RAPPELLO s.m.

0.1 rappello.

0.2 Fr. ant. rappel.

0.3 Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.): 1.

0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. di rappello 2; senza rappello 2.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Richiesta (di protezione). 2 Impedimento o indugio. Locuz. avv. Senza rappello: immediatamente.

0.8 Demetrio S. Yocum 08.11.2020.

1 Richiesta (di protezione).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 454, pag. 105: Fidanza aveva facto allo Pogio un castello; / Non è conte né barone che no llo avesse per bello; / Però che alcuno uscito loco aveva rappello, / Quisto lo avevano misso colli usciti a rebello. || De Matteis, Buccio di Ranallo, p. 419 chiosa «rifugio» (non distante semanticamente).

2 Impedimento o indugio. Locuz. avv. Senza rappello: immediatamente.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 42, terz. 21, vol. 2, pag. 201: pensossi di punire i lor peccati; / e nelle case lor senza rappello / accese un fuoco artato di sua mano, / al qual non bisognò poi zolfanello...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 2, vol. 3, pag. 177: Il Duca di Baviera nel dett' anno / del venticinque, come quì si pone, / per cavar se, ed anche altrui d' affanno, / quel d' Osterlicchi trasse di prigione, / e rifiutar gli fe senza rappello / ad ogni Imperiale elezione.

- Di rappello: subito.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 16, terz. 60, vol. 1, pag. 187: E chiamaro un, che teneva il suggello, / ed un altro Uficiale accusatore / di ciascun Ghibellino di rappello.