0.1 infermamente.
0.2 Da fermamente.
0.3 Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 In maniera remissiva, debolmente, senza vigore.
0.8 Laboratorio Chieti 17.12.2021.
1 In maniera remissiva, debolmente, senza vigore.
[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 385.6: Non è da curare di colui che con odio finisce amore, imperò che o elli ama o infermamente cessa d'essere misero. || Cfr. Ov., Rem. Am., 658: «Aut amat, aut aegre desinet esse miser».
[2] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 150.12: Tu che infermamente dimentichi d'amare ciò ch'ami e non puoi e vorresti partirtene, se' da essere amaiestrato da me. || Cfr. Ov., Rem. Am., 297: «Tu mihi, qui, quod amas, aegre dediscis amare».
[3] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 461.30: Infermamente si difende il fuoco da' prossimi tetti e però è utile d'astenersi da' pressi luoghi; e non andare a quello portico dove colei soleva spaziare, acciò che ttu non torni nel primo officio. || Cfr. Ov., Rem. Am., 625: «Proximus a tectis ignis defenditur aegre».