RIFÌGGERE v.

0.1 refigge, refissi, rifissi.

0.2 Da figgere.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Detto degli occhi, della mente:] fissare nuovamente e con intensità (anche pron.).

0.8 Demetrio S. Yocum 08.11.2020.

1 [Detto degli occhi, della mente:] fissare nuovamente e con intensità (anche pron.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.1, vol. 3, pag. 343: Già eran li occhi miei rifissi al volto / de la mia donna, e l'animo con essi, / e da ogne altro intento s'era tolto.

[2] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 10.3, pag. 703: Ramo fiorito, el dì ch'io non ti veggio, / mio lieto cor di doglia si trafigge, / e la smarrita mente se refigge / con quel signore Amor, cui sempre chieggio.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 21, 1-18, pag. 584.15: Già eran li occhi miei; cioè di me Dante, refissi; cioè rifermati, al volto De la mia donna...