SPIGA s.f.

0.1 aspica, ispiga, ispigha, spica, spice, spicha, spiche, spiga, spige, spighe, spike, spiki, spunga.

0.2 Lat. spica (DELI 2 s.v. spiga).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tariffa venez., XIII sm.; Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Castra, XIII (march.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Doc. catan., 1345 (2).

0.5 Locuz. e fras. far crescere la spiga a 1.4.2.2; fare la spiga 1.3; fare una spiga del granello 1.4.1.1; fare spiga di 1.4.2.1; gire per la spiga 1.6; in piena spiga 1.2; in spiga 1.1; portare spighe di buona biada 1.4.1.2; spiga bianca 3; spiga celtica 2.2; spiga d'India 2.4; spiga inda 2.4; spiga indica 2.4; spiga montana 2.5; spiga romana 2.3; spiga selvatica 2.1; togliere la spiga 1.4.2.3; tra la spiga e la mano 1.5.

0.6 N La forma spunga, att. nei Doc. fior., 1360/70, è prob. corruttela per spiga.

Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 [Bot.] Infiorescenza allungata del grano o di altri cereali, formata da un asse su cui crescono fiori sessili. 1.1 [Agr.] Locuz avv. In spiga: all'inizio del processo di maturazione. 1.2 [Agr.] Locuz. avv. In piena spiga: nel pieno del processo di maturazione. 1.3 [Agr.] Locuz. verb. Fare la spiga: lo stesso che spigare. 1.4 [Fig. e in contesto fig., con rif. a un processo di generazione o di crescita]. 1.5 Fig. Fras. Tra la spiga e la mano: fra l'oggetto desiderato e l'ottenimento di esso. 1.6 Fig. Fras. Gire per la spiga: andare spigolando qua e là, perdere tempo in inezie. 1.7 [Prov.]. 1.8 Fig. Frutto, effetto di qsa. 1.9 Fig. [Con rif. a forme o disegni che ricordano quelli di una spiga]. 2 [Bot.] Tipo di erba o spezia, usata perlopiù a scopo medico o culinario; lo stesso che nardo. 2.1 [Bot.] Locuz. nom. Spiga selvatica: pianta del genere Valeriana. 2.2 [Bot.] Locuz. nom. Spiga celtica: nome comune di una pianta avente proprietà officinali (Valeriana celtica); lo stesso che nardo celtico. 2.3 [Bot.] Locuz. nom. Spiga romana: lo stesso che spiga celtica. 2.4 [Bot.] Locuz. nom. Spiga d'India / inda / indica: nome comune del nardo (Nardostachys jatamansi). 2.5 [Bot.] Locuz. nom. Spiga montana: nome comune della pianta Lavandula. 3 [Bot.] Spiga bianca: lo stesso che pannocchia? 4 [Astr.] Stella di prima grandezza nella costellazione della Vergine.

0.8 Francesca Spinelli 20.05.2022.

1 [Bot.] Infiorescenza allungata del grano o di altri cereali, formata da un asse su cui crescono fiori sessili.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 285, pag. 288: In quant plu fi batudha la spiga del formento, / Intant plu per afagio se purga quel k'è dentro...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 197.37: sarea come lo lavoratore, ch'avesse la grandissima figura e grandissima persona e grande vista, ch'avesse a fare operazione sopra una spiga...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 16, pag. 240.10: Appo Anzio, a coloro che mieteano, parve che nella mietitura loro cadessero spighe sanguinose.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 191.22: Et in campo Boensi, ke ene in Pulgia, le spice de lo grano nate fuoro nell' arbore.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 3, pag. 199.2: Noi vediamo che loro mangian le spighe e sono sparti...

[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 20, pag. 145.14: Kistu Stephanu avia siminatu unu campu cu le mano soy midemj, et mitutulu, portau li spiki all'ayra...

[7] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 13, v. 34, pag. 2108.22: sì come 'l vilano c'ha batute parte delle spighe e reposto lo formento, acede a l'altra parte e fa lo simile, cussì eo tratto dell'uno d'i dui dubii, acedo a trarte de l'altro.

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 8.24: Ancora la terra non arata menava le biade, e lo rinovato campo biancicava delle piene spighe.

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 26.23: In Sicilia duy scuti sudaru sangui et a quilli qui metianu li lavuri apparsiru li spiki sanguilenti.

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 292.8: hec spiga, ge, la spiga.

[11] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, pag. 466.5: quando la vilanna se sogna de spicolare, idest de acogliere le spiche...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 50, pag. 182.32: era costume di Caìn, per avarizia, quando eran per far sacrificio, d' eleggere le più cattive biade, o che avessero le spighe vòte o che fossero per altro accidente guaste, e di quelle sacrificare.

[13] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 175.29: Et in quello de Arezo quando li metetori secavano, le spiche delli frumenti tutte spargevano di fore crudelissimo sangue.

- [Con valore collettivo]: messe.

[14] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 7, pag. 301.1: così come l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta e cuopre la spiga del frumento sì che, disparte aguardando, lo frumento non pare...

[15] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 144.2: Eciamdeu curria sì ben di li pedi, ki paria visibilimenti ki vulassi et era sì legera ki sautandu supra li lavuri non dirumpia spica...

[16] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [PaoFir] madr. 5.1, pag. 269: Ne l' ora ch'a segar la bionda spiga / si lieva 'l villanel afflit'e stanco, / che sent'ancor de la passata briga, / un cerbio con duo corna, un nero, un bianco, / mi parea che gentil donna assalisse...

1.1 [Agr.] Locuz avv. In spiga: all'inizio del processo di maturazione.

[1] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 40, pag. 33.13: lu granu havi tri stati, kì illu est primu altru in erba, poi in spica, poi appressu est plenu di fructu et tuctu maturu.

1.2 [Agr.] Locuz. avv. In piena spiga: nel pieno del processo di maturazione.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 61, S. Pietro martire, vol. 2, pag. 551.4: e così il granello del grano caggente in terra e premuto da le mani de l'infedeli e mortito, sì cresce in piena spiga...

1.3 [Agr.] Locuz. verb. Fare la spiga: lo stesso che spigare.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 34, pag. 223.12: «Ché in prima si semina, poi nasce l'erba et poi fa la spiga ove è lo grano. Et poi se ne trae».

[2] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 17, cap. 4, pag. 674.1: E le reste congiunte insieme fanno la spiga... || Corpus OVI.

1.4 [Fig. e in contesto fig., con rif. a un processo di generazione o di crescita].

[1] Ugolino Buzzola (ed. Orlando), XIII sm. (emil.), 9, pag. 69: Chi spera grano d'amorosa spica / com'io, ch'atendo del turbato chiaro, / non pur aspetta suo colore pallica...

[2] Ser Gaudio (ed. Vatteroni), a. 1348 (tosc.), son. 16a [10].12, pag. 291: Questo è colui che sementa la spiga / de nostra umanità, sì che reame / eterno acquista chi usa sua riga.

[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 18.2, pag. 680: Se ciascun àcen facesse un canteo, / ed ogne paglia avesse mille spighe, / vegnir deverian men le tuoe fatighe...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 2.12, pag. 6: Ma pur non punse sì la dolce ortica, / ch'io non tornassi a quel disio proposto, / del quale in me già granava la spica.

1.4.1 [In espressioni fras., con connotazione pos.].

1.4.1.1 Fras. Fare una spiga del granello: dare la vita a qno, generare (sogg.: Dio).

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.192, pag. 113: frate, la briga / De' essere in orare, e non in pianti, / A que' che del granello fa una spiga.

1.4.1.2 Fras. Portare spighe di buona biada: mettere a frutto, con risultati pos., un insegnamento.

[1] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 16, cap. 14, pag. 656.28: quante volte si rivoltano dentro alli cuori loro li amaestramenti delli santi Padri ad edificazione delle menti loro, tante fiate si puote dire che essi portino spiche di buona biada. || Corpus OVI.

1.4.2 [In espressioni fras., con connotazione neg.].

1.4.2.1 Fras. Fare spiga di (qsa): aumentare, accumulare (il denaro). || S'intende 'fare del denaro una fonte di guadagno', ovvero peccare prestando a interesse.

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 6.21, pag. 60: questi tre vitii ardon contra natura, / l'un contra Dio, l'altro contra la carne, / lo terzo, contra 'l corso naturale, / de lo denaio procaccia spiga farne.

1.4.2.2 Far crescere la spiga a (qsa): suscitare (un sentimento malevolo).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 15, terz. 31, vol. 1, pag. 173: E quel, che all' odio fe crescer la spiga, / si fu, che Don Arrigo procacciava / col Padre Santo, come quì si riga, / il Signoraggio, come allor s' usava...

1.4.2.3 Fras. Togliere la spiga: privare della vita?

[1] f Accio Zucco, Esopo, XIV ex. (tosc.-ven.), 27b.13, pag. 408: Quando dal cane fo la forza priva, / Il suo signore gli tolse la spica... || Corpus OVI.

1.5 Fig. Fras. Tra la spiga e la mano: fra l'oggetto desiderato e l'ottenimento di esso.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 56.8, pag. 78: Qual ombra è sì crudel che 'l seme adugge / ch'al disiato frutto era sì presso? / et dentro dal mio ovil qual fera rugge? / tra la spiga et la man qual muro è messo?

1.6 Fig. Fras. Gire per la spiga: andare spigolando qua e là, perdere tempo in inezie.

[1] Castra, XIII (march.), 29, pag. 917: Escion[n]a, non gire per la spica, / sì ti veio arlucare la mascella!»

1.7 [Prov.].

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 15.6, vol. 2, pag. 106: et ancor si conduce / mandria di vitelli a la campana, / ancor la spica a certo ordine grana.

[2] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 8, cap. 35, pag. 334.5: Allora la spiga non fa farina, quando quegli che cresce in questo mondo non ha in sé intendimento d'alcuna sottilitade, e apresso non rende di sé medesimo frutto d'alcuna buona operazione... || Corpus OVI.

1.8 Fig. Frutto, effetto di qsa.

[1] x Jac. Garatori, XIV in. (imol.>tosc.), 1, pag. 162: Se 'l mio poccho saper produto à spicha / Di buona fama, chome voi tratate / Nel vostro dolcie dir...

[2] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 7, pag. 301.4: così la mala oppinione nella mente, non gastigata e corretta, sì cresce e multiplica sì che le spighe della ragione, cioè la vera oppinione, si nasconde e quasi sepulta si perde.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.113, vol. 2, pag. 273: se non mi credi, pon mente a la spiga, / ch'ogn' erba si conosce per lo seme.

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 16, 106-114, pag. 382.23: Se non mi credi; dice Marco a Dante, pon mente a la spiga; cioè al frutto che n'esce...

1.9 Fig. [Con rif. a forme o disegni che ricordano quelli di una spiga].

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 154, pag. 53.5: truova un tiro ke sia lungo un palmo ed abbia gli occhi rossi e lla lingua mobile e lle corna a modo di spiga di grano... || Corpus OVI.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 2, pag. 204.19: Fassi uno edificio quadrato di tavole con denti minutissimi dinanzi, risegati a modo di spiga...

[3] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 191.27: E deo a ciascheuno una bella robba forrata de varo, adorna, uno confallone tutto de spiche de aoro.

2 [Bot.] Tipo di erba o spezia, usata perlopiù a scopo medico o culinario; lo stesso che nardo.

[1] Tariffa venez., XIII sm., pag. 75.6: o(mn)ia seta, çafarano, garofali, melegete, nusse musscate, galanga, spica, legete, et o(mn)ia spiçaria menuta.

[2] Thes. pauper. volg., XIV pi.di. (pis.), cap. 53, pag. 375.3: di queste cose tanto dell'uno quanto dell'altro, dramma I, olio de spica dramme II...

[3] Doc. catan., 1345 (2), pag. 22, col. 3.24: caci paci (et) concordia, spica, cardamuni, argentu vivu, sapuni mollu, cordelli di filu...

[4] Libro dela cocina, XIV (tosc.), cap. 24, pag. 153.30: e fa riscaldare il pesce, e cola il vino, e ponvi spica, e lassa freddare il pesce.

2.1 [Bot.] Locuz. nom. Spiga selvatica: pianta del genere Valeriana.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 58, pag. 68.6: La valariana, dixe Diascoride, l'è spigasalvèga.

2.2 [Bot.] Locuz. nom. Spiga celtica: nome comune di una pianta avente proprietà officinali (Valeriana celtica); lo stesso che nardo celtico.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VIII, cap. 1, pag. 634.16: spica celtica, armoniacho, mastice, gummo arabico, seme di finocchio, rose secche, olixantri, cordumeni, gentiana romana, pulegio cervino, di tucti ana dr. .v...

[2] Doc. fior., 1360/70, Uscita 9, pag. 106.22: Spiga cetica Silio minuto Serapino Sugna d'orso Seme di bassilico Seme di chiarea la libra d. 1.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 48, pag. 61.17: La spiga romana ven chiamà spiga celtica, e nasce in Siria.

2.3 [Bot.] Locuz. nom. Spiga romana: lo stesso che spiga celtica.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 42, col. 2.10: fummo isterno q. I, ispigha romana, lapislaçuli an. terça parte d'una on...

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 48, pag. 61.17: De la spiga romana: La spiga romana ven chiamà spiga celtica, e nasce in Siria. La quale è pia(n)ta piçola che ha le foie longe. E ha colore che tra[çe] a bianco. El so fiore è citri(n)o.

2.4 [Bot.] Locuz. nom. Spiga d'India / inda / indica: nome comune del nardo (Nardostachys jatamansi).

[1] Gl Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 24, pag. 320.6: La spiga indica, cioè de Yndia, è kalda la quale fa prode a lo stomacho e al fegato freddi e fae urinare.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. V, cap. 68, pag. 508.14: Prendi storace liquida, kastorio, galbano, opoponaco, karpobalsamo, seme di been, kost, spica de Inda...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 14, pag. 263.15: cassie fistula oncia una, spice indice mezza oncia, mirre optime oncia una...

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 21, col. 1.15: margherite non forate an. d. I, spiga inda, dimia aurea e argentea, akaquie an. d. V, amido...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 48, pag. 60.24: Dixe Diascoride che la spiga ha <tre> spetie. L'una se chiama spiga indica, l'altra se chiama spiga romana e celtica, e l'altra montana.

2.5 [Bot.] Locuz. nom. Spiga montana: nome comune della pianta Lavandula.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 48, pag. 61.33: Dise Diascoride che la spiga montana nasce molto in le terre de la Cecilia.

3 [Bot.] Spiga bianca: lo stesso che pannocchia?

[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375/77 (castell.>tosc.), L. 1, cap. 9, pag. 106.31: el campo producea senza lavorio le spiche bianche, e li fiumi correvano de latte e de dolcezza... || Corpus OVI.

4 [Astr.] Stella di prima grandezza nella costellazione della Vergine.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 237.33: Quella che è nella palma mancha di Virgo, e chiamasi ispigha, e chiamasi altressì açimec alaaçel, si è in Libra 13 gradi e 48 minuti.

[u.r. 17.10.2022]