, / usar solazo ni stramboto.

- Fras. Stare a scotto: mangiare all'osteria (dovendo pagare).

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.160, pag. 311: No me pjaxe star a scoto / chi tuto voje lo borsoto.

- Fras. Stare a scotto: mangiare a spese altrui.

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.24: Volessi Dio che a scotto - io fossi stato, / ch'alor sarei beato, / quand'io fossi ben tinto...

1.2 Fig. Prezzo da pagare (per una det. azione).

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 36, pag. 61.9: se tu questo onore, che vai ratio, vuoli comperare con la tua vita, quale è la cagione, che tu non metti a questo scotto la mia? || Cfr. Verg., Aen., IX, 205-206: «est hic, est animus lucis contemtor, et istum / qui vita bene credat emi, quo tendis, honorem».

2 Estens. Ricompensa per una prestazione.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 68, terz. 9, vol. 3, pag. 255: E 'nfino a questo giorno per iscotto / dugentomila fiorin d'oro avuti / avie di Pisa, e Lucca il Signor dotto.

3 Fig. Estens. Punizione che si deve sopportare per aver commesso uno sbaglio.

[1] Gl Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 30, v. 142, pag. 1586.14: et açò che tal bevenda no passi cença scotto, çoè cença pentimento, fo besogno che pentendo el pianga.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 13.1, pag. 258: e malmenati / li conveniva del luogo fuggire, / se non volevan miseri morire. / A questo scotto i Greci assai sovente / incappavan per lor disaventura...

[3] Gl Lancia, Chiose Purg., 1341/43 (fior.), c. 30, vv. 133-145, pag. 820.26: E sogiugne: il giudicio di Dio, che punisce li peccati, sarebbe rotto se costui passasse Lethè, cioè dimenticasse li falli fatti, sanza scotto, cioè sanza punimento e compuntione di cuore, donde vegnono agl'occhi le lagrime.

3.1 Fras. Pagare lo scotto: subire le conseguenze di uno sbaglio (anche commesso da altri).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.102, pag. 644: Senpre duraxe esto me' jorno, / e [no] devese pagar lo scoto / un bacalar chi m' è d'entornu...

[2] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 57, pag. 61.15: Quistu viciu mina lu homu ad unta et vituperiu, kì prima diventa tabernizaturi, poi iugaturi di dadi, poi vendi lu suo, poi diventa ribaldu et ladru, et poi lu homu l'impendi. Et quistu est lu scottu ki illu paga spissi fiati.

[3] A. Pucci, O lucchesi, 1370 (fior.), 40, pag. 17: Ricordivi che poi, morto Castruccio, / Nelli anni mille trecento ventotto, / Arrigo suo figliuol, non senza cruccio, / Corse la terra, e fu signor di botto. / E costò a Lucca del cuoio e del buccio, / Perchè di tutti pagava lo scotto.

[4] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 49, pag. 286.25: Adunque, costui volendo col Demonio menare sua vita, pagò lo scotto.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 87, terz. 82, vol. 4, pag. 141: Messer Pier fe impiccar di lor diciotto; / tra' qua', siccome si vide palese, / due de' Pogginghi pagaron lo scotto.

3.1.1 Fras. Francare gli scotti: scontare le pene.

[1] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VI, ott. 23.8, pag. 250: I Marraiuoli, e Palaiuoli avieno / in loro insegna la marra, e la pala, / a dimostrar, che seguitar dovieno / la 'nsegna, e' lor Maggior, dovunque cala, / andar, come bisogna, a stare a freno, / e rispianare a' Cavalier la sala; / e capo di lor fu Nanni Biliotti, / il qual fece lor ben francar gli scotti.

3.1.2 Signif. incerto: fras. Mettere a scotto: sopportare una pena.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 8, pag. 19r.19: Secundo conosce che fra tutte l' altre creature non hanno tanto messo a scocto né mettere potrebbono in sua salute quanto sola la madre di Dio l' excellentia del suo dilectissimo figliuolo considerando.